•capitolo 38

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Visto che alcuni non riescono a leggere i messaggi ho deciso di scriverli,mettendo dei trattini (-)
Fatemi sapere nei commenti se ora riuscite a leggerli,chi prima non riusciva.

POV. BLAKE
Mi asciugo le lacrime e vado a sistemarmi in bagno. Mi sciacquo la faccia e rimetto il mascara.
Faccio una coda alta.

Mi guardo allo specchio,guardo la mia pancia. Poggio una mano su di essa e chiudo per un istante gli occhi. L'ultima volta che l'ho fatto sono cambiate tante cose,non credevo che se lo avessi rifatto sta volta è perchè dentro di me c'è un essere così piccolo.

Eppure io ho 18 anni,sono una donna dopo tutto,poi se devo andare a parlare con Nate voglio almeno sembrare forte abbastanza per affrontare,infatti voglio sembrare,all'apparenza.

Non mi importa di essere in punizione.
Fanculo le regole.
Fanculo la punizione.
Fanculo mia madre.

Prendo il mio cappotto nero e la borsa.

Apro la porta ed esco senza far rumore. Sono più o meno le 22:40.

"Signorina dove sta andando?"

Da dove è spuntata Amalia.. per quanto io voglia bene a questa donna,ora non è proprio il momento.

"Amalia,devo andare,ora scusami." taglio corto.

"Assolutamente no,sua madre mi ha proibito di farla uscire." mi sgrida.

"Ti prego Amalia,è importante. Vedi mi sono cacciata in guaio e non se è positivo o negativo. Ora devo parlare con Nate,per favore lasciami andare." la prego con voce spezzata.

Fa un lungo sospiro e poi annuisce.
D'istinto l'abbraccio.

"Grazie,grazie."

"Si,ma deve tornare prima di domani." ordina gentilmente.

"Si tranquilla." gli schiocco un bacio sulla guancia.

Vado verso il salotto e vedo mia mamma addormentata sul divano con la tv accesa.

"Mi dispiace mamma." sussurro per poi uscire.

Pago il tassista ed esco. Non potevo rischiare di prendere la limousine,soprattutto se Brad sta sera è di servizio.
Citofono.

"Chi è?"

"Sono Blake. Cerco Matias e Nate." mi affretto a dire.

Il cancello si apre ed entro,e subito dopo si richiude provocandomi uno spavento.

Entro in casa e do il cappotto e la borsa al cameriere. Subito dopo l'uomo mi porta al piano superiore,davanti a una porta.

Mi fa un cenno e poi sparisce.

Conosco questa porta,sono già stata qui. Questa è la stanza dove Mat passa più tempo possibile. La Xbox room,chiamata così perchè è stato il primo videogame ad entrare in quella stanza. Si lasciamo perdere la pazza ossessione di Mat e Nate per ste cose.

Busso timidamente alla porta.

"Charles,ti avevo detto di non rompere anzi portami un altro pacco di pat-" dice scazzato Mat aprendo la porta,ma non appena mi vede impallidisce.

"Ehi." sussurro.

"Blake." mi squadra dalla testa ai piedi soprattutto si sofferma sulla pancia.

Lo sa,perfetto.

"Wow,Blake sei... sei... ehm.." cerca di trovare le parole giuste per non ferirmi. Che tenero.

"Lo sai non è vero?" domando retorica.

Un Amore Tatuato 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora