Sono quasi due settimane che non parlo con Liam, dalla sera in cui è stato portato fuori dal campo con una barella e ho sentito il mio cuore fermarsi. Quando l'ho visto cadere, sono scattata in piedi e mi sono avvicinata alla balaustra in preda all'ansia. Non so quanto tempo sia rimasto a terra ma poi, quando ha provato a rialzarsi e non ci è riuscito, hanno chiamato i paramedici. Intorno a me tutti bisbigliavano e facevano supposizioni sulla gravità della sua caduta ma non volevo ascoltare nessuno di loro. Non volevo credere che Liam poteva essersi fatto seriamente male così, appena finita la partita, ho provato a vederlo ma non mi hanno fatta entrare in infermeria. Poi ho provato a scrivergli ma non mi ha risposto e il giorno dopo mi sono presentata a casa sua. Lì ho trovato Holden con un borsone pieno di vestiti e mi ha detto che Liam sarebbe rimasto a casa sua e che stava bene. Gli ho chiesto se potevo vederlo ma mi ha detto che doveva riposare. Gli ho scritto quel giorno e quello dopo ma non ho mai ricevuto una risposta fino a quando non mi sono arresa. Non so perché mi stia evitando, ma questa situazione non piace per niente.«Tutto ok?» mi chiede Harry uscendo dal bagno della sua stanza. La settimana scorsa ho dovuto lasciare la mia stanza al dormitorio e mi sono trasferita temporaneamente nella stanza di Harry. I primi giorni, Harry mi ha lasciato il suo letto e ha dormito su un materasso sul pavimento, poi però ho cominciato a sentirmi in colpa e abbiamo cominciato a dividere il letto. In fondo, lui è il mio ragazzo e non c'è nulla di male a dormire insieme eppure, quando ho sentito il suo corpo e vicino al mio, mi sono sentita a disagio e d'istinto ho messo più distanza possibile tra noi. Non so davvero quale sia il mio problema. Perché posso stare appiccicata a Liam sentendomi al settimo cielo, ma appena Harry si avvicina ho l'impulso di allontanarmi?
«Non starai ancora pensando a lui?» Harry non fa nulla per nascondere il fastidio nella sua voce, ma ormai mi ci sono abituata. «Mio fratello mi ha detto che sta bene.»
«Vorrei che me lo dicesse lui.» Harry non capisce, ma io ho avuto davvero paura quando l'ho visto a terra.
«Mi dispiace dirtelo Ave, ma evidentemente si è stancato di te. Voleva infilarsi nelle tue mutande e visto che non ci è riuscito ti ha messa da parte.»
Non vorrei credere alle parole di Harry, ma i fatti mi dimostrano che ha ragione. In questo momento, non riesco a trovare un'altra spiegazione per il suo comportamento. Possibile che sia stata così cieca?
«Ora devo andare a lezione. Ci vediamo dopo.» Harry sia avvicina a me per salutarmi con un bacio a stampo. Le nostre labbra si toccano per un secondo ma non sento niente, neanche mezza farfalla nello stomaco. Forse è solo lo stress per questa situazione con Liam. Poi aggiungiamo che Nancy ancora non mi parla e, onestamente, non so nemmeno se ho tutta questa voglia di parlarle dopo il modo in cui si è comportata. All'improvviso non ho più una migliore amica e nemmeno Liam. Mi è rimasto solo Harry e temo che di questo passo perderò anche lui.
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Appena la lezione finisce, Nancy mi passa accanto e nemmeno si gira a guardarmi. Cammina fianco a fianco con Veronica e si comporta come se non esistessi. Come possono anni di amicizia svanire così?
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Tra le strade di New York
ChickLit[Spin-off di "Sotto il sole di Miami"] Ci sono due categorie di persone che Avery proprio non sopporta: i giocatori di football e i figli di papà. Con lei la vita non è stata gentile ma ora che è al college tutto sembra girare per il verso giusto...