"Vado a lavoro." Aria mi stampa un bacio sulla guancia.
"Torni per pranzo?" Le chiedo prima che chiuda la porta.
"Sì." Urla dopo aver percorso metà rampa di scale.
Per evitare di annoiarmi accendo la televisione, sintonizzo MTV, canticchio la nuova canzone di Sam Smith che passano cinque volte nel giro di tre quarti d'ora e nel frattempo riempio una pentola con l'acqua.
Spolvero svariate volte i mobili del salotto al ritmo di "Bailando", passo il mocio a terra scivolando sulla voce di Rihanna, sistemo i libri di Aria sui ripiani della sua camera, maledico i vestiti sullo stendino perchè non sono mai asciutti quando ho bisogno di sostituirli con un nuovo carico di panni ed infine torno ai fornelli, dalla pentola che ormai è invasa da bolle.
Una volta finite le mie mansioni mattutine mi stendo sul divano. Alla tv passano di nuovo "Stay with me" e, pian piano, il ritornello così struggente porta i miei occhi ad appesantirsi.Mi sveglio di soprassalto udendo una raffica di pugni sulla porta. Con il cuore a mille scruto sull'occhiello ma non vedo nessuno. Chiunque fosse, se ne sarà andato. Ruoto la maniglia per un controllo veloce, salto appena vedo Mattia spalmato sul muro che non riesce a reggersi in piedi.
"M'hanno cacciato." Dice lentamente con gli occhi bassi.
"Che?"
"M'hanno espulso... Per tre giorni."
Evito di chiedergli la motivazione, l'odore della vodka che lo pervade risponde per lui. Lo aiuto ad arrivare al divano facendogli da appoggio.
Fatica a tenere gli occhi semiaperti, mi chiedo dove abbia trovato la forza per arrivare fin qui. Sono totalmente incapace di aiutarlo, non mi sono mai trovata ad affrontare una situazione del genere, non mi sono mai ubriacata, tantomeno ho mai dovuto aiutare le mie amiche a smaltire sbornie o robe simili.
Faccio una breve ricerca sui postumi della sbornia. Ne esistono 9 tipi, la vodka fa parte della terza tipologia chiamata "The total blackout": la persona coinvolta accusa una totale perdita di memoria e capacità motorie ridotte per giorni.
Se non si ricorderà nulla, ci sarà da ridere.Quando mi volto verso di lui, dorme. Spero si svegli più tardi possibile, devo andare a fare varie commissioni nel pomeriggio e non ho tempo per badargli. Lo fisso svariate volte mentre intercorro tra il salotto e la mia camera, per evitare che si svegli mi infilo un paio di pantofole e spengo il televisore. Ricevo un sms da Aria, il suo datore gli ha chiesto di scrivere un articolo "last minut" così si farà rimediare un panino da una collega, rinuncio a dirle che Mattia Briga è a casa nostra per far sì che non piombi qui in un baleno mandando a monte i suoi progetti pomeridiani. Accompagnata da un respiro irregolare di sottofondo proveniente dal divano, finisco di mangiare la mia porzione di pasta. Riempio un piatto per Mattia, lo copro con un altro affinché il calore non si disperda e lascio accanto al bicchiere un post-it con scritto "Buon appetito!".
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"Posso lasciare questo?" Sorrido al commesso del negozio.
"Un curriculum?" Poggia i gomiti sul bancone nel momento in cui dirige i suoi occhi color ghiaccio sui miei. Annuisco lasciando il mazzo di fogli sotto al suo sguardo incuriosito.
Legge i primi dati ed interviene: "Wow, sei giovanissima."
"Essere giovane non è significa non aver voglia di lavorare." Ribatto.
"Ne terrò conto." Elabora un sorriso a trentasei denti passandosi una mano sul ciuffo moro.
"Grazie, davvero." Dico prima di abbandonare il locale.
"Ciao!" Il suo animo allegro mi trasmette felicità ed una volta fuori mi dimentico persino di avere un ubriaco sul divano di casa. Spero di riuscire a ricevere un lavoro, è da un po' che ci penso, Aria non può occuparsi da sola dell'aspetto economico del nostro appartamento, devo fare anch'io la mia parte, dando il mio contributo.
Sono giorni che consegno curriculum a tutti i negozi ma fin ora nessuno mi ha richiamato per una conferma.***
Mattia's POV
Cazzo, che mal di testa, anzi: che mal di testa del cazzo!
Apro gli occhi svogliatamente portandomi una mano sulla fronte. Tolgo un cuscino dall'addome e mi guardo intorno. Gira tutto...Questa è casa di Mia, la riconosco, devo essermi addormentato subito dopo aver fatto capolino qui. Ricordo vagamente il suo volto spaventato appena mi ha visto, se solo avessi avuto un minimo di forze l'avrei aiutata spiegandole cosa avrebbe potuto fare per me ma a quanto pare ci è arrivata da sola.
Mi libero della coperta e resto seduto sul divano per minuti interi aspettando che tutto, attorno a me, si assesti.
Quando più o meno gli oggetti si sono stabilizzati, alzo lo sguardo verso il pc acceso sopra al tavolino rotondo del salotto. Ha cercato dei rimedi post sbornia? Non ci posso credere! Ora saprà di certo a quali conseguenze potranno portare diversi bicchieri di Vodka.
Rido da solo mentre mi dirigo in cucina."Mia?" Non ricevo risposte, noto la tavola apparecchiata per una persona, leggo il post-it giallo fosforescente. Sorrido immaginando cosa ci sia sul al piatto. Conoscendola, sotto il coccio bianco ricamato da piccoli fiori stilizzati potrebbe esserci soltanto l'aria e un altro post-it con su scritto "il pacco di pasta è sul primo scaffale, i fornelli li trovi alla tua destra, mi raccomando non bruciare niente!". Sorrido nuovamente all'idea ma quando scoperchio il piatto resto piacevolmente sorpreso. Pasta al fumè, e per di più dall'ottimo odore.
Da bravo ospite, lavo le posate e quant'altro, in seguito vado alla ricerca di una scopa. Mi avvio sulle brevi scale che portano al piano superiore. È tutto in ordine, fin troppo. Cerco uno sgabuzzino. Non c'è n'è ombra. Il mio tragitto muta quando mi trovo davanti alla camera di Mia ed Aria, entro lentamente quasi a dover temere la vista di qualcuno. La zona di Mia è caratterizzata da fogli attaccati al muro su cui sono scritti i ritornelli di alcune canzoni note. Li leggo uno ad uno e mi soffermo su "In questo mondo che rendi stupendo, tu, soltanto esistendo", non posso fare a meno di sorridere, per la terza volta da quando ho messo piede in questo appartamento.
Sulla sua scrivania ci sono due cassetti, uno dei due è dipinto con un pennarello. C'è disegnato un pentagramma. Lo apro e all'interno è pieno di biglietti strappati. Ne afferro uno e leggo: Amici14 Casting."Che stai facendo?!"
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Come scudo ~ Mattia Briga e Stash Fiordispino
RomanceHa un'aria da stronzo, ma di quelli veri. [...] gira il cappello dalla parte opposta, in modo da avere la visiera dietro alla nuca invece che sulla fronte. Si infila gli occhiali da sole nonostante non ce ne sia bisogno, e mette le mani in tasca pi...