Mentre mi sto preparando per la festa di compleanno di Nora, nella mia testa scorrono vivide immagini della sera precedente. Ogni flashback mi provoca un brivido lungo la schiena ma, mi maledico all'istante, ripensando alle parole che sono uscite dalla mia bocca.
Decido di indossare una camicia bianca e un paio di pantaloni scuri e, dopo un'ultima occhiata allo specchio, sono già al volante e diretto verso il locale.
Il luogo scelto per la festa è uno dei posti più in voga del momento. Appena entro nella sala principale, la luce dei lampadari scintillanti riflette su ogni superficie, trasformando l'ambiente in un caleidoscopio di colori. Nel centro della stanza si erge maestosa la pista da ballo, circondata da pareti interamente rivestite di specchi che danno l'illusione di uno spazio senza fine. Ogni movimento viene moltiplicato all'infinito dai riflessi, creando un gioco ipnotico di luci e ombre. Ai lati della pista, i tavoli si ergono con eleganza, fiancheggiati da paraventi dorati dall'intreccio delicato.
Mi dirigo verso il nostro tavolo, attraversando la folla. Sotto le luci, noto il bicchiere che il mio migliore amico stringe con fare rilassato, il sorriso giocoso sul suo viso.
«Noto con piacere che ti stai dando da fare» dico con un sorriso complice.
«Tranquillo. Lo sai che senza di te non inizio» mi risponde passandomi un bicchiere.
Facciamo un brindisi, lasciando che il suono delle risate e della musica ci avvolga. Improvvisamente, Nora appare da dietro, così la raggiungo e le dico «Auguri di buon compleanno casinista».
Come risposta mi fa una linguaccia e poi aggiunge «Grazie».
Poco dopo, Lorenzo fa la sua entrata con un vassoio di shottini colorati. Li posa sul tavolo con un gesto teatrale e alza uno di loro.
«Alla festeggiata», proclama. Seguiamo il suo esempio, brindando e lasciandoci trasportare dalla spensieratezza della serata. In appena tre brindisi, è già evidente che Mattia è in una fase avanzata di allegria. Decido di sfruttare questa opportunità per chiedergli se ha notizie su quando arriverà Adele. Tuttavia, prima che possa dire una parola, il mio sguardo è catturato da qualcosa a sinistra.
E lì compare, come un'irresistibile visione in mezzo alla folla. Adele è avvolta in un abito lungo grigio che si apre lateralmente, rivelando una coscia aggraziata, mentre indossa sandali neri che si avvolgono attorno alla sua caviglia. Rimango senza fiato, poiché la sua bellezza sembra essere stata intensificata. Non che io abbia mai detto il contrario, ma questa sera c'è un'aura di raffinatezza che la avvolge, rendendola assolutamente unica.
Mentre resto ipnotizzato dal suo viso angelico, Mattia si avvicina in fretta gridando «Ragazzi, è arrivata! Ora siamo al completo!».
Si fa strada verso il tavolo, e per un attimo i miei occhi restano bloccati nei suoi, facendo svanire tutto ciò che mi circonda.
La magia dell'istante, però, viene interrotta dall'entrata di Lorenzo con un vassoio di shottini. «Bene ragazzi. Direi che possiamo dare inizio alla danza», annuncia con un sorriso.
Continuo a osservare ogni minimo movimento di Adele, e presto capisco che non è una bevitrice abituale. Decido di dire scherzosamente «Honey, non mi sembra proprio che tu beva».
Con uno sguardo pieno di sfida, lei ribatte «Speed, hai paura di non reggere il confronto?!», e in un solo sorso svuota il bicchiere. Siamo tutti sbalorditi dalla sua audacia, ma Nora la incoraggia con un abbraccio, e insieme si concedono altri tre piccoli bicchierini.
Le due donne si lasciano completamente andare nella danza, e mentre Adele si muove con una grazia affascinante, io rimango in disparte, continuando a scrutare ogni suo gesto.
In mezzo a questa scena coinvolgente, una ragazza avvicina a me con uno sguardo che sembra quasi predatore «Ciao».
Sollevo appena un sopracciglio e rispondo «Ciao».
Non soddisfatta, la ragazza continua, «Come mai sei qui tutto da solo?» mentre porta la sua mano sul mio braccio.
Non sono dell'umore, così le dico «In realtà non sono solo» indicando il resto dei miei compagni. Tuttavia, in quel frangente, i miei occhi ritornano su Adele e ciò che vedo mi scuote. Sta ballando con Lorenzo in un modo che potrei descrivere solo come deliberatamente provocante. La mia mascella si irrigidisce in modo impercettibile e, come se fossi guidato da una forza invisibile, mi stacco dalla conversazione e inizio a incamminarmi verso di loro. Spingo gentilmente Lorenzo da parte e la sollevo sulle spalle.
