Capitolo 23

72 3 9
                                    

Se solitamente sono in panico a parlare con una ragazza adesso sto per morire di ansia credo. Sapevo che questa domanda sarebbe arrivata: perché proprio adesso.

"beh... siamo fidanzati. No?" rispondo titubante

"si, siamo fidanzati. Ottimo, mi serviva solo questa conferma. Notte" dice lei salendo sul letto a castello

"notte" rispondo mettendomi sotto le coperte

Ma che diamine mi sono preso un'infarto. Pensavo che volesse lasciarmi o cose simili... ecco perché Nemi dice sempre che non capirà mai le ragazze. Ha ragione, sono troppo complicate.

La notte ho dormito bene e poi la mattina seguente non volevo alzarmi. Oggi fa un freddo boia e io voglio solo stare sotto le coperte al caldo a vedermi un film con la mia ragazza. 

"dormiglioni sveglia. Siccome questa è anche la mia camera e mamma ha delle cose da fare, alzatevi" dice mio fratello accendendo la luce

"che cacchio Sanemi. Potremo dormire si o no?" chiedo incazzato

"no, non potete. Ora alzatevi e venite a fare colazione: oggi abbiamo molto da fare" risponde uscendo dalla stanza

Noi ci siamo alzati e ci siamo accorti che fuori nevicava. Scommetto che oggi dobbiamo uscire a spalare la neve, me lo sento. Come colazione la mamma ci ha preparato dei pancake con la Nutella e il latte caldo.

"grazie mille. La colazione è squisita" dice Akemi a mia madre

"tranquilla tesoro. Ti considero già parte della famiglia io" dice eli sorridendo

Abbiamo fatto colazione e, come sospettavo, siamo usciti a spalare la neve. Io ho cercato di convincere Akemi a non uscire e stare dentro che ci avrei pensato io, ma lei si è intestardita.

"avanti tesoro, stai dentro al caldo almeno tu" dico per la 20° volta

"ti ho detto di no. Sono l'ospite ed è giusto che aiuti anche io. Una mano in più fa sempre comodo quindi dammi una pala e fammi lavorare. Ho fatto cose peggiori e più faticose di spalare la neve" dice lei mettendosi il cappello

Alla fine ho dovuto cedere perché ho capito che non ci potevo fare nulla. Da un lato è bello che lei voglia aiutare qui a casa, ma dall'altro mi sembra sempre di farla lavorare. Lo so che lo vuole lei, ma mi sento sempre in colpa.

Abbiamo passato tutta la mattinata a spalare la neve. Ovviamente noi la toglievamo ma, essendo che nevica ancora, la neve si ricrea e quindi ci abbiamo messo una vita intera. Come se non bastasse i miei fratelli minori si divertivano a giocare a palle di neve, quindi ne andava ovunque.

"tutto apposto?" chiede Sanemi avvicinandosi

"sì tranquillo. Ho appena rincorso Teko perché si stava facendo mettere sotto da un camion siccome ha voluto giocare ad acchiapparella" dico sospirando

"dai entriamo: inizia a fare freddino qui fuori" risponde sorridendo

Siamo entrati e il caldo della stufa mi ha penetrato le ossa riscaldando il mio corpo gelido. Praticamente io, Nemi e Akemi potevamo sembrare dei polaretti giganti. PO PO PO PO POLARETTI!!

Mi sono andato a cambiare mettendo un maglioncino caldo e comodo, pantaloni comodi anche loro e le mia amate pantofole. Mi sono seduto sul divano e ancora non capisco dove si sia infilata quell'altra.

"qualcuno sa dove è Akemi?" chiedo preoccupato

"tranquillo tesoro: è in camera con Sumi. Oggi voleva farle una sottospecie di interrogatorio" dice mia mamma sorridendo dolcemente

"poveretta, mi torna indietro traumatizzata" dico 

"beh, qui l'unico che torna traumatizzato sarai tu dopo la settimana passata dai suoi nonni mio caro" dice Sanemi portandomi della tisana

Sono fiera di te (Genya x reader)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora