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L'unica cosa che vorrebbe Harry in questo momento è il numero di Louis, da quando la sua cagnolina gli è andato addosso non fa altro che pensarci, e a parte Niall, vorrebbe che anche Louis facesse parte della sua vita, ma la vede una cosa abbastanza complicata essendo la grande differenza di anni che c'è tra loro due.
Questo è il pensiero che lo attanaglia durante la sua solita corsa mattutina, e in fondo al cuore spera che quel giorno possa andare a sbattere contro Louis e iniziare qualcosa, così come una conversazione. E quando si ritrova per terra sul prato, con una mano sulla testa capisce che il suo desiderio si è appena realizzato.
"Eccoci qui, come sempre" Ed Harry crede di non essere mai stato così felice quel giorno, andare a sbattere contro Louis.
"Ehm...già...scusi..."
"Harry...ormai tra poco conosciamo il gruppo sanguigno dell'altro, che ne dici se inizi a darmi del tu? Sempre se vuoi tu, non sentirti costretto" il liscio allunga una mano verso Harry, il quale l'afferra e si alzano entrambi in piedi, continuando a tenersi la mano senza slacciarle, e in quell'istante il riccio sente che il più grande sta stringendo leggermente la mano come se volesse dire 'di me, ti puoi fidare'
"Si va bene...Louis..."
"Ora, visto che ormai ho perso il conto delle volte che ci siamo scontrati, che ne dici se ti offro la colazione?"
"Uh...no...devo andare a casa per prepararmi per scuola...ma..."
"Insisto Haz..." Harry vorrebbe arrossire per il soprannome che gli ha dato Louis, non vuole farlo a vedere ma ha perso la testa per quell'uomo e vorrebbe dirglielo in quel preciso istante, ma si limita ad accettare l'invito dell'avvocato.

"E quindi Liam ha detto che dovevamo andarcene immediatamente, solo perché non riusciva a reggersi in piedi" Louis non può fare a meno di notare come Harry stia ridendo davanti a ciò che gli sta raccontando, e diamine, vorrebbe abbracciarlo e baciarlo ma sono in un luogo pubblico dove ci sono almeno una decina di persone.
"Questo tuo amico, dev'essere una sagoma, da quello che mi hai detto si fa sempre riconoscere insieme al suo fidanzato"
"Si, sono due sagome i miei amici, si fanno riconoscere in qualsiasi circostanza" Harry continua a ridere mentre afferra il telefono, e sbarra gli occhi quando vede che mancano solo trenta minuti prima che inizino le lezioni.
"Oddio! Louis, ti ringrazio tantissimo per la colazione, ma devo correre a casa a sistemarmi e andare a scuola!"
"Harry, tranquillo, pago e ti accompagno a casa poi ti porto a scuola, che dici? Oggi non ho turni, ma domani sì invece, ma che dici? Al fin fine casa mia è qua dietro, vado a prendere la macchina velocemente e ti porto a casa e poi a scuola, che dici?" Harry arrossisce leggermente, prima di chinare la testa e annuire debolmente.

*

"Grazie mille, Louis sei stato veramente gentile"
"Figurati Harry...ah, prima che tu vada via...tieni" Louis allunga un foglietto stropicciato al riccio, il quale lo afferra prima di portalo nella tasca della felpa
"È il mio numero di telefono, quando hai tempo chiamami o scrivimi, ora vai che sei in ritardo" Harry sorride prima di chiudere la portiera della macchina, in lontananza vede Niall e lo raggiunge con un sorriso da ebete sulle labbra.
"Embe? Cos'è successo? Come mai quel sorrisino? Che hai combinato di prima mattina?"
"Ma niente, solo che mi è arrivata una splendida notizia stamattina, niente di nuovo"
"Ah ah, è la splendida notizia si chiama Louis Tomlinson? o sbaglio? Non credere che non ti abbia visto scendere dalla sua macchina, che avete combinato adesso voi due?" Che scusa dovrebbe inventarsi? Il suo migliore amico l'ha visto con l'avvocato, che cosa dovrebbe dire a sua discolpa? O semplicemente mantenere la bocca chiusa senza dire assolutamente niente?
"Niall! Siamo in ritardo, andiamo in classe, su dai" Harry si alza dal muretto trascinandosi dietro Niall, il biondo invece ha un sorriso beffardo sul volto perché ha fatto freccia dove doveva, ha capito benissimo che Harry è stato insieme all'avvocato in questo breve lasso di tempo.