«Ti ordino di mettermi giù. Ma ti credi di essere...» urla, scuotendo le gambe in un misto di protesta e ilarità, chiaramente influenzata dall'alcol che ha consumato. Poi, come se qualcosa le scatti in mente, aggiunge ridendo, «Aspetta, Speed, c'è qualcosa che non mi torna. Perché sei sottosopra?».
Raggiungo il tavolo e gentilmente la riporto a terra. Inevitabilmente, i nostri corpi sono ora molto vicini, e anche se indossa tacchi che dovrebbero aumentare la sua altezza, devo abbassare lo sguardo per incontrare il suo. Il ritmo del mio respiro si intensifica, una sensazione nuova di zecca.
«Cosa vuoi?» mi domanda con un filo di voce.
I miei occhi si fissano sulle sue labbra, piene e invitanti. Il suo profumo, una miscela sottile di fragranze, si insinua nelle mie narici, un richiamo inconfondibile che fa eco a qualcosa di istintivo, «Mi sembra di avertelo già detto una volta. Qualcosa di dannatamente stupido».
Con determinazione, appoggio le labbra alle sue, lasciando che le nostre lingue si intreccino in un bacio ardente e appassionato. La morbidezza delle sue labbra è una rivelazione, e la calda umidità del suo respiro accende una fiamma dentro di me. Il gusto leggermente salato della sua pelle rende ogni secondo trascorso insieme un'esperienza travolgente.
Mi separo per respirare, il nostro contatto lascia una sensazione di elettricità sulla mia pelle. Con una bramosia irresistibile, lei mi spinge contro il divanetto, posizionandosi sopra di me con una determinazione che ha una bellezza tutta sua. La sua figura scolpita sembra eterea in questo momento, e il modo in cui si muove al di sopra di me è un mix di grazia e passione incontenibile.
Le mie mani, come se avessero una mente propria, si dirigono dietro il suo collo, i miei pollici sfiorano la pelle morbida mentre la avvicino ancora di più. Ogni tocco è un incantesimo che ci lega sempre di più l'uno all'altra. La sua risposta è immediata, le dita intrecciate tra i miei capelli, il suo profumo avvolge i miei sensi in un vortice affascinante.
Ogni tratto della sua pelle sembra scatenare una scintilla ardente lungo il mio petto, un sentiero di fuoco che si fa strada fino al centro dei miei pensieri. I suoi movimenti ondulatori aumentano la tensione, creando una sinfonia di desiderio reciproco. La mia eccitazione si fa sempre più intensa, come un crescendo musicale che raggiunge il suo apice.
La voce squillante di Nora che ci riporta alla consapevolezza che non siamo da soli, lei si allontana da me e cerca di sistemarsi il vestito mentre io sono costretto a accavallare le gambe per nascondere la mia erezione che non accenna ad attenuarsi.
Nora, visibilmente alticcia, viene sorretta da Mattia che scherza «Ragazzi credo che sia l'ora di andare. La mia dolce metà ha già dato fin troppo spettacolo».
Adele cerca di alzarsi, ma sotto l'effetto dell'alcol vacilla, e prontamente la affianco per sostenerla.
Nel giro di appena dieci minuti, ci ritroviamo tutti inaspettatamente invitati a casa di Adele. La serata prende una piega inaspettata e ora dobbiamo arrangiarci per creare un'accampamento improvvisato per far dormire tutti quanti.
Senza scambiarci nemmeno una parola, mi avventuro nella sua camera. Quando varca la soglia rimane visibilmente sorpresa nel trovarmi lì, ma credo di aver ottenuto più di quanto avrei mai creduto. La sollevo dolcemente tra le mie braccia e la poso con delicatezza. Cade in un sonno cosi profondo che non sembra nemmeno accorgersi dei miei movimenti circostanti.
Osservo con affetto una ciocca di capelli che le ricade delicatamente sul viso, come un morbido velo. La tolgo con delicatezza, rivelando la sua bellezza naturale e serena. A questo punto, prendo la coperta e mi stringo a lei con cautela. Il calore del suo corpo sembra fondersi con il mio, creando un legame invisibile tra di noi che va oltre la semplice vicinanza fisica.
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Butterfly Effect
ChickLit[Contiene scene non adatte a minori] Avete letto la storia dal punto di vista di Adele, adesso scoprirete il punto di vista di Tommaso... Sono il capitano della squadra maschile, ammirato dai compagni per la dedizione e la precisione con cui guido o...