Niall è già in classe che gioca con il telefono, in attesa che le lezioni inizino, quando repentinamente Harry fa il suo ingresso. Stufo di tale comportamento, si avventa prepotentemente contro il riccio, il quale appena vede il suo amico alza lo sguardo. Non è il solito Niall che lo sta guardando, ma un Niall che vuole che capire che cazzo gli è successo.
"Si può sapere perché mi stai evitando da giorni? Ti ho fatto qualcosa di male? Sei arrabbiato con me ma non vuoi dirmelo?" Il riccio inarca un sopracciglio prima di riportare la sua attenzione sul telefono, non ha la minima intenzione di dire al biondo che cosa lo turba, perché si, c'è un motivo per il quale ha allontanato Niall e Louis di punto in bianco, ma non vuole dire nulla a nessuno dei due per paura che abbiano da ridire.
"Si può sapere che cosa ti sta succedendo? Non sei lo stesso Harry che ho conosciuto due mesi fa...che cosa ti succede?" Gli occhi di Harry stanno urlando, non parlano, ma stanno gridando e chiedendo aiuto in tutti i modi.
"Horan, vai al tuo posto" Niall è così preso nel tampinare Harry di domande, che non si è nemmeno reso conto che è entrato il prof di storia e filosofia, perciò si avvia verso il suo posto continuando a tenere lo sguardo fisso di Harry.*
"Hai scoperto qualcosa?"
"No Louis, è difficile...ma si vede dagli occhi che qualche cosa non va nel verso giusto, sono determinato nel volerlo aiutare ,a lui me lo impedisce e quindi non posso fare niente per poterlo aiutare" se solo Niall e Louis sapessero che cosa sta passando Harry in casa sua, non si farebbero tutte queste domande. Ma essendo che i suoi genitori gli hanno proibito di aprire bocca, non può dire niente a nessuno.
"L'unica cosa che posso fare è prenderlo di peso e portarlo da qualche parte, di questo passo non sapremo mai che cosa gli passa per la testa, io veramente vorrei sapere che cosa diamine gli passa per la testa""Sei solo una delusione, ecco che cosa se. Non sei in grado di fare nulla, non sai fare niente se non piangere sempre in tutte le circostanze" Harry si asciugò le lacrime prima di posare delicatamente una mano sulla pancia, da due giorni aveva un dolore insopportabile nel basso ventre e non riusciva a farlo cessare in alcun modo, voleva chiedere ai suoi genitori se lo avessero accompagnato a fare una visita di controllo, ma questi si erano opposti.
"Mi fa troppo male...vi prego accompagnatemi in ospedale, da solo non mi riceveranno mai" questa era la frase che Harry diceva continuamente per far sì che i suoi genitori, almeno, provassero un po' di empatia. Ma loro erano duri come rocce e niente riusciva a smuoverli, perciò nell'ultimo periodo dovette arrangiarsi da solo senza contare sull'aiuto di nessuno."Se solo sapessero che cosa sto passando a casa...non direbbero nulla...ma non posso..." Harry si è isolato dietro al muretto in cui è solito andare insieme a Niall, ma quest'oggi è da solo senza che nessuno gli sia accanto. Niall in lontananza lo osserva. Vorrebbe dare vicino a lui e sapere che cosa gli passa per la testa, ma vedendo come l'ha trattato in mattinata crede che sia meglio mantenere le distanza e non dire assolutamente nulla.
"Niall"
"AAAAAAAH! LOUIS! NON FARLO MAI PIÙ O TI MUOIO VERAMENTE DAVANTI AGLI OCCHI; QUINDI VEDI DI NON FARE PIÙ ATTACCHI A SORPRESA!"
"Scusami Niall, ma ho visto che stavi osservando Harry, io seriamente non so più che cosa fare...hai qualche idea in mente?"
"Come ti ho detto, mio caro avvocato, le idee sono andate a farsi friggere e non ho più nulla in mente, a meno che a te non venga qualche cosa in mente e possa essere usato per farlo ritornare l'Harry di sempre"
"No Niall, non ho alcun'idea in questo momento, ma forse..."
"Che cosa?"
"No nulla, dimentica quello che ho appena detto"*
"Madonna mia Harry, è solamente un peso, in questa famiglia non vale assolutamente niente, ancora mi chiedo perché non lo abbiamo lasciato da qualche parte, Desmond perché non ce ne liberiamo? Al fin fine, nessuno direbbe nulla"
"Anne, sono cose che non le puoi pensare, perché lo troverebbero subito e anche solo dicendo il suo nome ricorrerebbero subito a noi e quindi non ha molto valore abbandonarlo da qualche parte, fosse stato un cane sarebbe stato più semplice" Harry è in camera sua, dopo essere scappato dalle grinfie di sua mamma. Da una buona mezz'ora, la donna sta insultando suo figlio in tutti i modi possibili e pensando ad eventuali maniere per non farlo più vivere insieme a loro, ma purtroppo si sta rivelando abbastanza impossibile da fare. Quel gesto che è quasi riuscito a compiere quel giorno alla festa, lo avrebbe fatto quel giorno stesso perché è altamente stufo di vivere in quella situazione del genere, ma quel gesto estremo non l'avrebbe compiuto a casa, ma bensì a scuola, dove è certo che lo avrebbero trovato, ma morto e lui finalmente sarebbe stato felice di quello che ha compiuto in pochissimo tempo.
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Devuélveme mi vida (Larry Stylinson)
FanfictionQuel momento in cui tutto è cambiato Quel momento in cui la sua vita non è mai più stata la stessa di sempre Quel momento...poteva essere evitato