"Tu non me la racconti giusta, io dico che eri insieme a Louis, dai non negarlo!" Sentendo il nome Louis, Harry sbarra gli occhi e si ricorda del foglietto che gli ha dato il liscio, fruga nella tasca prima di estrarre un piccolo foglio stropicciato, lo apre e appena vede dei numeri scritti sopra capisce che l'avvocato gli ha dato realmente il suo numero.
"Di chi è quel numero?"
"Di una persona, non ricordo di chi ma ieri ho ritrovato questa felpa, e chissà da quanto tempo era lì, ora scusami...ma vado in bagno!" Harry fugge verso il bagno chiudendosi dentro un cubicolo, afferra il telefono salvando il numero del più grande e gli scrive al volo un messaggio, e questo non tarda molto a rispondere.
"Non voglio illudermi..." Il riccio ritorna a passo spedito verso la classe, ma prima si ferma agli armadietti a prendere il libro per la lezione successiva, quando sente una mano scontrarsi su una di quelle porticine di metallo che creano un rumore assordante.
"Styles! Dove credi di andare? Io e te abbiamo un conto in sospeso, non mi sono mica dimenticato di quello che mi hai detto durante la lezione del prof. Tomlinson"
"Oh mio Dio, e ora che cosa vuoi Nicholas? Sono leggermente in ritardo, quindi leva quella tua mano da pollo e fammi passare, prima che ti dia un calcio dove non splende il sole"
"Non mi provocare nanetto, che posso diventare violento quanto voglio" Allora Harry rimette il libro nell'armadietto prima di guardare il ragazzo difronte a lui, direttamente negli occhi prima di sferrargli un calcio nei gioielli di famiglia
"Madonna! Styles! Me la pagherai carissima!" Nick si accascia sul pavimento portandosi le mano sulle palle, prima di andarsene via con la coda tra le gambe nel mentre Harry riprende il libro in mano e si avvia verso la sua classe.

"Ti giuro, che mai nessuno è riuscito a mettere al tappeto Grimshaw, tu sei la prima persona che riesce a fare una cosa del genere, nemmeno io ne sarei capace di fare una cosa del genere, come cavolo hai fatto?! Spiegamelo Harry!"
"Beh..." come fa a dire al suo migliore amico, che dopo quell'evento che gli ha cambiato la vita, lui è completamente cambiato radicalmente e adesso niente gli fa più paura?
"Ma niente, semplicemente nella mia vecchia scuola a Birmingham mi trattavano malissimo e quindi ho, diciamo, sviluppato una corazza che mi protegge e nasconde quello che sono realmente, diciamo che mi sono rafforzato"

Harry è a casa dopo che ha fatto quella confessione a Niall, non sa con quale coraggio ma l'ha mascherata alla perfezione nascondendo ogni dettaglio, non vuole che nessuno sappia la verità di ciò che gli è successo realmente.
Per il giorno dopo non ha niente da studiare, se non sistemare un appunto che si è preso durante la lezione di chimica, appena finisce ha l'intero pomeriggio libero e non sa che cosa fare o dove andare. Ma visto che i suoi genitori non lo controllano quasi mai esce liberamente andando verso il parco, dove ci sono bambini, ragazzi, adulti con i loro cagnolini o adulti che semplicemente camminano. Va alla ricerca del suo albero e appena lo trova si accovaccia sotto come sempre d'altronde, a parte la sua famiglia nessun altro sa di quello che ha passato, eccetto una persona con cui ha avuto un legame molto stretto e forte quando era a Birmingham.

