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"Hai chiamato Avery, lascia un messaggio dopo il bip"

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"Hai chiamato Avery, lascia un messaggio dopo il bip".

È la settima volta che chiamo il suo numero da questa mattina, ed è la settima volta che sento la sua voce registrata ripetere lo stesso messaggio.

Mi manca la sua voce e mi manca parlare con lei.
Vorrei che fosse qui o che almeno mi rispondesse per alleviare tutto quello che sento.

«Quanti altri pacchetti hai nascosti?». Holden mi sfila dalle mani il pacchetto di sigarette e se lo infila in tasca.

«Non lo scoprirai mai». La mia battuta non ha il riscontro che speravo, e l'espressione di Holden si fa seria.

«Quello era l'unico che avevo» lo rassicuro, prima di notare dove si è posato il suo sguardo.

«Ancora niente?» mi chiede mentre osserva le sette chiamate senza risposta.

Scuoto la testa. «Secondo te dovrei lasciar perdere?» gli domando.

«Non per sempre», dice. «Dalle un po' di tempo e prova a parlare di persona quando torneremo a New York».

«Quando sei diventato così saggio? Stai provando a rubarmi il lavoro di dispensatore di consigli?».

«Più che il lavoro, ti sto rubando i consigli che hai dato a me con Madison».

«Così ha più senso».

Sta per rispondermi quando Madison ci raggiunge in giardino.

«Glielo hai detto?» chiede a Holden.

«Che cosa?» domando ad entrambi, alternando lo sguardo tra il mio migliore amico e la sua fidanzata.

«Che Madison mi ha finalmente chiesto quel favore che le avevo promesso quando ha accettato di fingersi la mia ragazza».

«Ok...e io che c'entro? A meno che non vogliate chiedermi di fare una cosa a tre, ma la mia risposta sarebbe no». Faccio appena in tempo a finire la frase che Holden mi da uno schiaffo dietro la testa.

«Sei un idiota» mi dice Holden, mentre io mi massaggio la nuca.

«Ho detto no, non meritavo questo trattamento».

Madison scuote la testa rassegnata, poi qualcuno suona il campanello.

«Aspettavate qualcuno?».

L'atmosfera scherzosa abbandona questo giardino appena pongo la domanda. Madison e Holden si guardano e poi il mio migliore amico sospira.

«Madison mi ha chiesto di parlare con mia madre e io non ho potuto rifiutare» mi spiega, passandosi la mano tra i capelli.

«Ok, ma ancora non capisco io cosa c'entri».

«Sono venuti anche i tuoi genitori» dichiara Madison, allontanandosi subito per andare ad aprire la porta.

«Assolutamente no» dico a Holden. «Sei tu che le dovevi un favore non io».

Tra le strade di New YorkDove le storie prendono vita. Scoprilo ora