Ciao!
Vi avviso, questo capitolo sconvolgerà praticamente tutto quello che sapete su Hayley! Quindi preparatevi...
Come ultima cosa: la storia sta per finire, mancano veramente pochissimi capitoli.
Un bacio.Mi guardava e sorrideva, non sapeva che intanto mi tremavano le mani, mi avvicinai a lui. «Ciao.» Mi salutò lasciandomi un bacio sull'angolo della bocca, socchiusi gli occhi e sorrisi. «Buongiorno.» Risposi accarezzandogli una guancia. «Oggi pomeriggio facciamo qualcosa insieme?» Bisbigliò al mio orecchio. «Non vedo l'ora.» Ammisi guardandolo negli occhi sentendo la porta del bar aprirsi. «Ho già qualche idea.» Disse ancora, sta volta guardando dietro di me, forse stava guardando la persona che era appena entrata, mi voltai e lo vidi, non potevo crederci. «Mia?» Il mio cuore si bloccò, non avevo la forza di rispondere, Davis mi guardò con aria interrogativa. «Scusi, chi sta cercando?» Chiese. «La persona che ho davanti.» Rispose, mi aveva trovata. «Grant...» Bisbigliai. «Non credo, nessuno si chiama Mia qui dentro.» Disse Davis mentre Grant continuava a fissarmi. «Cosa hai fatto ai capelli? Li hai tinti di scuro.» Mi chiese Grant toccandoli e ignorando Davis. «Lo conosci?» Domandò Davis nervoso. «Esatto, mi conosci?» Chiese ancora Grant, quella situazione mi stava uccidendo, mi aveva trovata, mi aveva trovata sul serio. «Vai via Grant, cosa vuoi?» Dissi ad alta voce. «Voglio parlare.» Rispose calmo, guardai Davis, sembrava così confuso, lo pregai di scusarmi con lo sguardo mentre andavo verso il retro del bar, dovevo trovare Adam e chiedergli il permesso di andare via per quella giornata.
Accettò e portai Grant a casa mia, voleva delle spiegazioni e aveva ragione. «Vivi qui per adesso?» Mi chiese guardandosi intorno. «Come mi hai trovata?» Risposi con un'altra domanda. «I tuoi genitori ti hanno vista nella città vicina un paio di mesi fa, e dicono che anche tu li hai visti.» Annuii, era vero, ed era da quel giorno che avevo deciso di tingermi i capelli di scuro, non mi avrebbero riconosciuta subito. «Cosa vuoi dirmi?» Chiesi ancora. «Vogliamo tutti capire perché sei andata via senza dire niente, Mia, dannazione, sono il tuo migliore amico.» Sembrava frustrato. «Sei andata via da un anno! Un anno! Capisci cosa significa per me, per i tuoi genitori, cosa avrebbe significato per tua sorella!» Una lacrima scivolò giù dal mio viso a quelle parole. «Non parlare di Brooke, è morta! Lei era tutto! E tu non puoi parlare per lei!» Gridai cominciando a piangere. «Io ero lì per te se solo te ne fosse importato, ti avrei aiutata e sostenuta, scappare non è servito a niente.» Lo guardai, era distrutto. «Ho fatto quello che avrei dovuto fare insieme a lei.» Lo ammisi per la prima volta. «No, tu dovevi restare, se ci tenevi a me non te ne andavi e vale lo stesso per la tua famiglia, sai quanto mi sei mancata almeno?» A quelle parole il mio cuore ricominciò a battere. «Ora vai via, ti prego, non posso sopportare altro.» Dissi senza forze, lui mi guardò un'ultima volta e poi uscii dalla porta d'ingresso, lasciandomi con quel dolore addosso. «Hayley, cosa...?» Sentii la voce di Chelsea, avevo completamente dimenticato che ci fosse lei, aveva sentito tutto evidentemente. «Quel ragazzo, ha ragione?» Mi chiese avvicinandosi, sembrava spaventata da me. «Il mio vero nome è Mia.» Abbassai lo sguardo, mi sentivo una traditrice, avevo ferito anche lei, avevo detto una marea di bugie. Non potevo sopportare tutta quella tensione, uscii correndo giù per le scale con le lacrime agli occhi, ero una stupida, uscii dal portone e notai che ad aspettarmi c'era Davis, mi bloccai, come potevo affrontare anche lui? «Occhi verdi, vuoi dirmi chi era quel tipo? Non mi ha nemmeno parlato.» Disse più confuso che mai. «Davis, lascia stare, io non voglio parlarne.» Abbassai lo sguardo. «Noi stiamo insieme adesso, io mi sono aperto con te, ti prego fallo anche tu.» No, no, io non potevo, dovevo nascondere il mio passato, ricominciare. «Non voglio parlarne ho detto.» Risposi solo con questo, lui sospirò. «Non puoi tenermelo segreto, ti ha chiamata Mia, vuoi spiegarmi chi è Mia?» Lo guardai, non doveva sapere, volevo proteggerlo dal mio passato, aveva sofferto così tanto. «Non sono affari tuoi!» Gridai senza volerlo veramente. «Vuoi tagliarmi fuori anche da questo?» Mi chiese ferito, un dolore mi attraversò il cuore ma alla fine lo dissi, dovevo proteggerlo dai miei demoni. «Si, non devi saperlo.» Dissi fredda, mi guardò come se quello che ci fosse tra noi non fosse mai esistito. «Dopo tutto quello che ho fatto per te vuoi veramente nascondermi delle cose su di te? Come possiamo stare insieme se tu fai così?!» Gridò spalancando le braccia. «Allora non lo so! Non lo so! Non so più niente Davis!» Gridai piangendo. «Tutto questo è un enorme sbaglio?» Mi chiese, perché continuava a farmi domande, ci tenevo a lui ma non poteva saperlo. «Va via.» Risposi voltandomi e rientrando, corsi su per le scale come una pazza, non potevo rimanere qui, era stato uno sbaglio, avevo ferito tutti, ero soltanto egoista, non avrei amato mai nessuno e lo capivo entrai in camera mia aprendo l'armadio, tirai fuori il mio borsone con furia sentendo qualcosa rompersi per terra, guardai il pavimento e piansi più forte, mi inginocchiai e presi la nostra foto, quella che non avevo il coraggio di tirare fuori, io e mia sorella. Cosa stavo facendo? Il mio cuore sembrava starsi spezzando, Brooke non avrebbe voluto questo e io amavo Davis, lo amavo, dopo tutte queste fatiche non potevo andare via, dovevo rimettere insieme i pezzi, gli avrei detto tutto, avevo sbagliato e avrei rimediato, non potevo perderlo, lui era speciale, lui era ossigeno puro.
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Fidati di me occhi verdi
RomanceTumblr: wattpad-trustmegreeneyes Dopo quella notte aveva congelato il suo cuore: rendendolo impenetrabile e privo di emozioni. Continuava a fuggire dagli affetti restando fredda e distaccata. Riuscirà mai a tenersi fuori da tutto anche dopo essersi...