"E adesso che cosa faccio Ed? Che cosa direbbero i miei genitori?! Il loro è un nome importante in tutta Birmingham, mi manderanno a quel paese se gli dico questa cosa, non so veramente che cosa fare!" Harry era disperato non sapendo che cosa fare, in bagno da solo ma con al telefono il suo migliore amico, al quale stava raccontando che cos'aveva dovuto subire in un lasso di soli dieci minuti, che per lui erano sembrati decenni.
"Harry, calmati che ti può venire un attacco di panico, calmati, vedrai che i tuoi genitori capiranno, li conosco..." e invece i genitori di Harry persero completamente la testa e la ragione, Desmond non ci vide più dalla rabbia e diede uno schiaffo a Harry.

"Che fine hai fatto Ed..." se potrebbe lo chiamerebbe, il problema è che quando è venuto a Londra i suoi genitori gli hanno fatto cambiare numero di telefono, di conseguenza ha perso tutti i contatti con i suoi amici, e proprio il numero di Ed non se lo ricorda a memoria e non sa che cosa fare, vorrebbe realmente risentirlo ma non sa come fare, anche perché il suo amico non ha mai avuto Instagram e quindi non può nemmeno cercarlo in quel social.

*

"Harry mi sta nascondendo qualcosa...si nota, perché l'altro ieri ho portato Luna al parco e sai com'è? Quando vede qualcuno in difficoltà, si avvicina iniziando a leccare la persona in questione, in questo caso Harry, e ti giuro quando ha alzato la testa dalle gambe ho notato una cosa, una cosa che mi ha fatto tenerezza ma allo stesso tempo mi ha creato tantissimo preoccupazione, a scuola è una persona completamente diversa perché è allegro, spensierato e non si fa mettere facilmente i piedi in testa, ma quando l'ho visto al parco era...era triste da far paura, tu non hai idea, sembrava volesse porre fine a tutto quel dolore che sta sentendo"

"Louis, io dico che tu ti stia immischiando dove non devi, è un ragazzo in piena crisi ormonale, che cambia umore ogni momento e in ogni circostanza, quindi non puoi giudicare quando lo vedi solo una volta, magari a casa sua è un'altra persona che non hai mai visto in vita tua, quindi non ti sorprendere"
"Zayn non ha tutti i torti Lou, ha sedici anni, non è grande così come noi, e quindi potrebbe essere nel pieno degli ormoni cambiando umore ogni momento, ma...ok che avete una grossa differenza d'età, ma ahi provato a parlargli? A chiedergli il perché abbia questo cambio di umore?"
"Non ci ho pensato, ma se lo faccio penso di fare veramente da psicologo, voglio che sia lui a dirmi le cose senza che io lo forzi, o che qualcuno lo dica al posto suo, sì ma lo vedeste è piccolino un bambino che ha bisogno di attenzioni, sto iniziando a pensare che sti succedendo qualcosa in famiglia e che stia manifestando attraverso questi cambi repentini di umore" Louis è veramente in difficoltà perché ha visto i due Harry, uno a scuola ha un carattere veramente duro e fa il forte, l'altro Harry invece al parco ed è fragile come una foglia che si spezzerebbe in qualsiasi momento, ora la domanda sorge alquanto spontanea, cosa succede a Harry e perché si comporta così quando dovrebbe essere un ragazzo pieno di energia?
"Non so che cos'abbia passato, perché è evidente che c'è qualche cosa che lo tormenta ma non vuole dire che cosa per paura di annoiarti o non farti piacere, quindi tende sempre a stare in silenzio nel suo dolore" Liam e Zayn si guardano a vicenda mentre Louis cerca di trovare un modo per poter aiutare Harry, nonostante lo conosca da pochissimo tempo ci tiene particolarmente al più piccolo e farebbe qualsiasi cosa pur di farlo stare bene, anche con un piccolo gesto.

Devuélveme mi vida (Larry Stylinson)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora