Sono fiera di te (Genya x reader)

Capitolo 1

Piacere di conoscervi!! Io sono Akemi e oggi è il primo giorno nella mia nuova scuola. Vado alla KNY Hight School. Da quanto ho capito è una scuola prestigiosa... meglio, almeno sono impegnata.

Ho scoperto che hanno un dormitorio e spero di essere in stanza con qualcuno di simpatico. Purtroppo non conosco nessuno ma spero di fare amicizia con più gente possibile!

Faccio pugilato e ho una moto. Per la precisione una moto da cross: amo queste moto. Ho cambiato il colore delle plastiche e da arancioni che erano l'ho dipinte di viola scuro. 

Posseggo una pistola, per l'esattezza una semi-automatica. Che stupida che sono... non ho nemmeno fatto una descrizione di me stessa.

Ho 16 anni e sono alta 1.60 e ho dei capelli ricci color marrone tendente al nero. Le punte dei capelli sono blu elettrico, i miei occhi sono azzurri e ho delle lentiggini sul naso e sulle guance. La mia carnagione è molto chiara e infatti la metà delle volte che sto al sole mi ustiono.

Una volta ho visto un video di un ragazzo che diceva "il sole bacia i belli e ustiona i geneticamente sfigati", mi rispecchia perfettamente. Lavoro in una piccolo bar sulla spiaggia: tanti ragazzi mi hanno chiesto se volessi diventare la loro fidanzata ma in tutta risposta gli ho sempre versato dell'acqua gelida in faccia.

Adesso sono le 6:45 di mattina e io devo prepararmi per questa giornata. Faccio la terza superiore e spero di divertirmi oltre che concentrarmi sullo studio. Che poi anche li, non aspettatevi la solita secchiona: se mi ricordo le cose bene, sennò amen. Vado a ricordi.

Mi sono fatta una doccia veloce giusto per non puzzare di capra indiana, ho messo il deodorante, la crema idratante e poi quella solare. Solitamente non mi trucco perché preferisco essere vista per come sono e non per come vorrei essere. Metto giusto il mascara e, in rare occasioni, la matita.

Mi spruzzo il mio profumo preferito: Tesori D'oriente vaniglia e zenzero del Madagascar. Lo amo come profumo. Mi vesto indossando la divisa scolastica: camicia bianca con una giacchetta grigia, per le femmine c'è la gonna e per i maschi il pantalone. Siccome la gonna è troppo corta e sta cosa non mi piace, metto il pantalone.

Lascio i capelli sciolti e finisco di preparare lo zaino e la valigia. Nello zaino ho messo 2 quaderni e 2 libri a caso siccome non mi hanno detto le materie di oggi. Astuccio e diario, beauty con dentro degli assorbenti, uno specchietto e dei cerotti che vengono sempre buoni.

Nella valigia ho messo la seconda divisa che mi hanno dato, dei panni di ricambio per estate e inverno, qualcosa di elegante, scarpe comode le ciabatte, dei sandali e cose per la stanza siccome non so con chi capito. 

Poi in un piccolo borsone ci ho messo le cose per pulire la pistola, un moschettone professionale da arrampicata ed una corda che non si sa mai, 2 coltellini svizzeri e un coltello in ceramica, alcune cose per la moto e cosa fondamentale per quando sto via un bel po': le cose per l'allenamento di pugilato.

Anche per il pugilato ho il mio borsone a parte con dentro: 2 paia di pantaloncini, paradenti che è fondamentale, scarpe apposite in caso debba salire sul ring, fasce, guantoni e un top abbinato con il pantaloncino.

In tutto sono 1 zaino, 2 borse e 1 valigia. Devo stare via un anno e non si sa mai cosa possa accadere. Preparo le mie cose e decido di tentare la morte: porto tutto in moto. Prendo le mie borse e le porto in garage, metto le borse sul carrellino che posso attaccare alla moto, ci appoggio le borse, le lego per bene, metto il casco e poi parto all'avventura. 

Io vivo con i miei nonni siccome i miei genitori sono via per lavoro e non ho fratelli o sorelle. Dopo 4 lunghi chilometri di strada arrivo davanti al dormitorio. Lascio le mie cose ad un tizio che mi ha detto che se ne sarebbe occupato lui. Lo saluto, esco e mi dirigo a scuola. 

Non dista molto ma siccome erano le 7:40 e la scuola inizia alle 8:00 ho preso la moto. Non appena arrivo noto subito che i ragazzi presenti in cortile mi guardano malissimo. Chissà che staranno pensando. Scaccio questi pensieri e parcheggio la moto. Il casco lo tengo in mano e mi dirigo dal bidello per chiedere informazioni.

"tu devi essere Akemi, giusto?" chiede lui. E' un'uomo molto alto, sarà stato 2 metri, è ceco e possiede una cicatrice sulla fronte. 

"Si, sono io. Saprebbe dirmi in che classe mi hanno messo per favore?" chiedo

"Certamente mia cara. Sei al terzo piano, ultima classe del corridoio a destra. Io sono Gyomey Himejima. Se hai problemi con gli studenti parlamene pure" dice dolcemente.

Sembra una brava persona. Mi stava accompagnando in classe perché mi ha spiegato che io posso sapere la posizione ma c'è il rischio che la Prof. gli faccia cambiare classe, quindi non sa dove fessero e per sicurezza mi accompagnava.

C'era un gradino basso ma abbastanza alto per far inciampare qualcuno. A me è venuto spontaneo di dire "gradino" e lui mi ha subito ringraziato dicendo che sono in pochi ad avvertirlo di un'ostacolo.

Mi fa piacere aiutarlo: mi fa sentire felice e meno in ansia. "Professoressa, lei è la nuova alunna" ha detto Gyomey

"va bene, falla entrare" dice la Prof.

Io ringrazio Gyomey e poi entro in classe sorridendo. Come classe è molto numerosa... SONO IN ANSIAAA!!!

"bene, presentati alla classe e poi trovati un posto" dice lei

"piacere, io sono Akemi, ho 16 anni e mi sono trasferita in questa scuola perché nell'altra non mi trovavo bene. Spero di fare amicizia con tutti voi" spiego per poi andarmi a sedere.

Ho trovato un posto di fianco ad un ragazzo: ha i capelli rossi ed una cicatrice sul lato destro della fronte. 

"posso sedermi?" chiedo indicando il posto

"certamente! Io sono Kamado Tanjiro, piacere di conoscerti" dice tendendomi la mano

"il piacere è tutto mio Tanjiro. Dopo potresti presentarmi i compagni, sai non conosco nessuno" dico sorridendo

"sarà un piacere per me. Ora seguiamo la lezione" dice girandosi verso la lavagna.

Sono appena arrivata e già quest'avventura mi piace molto. Spero di trovarmi bene anche in dormitorio. Chissà con chi capito.