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«Ho fatto una cazzata»

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«Ho fatto una cazzata». Sono queste le prime parole che pronuncio appena Holden mi raggiunge al bar di fronte l'università.

«Buongiorno anche a te» scherza sedendosi di fronte a me.

«Ho appena detto che ho fatto una cazzata quindi non è un buon giorno» ribatto dopo aver mandato giù un sorso di caffè bollente.

«Che cosa hai combinato?» mi domanda appena prima che la cameriera arrivi col suo cappuccino.

«Ieri sera ero ubriaco e ho baciato Avery».

Holden si ferma con la tazza ad un millimetro dalla sua bocca e sembra abbia capito già la gravità della situazione. «Beh, merda.»

«Tutto qui?» gli domando allibito. «Dopo tutti i consigli che ti ho dato tu mi dici solo merda?»

«Cos'altro dovrei dirti? Che sei stato un idiota?»

«Dovresti dirmi come risolvere questa situazione» gli suggerisco. Non mi sorprende che ci abbia messo tanto a capire che Madison è la ragazza che ama.

«Fingi di non ricordarti nulla di ieri sera» esordisce subito dopo. «Hai detto che eri ubriaco quindi sfrutta questo dettaglio a tuo vantaggio. Con Avery sei partito già svantaggiato e dopo ieri avrai perso ancora più punti.»

«Dici che mentirle sia la cosa migliore?» gli domando, non del tutto convinto del suo consiglio.

«Cosa pensavi di fare tu?»

«Non so...chiederle scusa? Dirle che sono un idiota e che non succederà più anche se sappiamo entrambi che succederà di nuovo quando sarò sobrio e sarà lei a chiedermelo.» Quest'ultima parte forse è meglio se me la tengo per me però.

«Mi sembra un ottimo consiglio. Ti direi di fare proprio così.» Mentre lui se la ride, io sono senza parole. «E dai sappiamo entrambi che io sono quello con le idee pessime e tu quello saggio.»

Sbuffo scocciato perché non posso dargli torto. «Hai ragione. Se non fosse stato per me a quest'ora tu e Madison non stareste insieme.»

«Ti stai montando un po' la testa» ribatte finendo il suo cappuccino.

«Non credo proprio. Vuoi che ti faccio un elenco di tutte le volte che ti ho consigliato cosa fare?»

Holden sbuffa e poi ci alziamo insieme dal tavolo. Lui ha lezione tra un'ora mente io tra mezz'ora devo essere allo stadio per l'allenamento. Con il fatto che giocheremo la prossima partita fuori casa, il coach ci sta massacrando.

••••••••

«Ricordatevi che partiremo alle due del pomeriggio e non tardate!»

Un coro di "sì" è "va bene coach" si leva dal campo prima che tutti, me compreso, si dirigano verso gli spogliatoi.

«Ci vieni alla festa stasera?» mi chiede Jacob dalla doccia accanto alla mia.

Tra le strade di New YorkDove le storie prendono vita. Scoprilo ora