Capitolo 14

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Oggi è un nuovo giorno e la voglia di scannare qualcuno è sempre alta. Sono le 6:00 di mattina e non sono riuscita a svegliare Inosuke che russa come poche cose al mondo.

"Inosuke alzati per l'amor del cielo" ripeto per la 16esima volta 

"ciao Akemi, che fai?" chiede Tanjiro entrando in camera

"cerco di svegliare sto cinghiale ma nulla sembra funzionare" dico incazzata

"se vuoi provo io" dice lui gentilemente

"no, no lascia fare a me. Ho ideato un nuovo piano" dico ghignando. Mi avvicino al suo orecchio e gli sussurro "c'è della tempura sul tavolo in cucina" e come per magia si sveglia e corre in cucina per verificare.

"MI HAI FREGATO AGNEMI. NON C'E' LA TEMPURA!!" dice lui

"ma come te lo mettiamo in testa che si chiama Akemi" dice Zenitzu mezzo addormentato

"il problema è proprio quello mio caro. Ho constatato che lui è vergine di cervello: non gli è mai entrato in testa un cazzo" dico scazzata

"COME OSI ESSERE INFERIORE!!" dice il diretto interessato

Sentiamo bussare alla porta e andiamo ad aprire per scoprire chi si cela dietro a quel pezzo di legno. Non faccio in tempo ad abbassare la maniglia che la porta viene sfondata.

"AVETE FINITO DI URLARE SI O NO?" chiede Sanemi incazzato

In tutto ciò io sono seduta a terra siccome, quando ha sbattuto la porta, mi è arrivata sul naso e adesso sto sanguinando da esso. Lui se ne accorge e, non so da dove, spunta Genya sbuffando.

"quante volte devo dirti di non sbatt- AKEMI STAI SANGUINANDO!!?" dice lui spaventato avvicinandosi "SANEMI SEI UN DEFICENTE, L'HAI CENTRATA IN PIENO"

"o cazzo. Scusa Akemi non ti avevo visto" dice lui 

"tranquillo Nemi, non è successo nulla. Ora mi do una sistemata e andiamo a scuola" dico alzandomi e andando a sistemarmi un'attimo.

Sono tornata in salotto e ho preso la cartella. Andiamo alla fermata del bus perché non ho sbatti di prendere la moto. Bello di arrivare a 20 metri dalla pensilina che si mette a diluviare.

Noi ci mettiamo a correre come matti direttamente verso la scuola siccome, a ora che arriva il pullman siamo bagnati fradici. Arriviamo alla scuola con 10 minuti d'anticipo che usiamo per andare nei bagni a darci un'asciugata.

"ma siete bagnati?" chiede la bide- collaboratrice scolastica, mentre entriamo

"no stia tranquilla. Siamo sudati perché abbiamo corso" rispondo 

(posso giurare che alle medie sta cosa mi è successa. Eravamo andati al parco vicino alla scuola perché era l'ultimo giorno di scuola, bello di giocare un'attimo che si mette a piovere. In tutto ciò mi sono slogata pure un polso. Torniamo a scuola bagnati fradici e la bidella ci chiede appunto se siamo bagnati. Un mio compagno gli risponde che eravamo sudati per poi, subito dopo, mandarla a quel paese)

Andiamo nei bagni siccome c'è l'asciugatore elettrico che sfruttiamo per asciugarci la chioma. Siccome io ho i capelli ricci non è nemmeno un problema perché mi diventano più belli ancora. ma questi sono dettagli.

Decido di mandare una foto a mio padre per fargli vedere le nostre condizioni. La foto raffigura me e Genya, mezzi spettinati che ridiamo come scemi. Sanemi insulta mezzo mondo nel mentre perché la loro professoressa gli ha messo una verifica proprio oggi alla quinta ora e lui non sa nulla.

 "ma ciao Akemi, come va oggi?" chiede Daki mentre mi siedo

"abbastanza bene dai. Tu, come va?" chiedo 

Sono fiera di te (Genya x reader)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora