~ Prima di leggere i prossimi capitoli, andate a farvi una camomilla. Poi non dite che non vi avevo avvertiti.
Mi siedo e non riesco a nascondere l'imbarazzo.
Mattia ride come sempre alla visione delle mie guance rosse."Tagliatelle?" Mi chiede a mo' di cameriere, con un sorriso a 42 denti.
Annuisco. Ne mette un po' sul mio piatto poi solleva di nuovo lo sguardo su di me. "Ancora?"
Scuoto la testa.
A questo punto prepara la sua porzione e si siede di fronte a me."Iniziamo?" Chiede con lo stesso sorriso di prima.
"Per caso hai fame?", lo prendo in giro, "Iniziamo!", affermo fra piccole risatine.
Non mi ero ancora accorta dei suoi capelli tirati indietro con il gel. Lo rendono più maturo.
Ogni tanto alza lo sguardo dal piatto per scrutare se lo guardo, ed io sì, lo guardo.Non credo riuscirà a convincermi della sua permanenza qui grazie a questa cena. Non credo riesca a guadagnarsi la mia fiducia da un giorno all'altro. Ma credo che una possibilità gliela si possa dare, almeno per ora.
"Sei ancora a metà?" Chiede guardando il mio piatto. "Non ti piacciono?" Alza un sopracciglio.
Non mi ero accorta di non aver toccato cibo per tutto il tempo in cui i miei pensieri hanno divagato. "No, no, non è questo." Scuoto la testa. "Stavo pensando."
"Qualcosa non va?" Congiunge le sue mani, senza togliere i suoi occhi dai miei.
"Nulla di importante." Sorrido. Sai, caro Mattia, è solo che fino a due secondi fa pensavo ad un modo carino per cacciarti da casa mia per il tuo modo spavaldo e cafone di fare le cose.
"Meglio così."
Le aragoste che mette a tavola fanno impressione, mi convinco ad immaginare che al loro posto ci sia qualcosa di carino pur di non deludere Mattia e il suo operato.
"Voilà!"
Appoggia a centro tavola le brioche. L'odore dolcissimo mi invade il corpo, tanto che mi sembra di essere in un altro mondo.
Prima che possa scegliere quella meno calorica, Mattia me ne ha già messa una con la Nutella tra le mani."Assaggia." M'invita.
Mordo la brioche. È calda. La Nutella sembra sfuggire alla brioche. Mi ritrovo le mani sporche di cioccolato. Sento le mie guance andare a fuoco.
Mattia si limita a dire: "Ops". Si alza dalla sedia per prendere un tovagliolo, lo avvolge attorno alla mia mano destra portando via i residui di cioccolato. Si avvicina al mio viso scrutandolo come se dovesse trovare qualcosa.
"Sei sporca anche qui." Indica le mie labbra.
Mi affretto con le mani a prendere un tovagliolo per pulirmi ma con sgomento noto che non ce ne sono più a tavola. Una scia di vergogna mi pervade quando alzo lo sguardo e il viso di Mattia è ancora a qualche centimetro dal mio. Restò immobile non capendo cos'abbia il mente.
"Tranquilla,faccio io." Mi sussurra all'orecchio.
Il mio volto è fra le sue mani e le mie labbra a contatto con le sue, cambia più volte l'inclinazione del capo. Mi bacia nuovamente per poi allontanarsi un po' e socchiudere la bocca. Con la lingua pulisce le mie labbra ed io sbarro gli occhi guardando i suoi, chiusi. Quando li riapre noto che sono verdi più del solito, con sfumature grigie, come i fondali marini.
Solo nell'istante in cui mi prende una mano, gira intorno al tavolo e mi raggiunge penso: Un attimo. Ma che gli ho lasciato fare?
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Come scudo ~ Mattia Briga e Stash Fiordispino
RomanceHa un'aria da stronzo, ma di quelli veri. [...] gira il cappello dalla parte opposta, in modo da avere la visiera dietro alla nuca invece che sulla fronte. Si infila gli occhiali da sole nonostante non ce ne sia bisogno, e mette le mani in tasca pi...