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Ormai per Harry correre è diventata un'abitudine, appena è la fine di marzo, esattamente il 30, a breve sarebbe iniziato aprile e anche l'aria inizia a scaldarsi di prima mattina, quando prima ci sono stati si e no 10/15 gradi.
Al momento il riccio nelle sue corse mattutine non si è più scontrato con nessuno, e adesso spera vivamente di non ritrovarsi più qualcuno, perché la mattina è l'unico momento in cui può stare in pace con i suoi pensieri. Ma evidentemente qualcuno lassù non la pensa allo stesso modo, perché il tempo di percorrere una curva, che va a sbattere contro qualcuno (e anche questo fa parte della sua routine sbattere contro qualcuno) e appena realizza chi abbia davanti, in quel momento l'unica cosa che vorrebbe è seppellirsi vivo.

"Oh mio Dio, ti prego dimmi che è uno scherzo!" Harry prova a mormorare qualcosa senza che il diretto interessato riesca a sentire, ma la sorte l'ha abbandonato.
"Ehi, ma tu sei il ragazzo della scuola"
"Ehm...si, sono io...mi scusi veramente tantissimo se le vengo continuamente addosso! Soprattutto nelle corse mattutine"
"Stai tranquillo, ehm...ora devo andare ci si vede Harry!" Il più piccolo sente le guance andare a fuoco, dopo che l'avvocato l'ha sorpassato non prima di sorridergli.

Harry torna velocemente a casa, appena è chiuso in casa si appoggia alla porta prima di scivolare per terra contro essa, ha realmente fatto una figura di merda con l'uomo per cui ha una cotta colossale; dal primo momento che l'ha visto nella sua classe e da quel giorno ha iniziato a farsi i film mentali più terribili che esistano, e anche a pensare le cose peggiori del mondo.

*

"Ormai non mi è nuova il fatto che tu vada a sbattere contro qualcuno la mattina, dai letteralmente due giorni fa ci siamo scontrati noi due, ieri è un miracolo se non ti sei scontrato con qualcuno e oggi invece con chi ti sei scontrato? Ma da quel sorrisino che hai sul volto, provo a indovinare con chi ti sia scontrato, l'avvocato Tomlinson? Ho indovinato?" Harry non risponde, ma si limita soltanto a sorridere in modo timido, tanto da mettersi una mano sul viso come se volesse nascondersi da tale fatto.

"Comunque hai sentito, che l'avvocato Tomlinson ha avviato le pratiche per poter diventare anche un professore di diritto nella nostra scuola?"
"Lui sta facendo...CHE COSA?! Oh mio Dio, no, no, no, no, no, no, no, noooo, non posso vivere con lui che appare ogni singolo giorno nella mia vita, non ce la posso fare. Vederlo ogni singolo giorno non ci riuscirò così facilmente, vado nel panico quando me lo ritrovo davanti la mattina quando corro, e menomale che non abbiamo diritto nelle materie del nostro corso, o sbaglio? Niall, ti prego dimmi che non abbiamo diritto nel corso della facoltà"
"No Harry, stai tranquillo che non avremmo diritto ne ora ne mai, stai tranquillo, mamma mia, anche se ero pronto a percularti con il professore, adesso è sia un avvocato che un professore, oddio" Ed Harry non può fare a meno di scuotere la testa portandosi una mano nei capelli.

I due ragazzi sono in aula e stanno aspettando la professoressa di chimica per poter iniziare la lezione, ma quando vedono che appare l'avvocato al posto della professoressa, Harry vorrebbe seppellirsi in quel preciso istante.
"Allora ragazzi, buongiorno, mi conoscete già e oggi sono qui per fare supplenza, la vostra professoressa ha avuto un inconveniente e non riuscirà a presentarsi il giorno odierno, pertanto mi dovrete sopportare per due ore" Niall sposta lo sguardo verso il suo migliore amico e nota che ha la testa appoggiata al banco, e se esistessero, sicuramente ci sarebbero anche delle nuvolette sopra di essa come se volesse dire 'ma Dio, tutte a me oggi che cavolo'. Appena riemerge dalla terra degli inferi, il biondo gli lancia una pacca sulla schiena.
"Non farla tragica, al fin fine sono solamente due ore, non sarà un nostro professore fisso, anche perché ha detto che è venuto a sostituire quella lagna della prof di chimica, vedrai che non ci chiederà neanche i nostri nomi"
"Benissimo, adesso farò l'appello e vi chiederei di dire qualcosa su di voi" Harry fulmina Niall con lo sguardo, mentre l'irlandese si mette una mano sulla nuca deviando lo sguardo verso la finestra, potrà mai imparare a tenere la bocca chiusa invece di sparare castronerie?

Devuélveme mi vida (Larry Stylinson)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora