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"Amore" Louis appare in salotto, dove Harry è seduto con Luna appollaiata su di lui, anzi, da quando Harry vive insieme a Louis, la cagnolina si è completamente dimenticata che Louis è il suo vero padrone, perché trascorre tantissimo tempo insieme al riccio, non calcolando minimamente il padrone di casa. Inizialmente il liscio ha fatto il finto offeso, ma quando vede i suoi amori insieme non può fare a meno di sorridere come un creino.
"Lou, mi hai spaventato"
"Che stavi facendo?"
"Nulla...sfogliavo le foto che mi ero fatto di nascosto senza che i miei mi vedessero, per paura che le postassi da qualche parte rovinando così la loro reputazione, e visto che c'è quel patto di mezzo non potevo fare assolutamente niente..."
"Amore mio, mi chiedo come tu abbia fatto a sopportare un calvario come questo, io avrei gridato dopo neanche due mesi, e me ne sarei andato con la piccola in grembo senza prestare attenzione a nessuno, ma veramente per fare quello che hai fatto tu, ci vuole fegato e coraggio. Io non ci sarei riuscito"
"Ancora mi chiedo dove ho trovato questa forza di affrontare tutto quanto, e per lo più stando per 9 mesi chiuso in casa, letteralmente i primi giorni a casa sono stati un inferno, per Darcy si era abituata alla mia voce, i miei per lei erano degli estranei e quindi piangeva disperatamente, quando c'ero io nei paraggi era tranquilla e non piangeva, abbiamo provato così altre volte, giungendo al fine che Darcy stava tranquilla se c'ero io nei paraggi, ancora adesso non si è abituata a mia mamma, tantomeno a mio papà"
"Stai tranquillo amore che tutto questo incubo è finito, adesso nessuno di voi due dovrà soffrire, per quanto riguarda la piccolina, quando verrete qui entrambi, mi occuperò io di lei quando andrai a scuola e..."
"Lou no...la scuola posso lasciarla in secondo piano, ho perso 5 mesi della vita di mia figlia, e adesso voglio godermela a pieno, quindi resterò io con lei, con mia figlia"
"Va bene amore, rispetto la tua decisione"

*

Louis ha pensato a tutto, ma proprio a tutto eppure c'è qualcosa che non torna. Qualcosa che manca, ma non riesce a capire che cosa manchi così tanto, ha controllato cinquecento mila volte tutte le scartoffie, ma qualcosa non gli torna. Sbuffa prima di indietreggiare con la sedia e portarsi le mani sugli occhi, in quel momento Liam entra nel suo ufficio senza nemmeno bussare.
"Ehi Lou ho analizzato il tuo ultimo caso e...che sta succedendo qua dentro?! Perché ci sono fogli sparsi dovunque?!"
"Liam, siediti sul divano la infondo, cercherò di spiegarti in poche parole che cos'è successo ieri a Harry" il castano obbedisce dinanzi alla richiesta del suo amico, accomodandosi sul divano e ponendo attenzione all'uomo dietro alla scrivania.
"Diciamo che ieri ho scoperto che Harry ha una figlia...alt! Prima che tu dica qualsiasi cosa, lasciami spiegare come sono successe le cose" Louis inizia a raccontare tutta la vicenda al suo amico, e alla fine di tutto il racconto a sua volta anche Liam è completamente allibito e senza parole, prova a formulare qualche frase connessa o che abbia un senso ma l'unica cosa che gli viene in mente è se Louis ha intenzione di prendersi le responsabilità di quella bambina.
"Ma adesso che hai in mente di fare? Vuoi farla passare come tua figlia? O non ho capito, Harry farà 17 anni il prossimo anno, ancora è minorenne, e come pensate di registrarla all'anagrafe? Louis, sai benissimo in che casino ti sei messo?!"
"Liam, calmati, un modo per risolvere anche questa faccenda, adesso il primo pensiero è riuscire a portare via Darcy da quella casa, dopo penseremo al resto, prima di allora non combiniamo niente di niente"

"Amore?"
"Ho paura Lou...e se dovessero opporsi a questa cosa?"
"Vorrà dire che dovremmo agire con le maniere cattive, ma Darcy deve stare con te" I due si scambiano velocemente un bacio fugace prima di scendere dalla macchina ed attraversare il vialetto che conduce alla casa di Harry, il riccio afferra le chiavi aprendo la porta e si ritrova davanti i suoi genitori che coccolano Darcy, e sicuramente non si sono neanche accorti che sia arrivato il loro figlio, determinato inizia a prendere parola.
"Mamma, papà! Solo volevo dirvi che me ne vado a vivere a New York" la coppia si guarda tra di loro porgendo di nuovo l'attenzione sulla bambina tra le braccia di Anne.
"Mi state ascoltando? Vi ho appena detto che me ne vado a vivere a New York, non è colpa mia se quella notte mi hanno violentato, io non ho fatto niente in modo che mi succedesse tutto quanto, e non permetterò ancora che continuiate a trattarmi in questo modo" l'uomo alza la testa rivolgendo uno sguardo fulmineo al figlio, prima di iniziare a parlare
"Ti abbiamo sentito, e per noi puoi fare quello che vuoi, se sparisci dalle nostre vite è meglio" in quel momento Harry si volta verso Louis, il quale annuisce e capisce che deve iniziare a tirare fuori il lato peggiore di lui.
"Si, me ne vado via, e me ne vado insieme a Darcy, con mia figlia!" E quando i genitori sentono quella frase, la donna balza in piedi tenendo stretta a sé la bambina per paura che Harry la possa prendere.

Devuélveme mi vida (Larry Stylinson)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora