9

78 3 0
                                    

"Non so se essere felice, o disintegrarti la faccia in questo momento, per il semplice fatto che mi hai svegliato nel cuore della notte, con una chiamata per dirmi che oggi le lezioni sono sospese, ma grazie dell'informazione almeno posso disattivare la sveglia e dormire qualche ora in più, grazie Niall, ci vediamo lunedì allora" Harry stacca la chiamata sbuffando, il suo migliore amico l'ha chiamato alla bellezza delle tre e mezza di notte, dopo che il biondo ha scoperto che le lezioni sono state sospese e che fai? Non chiami il tuo migliore amico, fregandotene dell'ora per dirgli che non deve andare a scuola? Ovviamente lo fai, ma in fondo infondo Harry è grato che Niall l'abbia chiamato, altrimenti sarebbe andato a scuola per poi trovarla chiusa, perché non è solo per la loro classe, ma per tutte quante le classi. In mattinata avrebbe aperto il registro elettronico per vedere qual è la causa della sospensione delle lezioni. Ma quello è un problema secondario, il primo problema è tornare a dormire e anche immediatamente.

Alla mattina Harry prende il telefono in mano e vede varie notifiche sul gruppo classe, due da Niall e una da Louis, legge velocemente tutte quante e lascia quella del castano per ultima prestando maggiore attenzione a essa.
"Haz, ho scoperto che le lezioni sono sospese per oggi, quindi che ne dici se per le 10:00 ti fai trovare pronto, vengo a prenderti e passiamo tutto il giorno insieme?" E chi è Harry per dire no al suo principe? Appena si rende conto che sono già le nove inoltrate, si veste alla velocità della luce, prima di andare in bagno e lavarsi. Ha messo i vestiti prima di farsi la doccia, ma per una volta non muore nessuno. Appena è pronto controlla che abbia preso tutto quanto e aspetta che diventino le 10, nemmeno il tempo di accomodarsi sul divano che gli vibra il telefono, non ci vuole molto a capire che si tratta di Louis.

"Dove mi porti?" Harry è in macchina insieme a Louis che aspetta pazientemente che questo gli dica dove ha intenzione di portarlo, ma il liscio non ha in mente di dirgli dove lo stia portando.
"Allora, diciamo che ti ho rapito fino a questa sera, hai avvisato i tuoi genitori, almeno?"
"Sii, si si gli ho avvisati prima di uscire e hanno detto che va bene, hanno impegni da svolgere e quindi hanno preferito che stessi fuori casa" Louis ha percepito dalla voce di Harry che sta mentendo, ma non vuole andare sul personale. Se Harry vorrà dirgli qualcosa, lui è pronto ad ascoltarlo in qualsiasi occasione e non vuole forzarlo a parlare se il più piccolo non se la sente di rivelargli che cosa gli stia succedendo, perché è evidente che qualcosa gli capita.
"Okk, allora vale a dire che per primo andremo a Starbucks a fare un'abbondante colazione, immagino che tu non abbia mangiato ancora niente"
"Dici bene, mi sono svegliato alle nove e venti e quindi mi sono preparato sveltamente, e pronto per uscire ed aspettarti" L'unica cosa che vorrebbe in quel momento Louis, è prendere Harry tra le sue braccia e coccolarlo e baciarlo in ogni angolo del suo corpo, diamine se lo farebbe, ma deve limitarsi a sorridere come un cretino.

*

"Secondo te che avrei dovuto dirgli? Mi stava mangiando con gli occhi, ma eravamo ad una cena di classe e se avesse potuto mi avrebbe sbattuto contro il muro, pronto a scoparmi in brevissimo tempo. Ti rendi conto che mi sono trovato in una situazione alquanto scandalosa, con anche i professori che ci guardavano e mormoravano tra di loro, alla fine gli ho mandato un mio selfie con su scritto 'ecco, adesso hai una mia foto da guardare quando cazzo vuoi' dire che sono scoppiati tutti quanti a ridere è veramente poco" Louis crede di non aver fatto scelta migliore, é insieme a Harry a Starbucks e gli sta raccontando che cos'è successo a un pranzo di classe, e il riccio sta ridendo tantissimo per ciò che gli sta dicendo il più grande, e lui non può che essere felice di star riuscendo nella sua piccola missione, cioè far sentire Harry felice.
"Lou, eri tremendo. Oddio, non oso immaginare che cos'abbia combinato tu quando avevi la mia età, ma i tuoi genitori come ti sopportavano?"
"Molta droga e via, no ok, mi davano strigliate e mi mettevano in riga, ma nonostante tutto continuavo a fare il ribelle, quando ho finito i 5 anni di superiori per andare al college, sono cambiato radicalmente e mentalmente, i miei ancora oggi si chiedono se abbia assunto qualche farmaco o qualcosa del genere, perché è successo tutto così di punto in bianco" Harry non può fare a meno di sorridere dinanzi a tutto, non vuole ammetterlo e non lo ammetterà mai neanche sotto tortura ma sta iniziando a provare qualche cosa verso Louis. Ovviamente, non sarà mai una cosa reciproca perché lui ha appena sedici anni, mentre Louis...quanti anni ha Louis? Non ha mai capito quanti anni avesse l'uomo, e se ne avesse quaranta! O peggio ancora, se ne ha cinquanta e ne dimostra molto di meno?!
"Lou...scusa la domanda, ma quanti anni hai?"
"Secondo te quanti ne ho?"
"Ma non lo so, trenta? Quaranta? Cinquanta?"
"Haz, sei lontanissimo amore, ne ho appena ventotto, nessuno mi ha mai detto che sembro avere cinquant'anni, ma grazie del complimento vuol dire che me li porto bene i mie annetti"
"Ah ah ah, non vantarti mr dicodiavereunetamainrealtanehounaltra"

Devuélveme mi vida (Larry Stylinson)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora