Ethan dopo aver indossato la divisa da poliziotto, tralasciando la giacca che metterà in stazione, pensa di fare una chiamata lampo ad Amber.
Non appena la ragazza riceve la chiamata, preme frettolosamente la cornetta verde.
<Farai sempre così?> , gli dice subito, senza troppi giri di parole
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<Amber ...> , sospira <Amber cosa? Ethan pensavo che dopo quello che ci siamo detti l'ultima volta, le cose sarebbero cambiate> <Ora devo andare... Prendo servizio tra meno di un'ora e sono in ritardo. Ne riparliamo in serata?>
La sente ridere.
<Rimandiamo sempre! Con quale conclusione? > <Amber...> <No! Cerca di darmi delle risposte concrete! Hai trentasette anni e non sai ancora cosa vuoi dalla vita. Peró se lo chiedi a me, so cosa voglio! E sei tu!> , sono le ultime parole, dopodiché riattacca
Il ragazzo sospira e porta il telefono nella tasca, ritrovandosi ancora una volta a combattere fra i tanti pensieri.
Tempo di uscire dalla stanza, che sente il rumore forte della porta d'ingresso e le urla di Amanda rivolte a suo figlio.
<William! Mi devi dare una spiegazione ti ho detto! Cos'è sta roba?> , continua ad urlare, dopo aver trovato una mini confezione di pasticche <Ti ho già risposto mamma! Sono del mio amico!> <Come puoi portarti dietro questa roba? Sei matto o cosa?>
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<Dovresti sapere cosa significa la parola "amicizia"!> , gesticola nervosamente <Quindi stai proteggendo un tuo amico, che fa uso di stupefacenti? È questo che mi stai dicendo? Che ti passa nella testa William? Che gente stai frequentando?> , continua a mantenere un tono più tosto alto
Intanto Ethan avanza verso di loro, mantenendo il silenzio, per evitare che William possa sbottare con la sua "voce" cin capitolo.
<Puoi per favore non intrometterti nelle mie cose? Pensa alla tua di vita, mamma!> , urla poi William, ferendo la povera Amanda.
Ogni volta che discute con suo figlio, pensa di non essere stata e di non essere mai una buona madre.
<Sono tua madre, William! Non puoi parlarmi così!> , usa un tono autoritario, puntandogli il dito, con un paio di occhi lucidi <Una madre che mi ha tenuto lontano da mio padre! Che madre sei?> , sputa il veleno, guardandola negli occhi.
