La vita è divisa in due facce, così come la luna che si vede sempre la stessa faccia e mai quella nascosta. Questo è ciò che fa Harry, mostra sempre il suo lato allegro e spensierato, ma nessuno ha mai visto il suo lato nascosto e come accade la maggior parte delle volte, Harry esplode quando è in camera sua da solo con i suoi pensieri.
Ma c'è un motivo se Harry si comporta così, un evento che gli ha rivoluzionato la vita e gli ha cambiato tutto quanto, non riesce a essere felice come prima.
Una voglia, ma non di nascita, ma bensì di segno, un fatto che lo ha marcato a vita.
"Nessuno mi vuole" se Harry potesse se ne andrebbe immediatamente da quella casa, ma non può perché c'è un laccio che lo lega, un filo che lo unisce in quella gabbia.Il suo unico modo per fuggire dalla realtà è chiudersi nella musica, o durante la notte in cui può sognare cio che vuole, ma tutto ciò svanisce quando la sveglia irrompe nei suoi sogni. Cosa che accade nel giro di pochi minuti, riportandolo così alla realtà di ogni giorno.
"Un altro giorno di merda si prospetta" Il riccio si alza dal letto, afferra i suoi vestiti e va a chiudersi in bagno, nemmeno ill tempo di regolare l'acqua che un flashback lo invade, riportandolo in un secondo a quel giorno, quel giorno in cui tutto è cambiato; scuote la testa prima di entrare dentro e passare una buona mezzora sotto il getto dell'acqua.*
"Mamma, io vado a scuola" come al solito nessuno risponde al suo saluto, saranno a Londra da una settimana ma la vita del riccio è sempre monotona e schifosa, non è cambiata di una virgola; ora si è persino aggiunto il ripudio da parte di suo padre e sua madre, l'unica che forse non fa niente è la sua sorellina Darcy, nata da due mesi poco prima che Harry compisse sedici anni, lei è l'unica che Harry non odia, ma in realtà non odia nemmeno i suoi genitori ma con tutto quello che gli stanno facendo vivere lui sta sviluppando una sua corazza personale che quasi nessuno riesce a buttare giù.
La strada che divide casa sua dalla scuola è abbastanza lunga, ma se vuole può accorciarla passando attraverso un parco ricoperto di alberi fitti, per sua fortuna non è in ritardo e quindi può fare la strada lunga, ma la curiosità lo uccide e quindi opta per passare dal parco e fare la strada corta per arrivare il prima possibile; spera vivamente che la scuola sia già aperta così da chiedere informazioni per dove deve andare o come deve muoversi. Ma se c'è una cosa che Harry non sopporta, è che non lo si tocchi se lui non dà il suo consenso, tantomeno abbracciarlo o anche solamente sfiorarlo, l'unica persona che può fare tutto è Darcy ma lei essendo una neonata non può fare granché essendo che non cammina e non parla nemmeno.
Dopo una quindicina di minuti, Harry arriva a scuola e si affretta a chiedere delle informazioni su dove deve andare, nonostante sia arrivato una settimana fa, è il suo primo giorno di scuola e quindi è parecchio disorientato e non sa come muoversi o che cosa deve fare eventualmente.
Se solo i suoi genitori l'avessero guidato, lo avessero rassicurato e lo avessero rincuorato dopo ciò che ha passato, adesso sarebbe tutto quanto più facile, ma per loro è più facile gettare la colpa addosso a Harry.*
"Salve, sono Harry Styles e avrei bisogno del quadro orario del mio corso"
"Oh si, terzo anno di high school, ok ecco a te, la tua classe è al secondo piano" Harry ringrazia la segretaria prima di dileguarsi verso il secondo piano, alla fine ha aspettato che anche gli altri ragazzi iniziassero a entrare, e solo dopo ha iniziato ad avviarsi verso la sua classe.
Mentre è intento a guardare il suo depliant del corso, va a sbattere malamente contro un ragazzo dai capelli biondi ed entrambi finiscono a terra.
"Oddio mi dispiace tantissimo, non ti ho visto!" Il primo a prendere parola è il biondo, che appena si rende conto di che cos'ha combinato inizia subito a tirare fuori le sue scuse rivolte al riccio.
"Stai tranquillo non è successo niente...vai tranquillo" il biondino tende la mano a Harry per aiutarlo ad alzarsi, ma questo rifiuta prontamente e si alza velocemente prima di salutarlo e sorpassarlo, non sopporta e non riesce a tollerare il contatto umano con altre persone dopo quell'evento. Ma spera di ritornare quello di prima, com'era un tempo, gli manca il vecchio Harry e vorrebbe riprenderlo in mano, ma con varie esperienze negative, dimenticare è complicato e difficile.
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Devuélveme mi vida (Larry Stylinson)
Fiksi PenggemarQuel momento in cui tutto è cambiato Quel momento in cui la sua vita non è mai più stata la stessa di sempre Quel momento...poteva essere evitato