•capitolo 48

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POV. NATE
"No,mamma,si.. tranquilla. Certo! Okay." dico per poi chiudere la chiamata.

Cazzo,mia mamma sa essere davvero assillante,non la sopporto più quella donna.

Almeno lei ha preso,la gravidanza di Blake, "bene"... nel senso che mi sostiene,perchè almeno ha una suocera,che è la sua migliore amica,ma male perchè sono andato a chiedere aiuto a mio padre. Quest'ultima me la farà pagare me lo sento.

Mio padre,invece non l'ha presa altrettanto bene. Mi ha chiamato al telefono,l'altro giorno gridandomi che sono un figlio di merda,una delusione,e che non voleva un figlio che va a mettere incinta ragazze. Bhe,me lo sarei dovuto aspettare,insomma è sempre quello stronzo di mio padre.

Non mi rende molto fiero,chiamare mio padre stronzo,spero tanto che mio figlio possa essere orgoglioso di me.

Ieri,abbiamo accompagnato Aaron,a fare visita per la città. Gli abbiamo anche fatto conoscere Scarlett e Matias,con cui si è subito trovato benissimo. È stata una giornata così felice,almeno in parte.

Io e Blake,abbiamo litigato,parecchie volte e spesso lei si irritava per delle sciocchezze. È molto irritabile,so che tutti questi sbalzi di umore sono dovuti alla gravidanza,ma ho seriamente paura che uno di questi litigi possa degenerare e rovinare il nostro rapporto. L'unica cosa che posso fare è assecondarla ed evitare discussioni.

Mando un messaggio a Blake dicendo di scendere. Nel frattempo,collego il mio iPhone 6 allo stereo della macchina,e faccio partire una canzone dei Club Dogo,Lisa.

Sento qualcuno picchiettare sul finestrino,mi volto e vedo Blake. Ha un'aria abbastanza irritata e sbuffa parecchio. Iniziamo bene.

Apro la portiera e lei sale a bordo.

"Ciao amore." la saluto accendendo la macchina.

"Ciao." dice allacciandosi la cintura.

"Come stai?" chiedo infilandomi nel traffico.

"Una merda,ho passato tutta la note con un gran mal di testa e sta mattina ho passato quasi mezz'ora piegata sul water!!" esclama sbuffando,passandosi una mano fra i capelli.

"Non mi avevi detto che le nausee erano passate?" domando.

"Se ti ho detto che ero piegata in due sul gabinetto,fino a 30 minuti fa,vuol dire che non mi sono passate!!" sbuffa appoggiandosi al finestrino.

"Si,hai ragione scusa." mormoro concentrandomi meglio sulla strada.

In macchina cade il silenzio,c'è imbarazzo nell'aria. Guardo per un'istante Blake,che non fa altro che sbuffare.

Arriviamo all'ospedale e posteggio. Scendiamo dalla macchina e ci dirigiamo al reparto di ginecologia.

Ci accoglie,un'altra infermiera questa volta,più vecchia di quella della scorsa volta.

"Abbiamo appuntamento,alle 11:30,con il dottor Benson." dice Blake appoggiandosi al bancone della reception.

L'infermiera controlla al computer e poi annuisce.

"Il dottore è con un'altra paziente,accomodatevi pure,vi dirò quando entrare." afferma indicandoci la sala d'attesa.

Ci dirigiamo nella saletta,questa volta è vuota. Ci sediamo sulle sedie e aspettiamo.
Ad un tratto sento qualcosa appoggiarsi sulla mia mano e noto che è quella di Blake.

Alzo lo sguardo in direzione del suo,e la vedo che gli occhi lucidi.
Perchè piange adesso?

"Blake,perchè-" mi zittisce con il dito indice,che poggia sulle mie labbra.

Un Amore Tatuato 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora