Capitolo 20

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Mia madre ha una corporatura davvero piccola, ero più grande di lei già in tenera età. Ha lavorato dal girono alla notte: non l'ho mai vista dormire.

Mio padre non era solo grande, ma anche un miserabile. Il fatto che fosse odiato da tutti e che fu pugnalato a morte in carcere non mi sorprende. Spesso non solo picchiava lei, ma anche noi. Ma mia madre, nonostante le sue dimensioni, ci ha protetti da quel mostro senza alcuna esitazione. Pensavo, e penso tuttora, che è straordinaria.

Inizio Flashback

"la mamma non è ancora tornata. Spero stia bene" disse mia sorella

"starà bene. Nii-chan è andato a cercarla" risposi io

"ma non è mai stata così in ritardo. Sta sorgendo il sole" disse lei

"non preoccuparti. Adesso sarai stanca: vai a letto e vedrai che domani mattina saremo tutti insieme nei nostri letti" dissi io

Io ho molti fratelli e sorelle. Sono tutti molto bravi, però testoni come Sanemi. Loro andarono a letto e io rimasi sveglio ad aspettarli.

Sentii un rumore provenire da fuori e vidi chiaramente un'ombra anomala avvicinarsi. Sembrava una persona ma indemoniata. Si avvicinò a me e in un lampo entrò in casa facendo spaventare tutti. 

Io gli dissi di scappare che lo avrei protetti io e loro lo fecero senza esitazione. Quando non c'è mio fratello sono io quello che deve aiutare. Ho preso un bastone e ho iniziato a urlare per spaventarlo, ma senza successo.

Capii dopo che quello non era un demone, ma era mio padre. Ovviamente ubriaco fradicio siccome ogni volta andava a finire così. Aveva una bottiglia di vetro rotta in mano, cosa che mi spaventava assai.

"ti ho detto mille volte che devi ubbidirmi" disse lui avvicinandosi

"smettila di farci del male e picchia qualcun altro"  risposi io indietreggiando

Lanciò a terra la bottiglia che si ruppe in mille pezzi, facendo volere le schegge che mi colpirono in viso. Avevo 7 anni e mi sentivo di averne 20 in quel momento. Non so perché, ma mi sentivo grande e forte.

Lui mi stava lanciando contro oggetti pesanti e io mi ero messo davanti al nascondiglio dei miei fratelli e sorelle, per proteggerli. Non mi sarei mai perdonato se a loro fosse accaduto qualcosa, mai.

I poliziotti arrivarono e lo arrestarono, non vedendomi e portandolo in carcere. Io ero mezzo morto, disteso sul pavimento che respiravo a fatica. Non capivo che cosa stesse succedendo in quel momenti.

Capii dalle urla che mamma e mio fratello fossero tornati a casa. Nemi continuava ad urlare cose e io cercavo di decifrarle ma le sentivo ovattate.

"resisti Genya, il tuo fratellone ti salverà. Resisti ancora un pochino" disse lui prendendomi a mo' di sposa.

Venni portato in un ospedale e  mi curarono a dovere. Giorni dopo mi accorsi della cicatrice e venni a sapere della morte di papà: non sono nemmeno andato al suo funerale. Meglio morto che nemmeno a picchiarci.

Fine Flashback

Mi sono svegliato di soprassalto, tutto sudato e tremante come una foglia. Da quel giorno a questa parte, faccio sempre degli incubi riguardanti questo. Non riesco a levarmelo dalla testa.

Mi alzo a fatica e mi dirigo silenziosamente al bagno: non voglio svegliare nessuno. Arrivo al bagno e chiudo la porta a chiave, mi appoggio al lavandino e mi guardo alla specchio. Sono pallido come un fantasma e la mia cicatrice si vede sempre meglio.

Sono troppo debole ultimamente: mi serve conforto. Non voglio però rattristire nessun'altro. Akemi quel giorno mi aveva parlato dei suoi problemi: potrei farlo anche io. Se ne parlassi con qualcuno, mi sarebbe d'aiuto? Qualcuno che possa aiutarmi c'è?

Troppe domande in poco tempo mi fanno sentire ancora più debole del solito. Mi lavo la faccia velocemente e mi rimetto a letto. Prendo sonno e torno a fare altri incubi che non si leveranno mai dalla mia mente.


Alle 6:00, come sempre, suona la sveglia e io non riesco a muovermi. Sto ancora tremando e sembra che ho preso una qualche malattia strana. Spero che non mi facciano troppo domande altrimenti mi rimetto a piangere.

"ciao ragazzi" dice Akemi svegliandosi "come state?" 

"tutto bene, tu?" chiede Zenitsu

"tutto bene. Oggi che abbiamo a scuola" domanda sorridendo

"una lezione pallosa dietro l'altra in teoria. La cosa bella è che siccome non ci sono i Prof. ci separano e ci mandano il altre classi. Noi 5 siamo nella classe di Tomioka" dice Tanjiro allegro

"che bello. Quindi facciamo le loro stesse cose?" domando sedendomi

"no no. Noi non dobbiamo fare nulla, seguiamo le loro lezioni e basta" risponde lui

Ci siamo preparati e siamo andati a scuola. Diciamo che mi sono calmato e adesso sembro il solito Genya di sempre. Seguiamo mio fratello e ci dirigiamo nella sua classe: non sembra male.

"attention please!! Now take a seat and shut up" dice la Prof. di inglese entrando

"che faremo oggi di bello Prof?" chiede Tengen

"in English please" dice lei sedendosi

"mi tengo il dubbio va" risponde lui scazzato

La lezione prosegue per un pochino di tempo finché arriva la fatidica domanda. Shinobu deve andare al bagno, ma dovrebbe dirlo in inglese. Siccome lei non ha voglia di dirlo, si alza e ne ne va.

"where do you go?" chiede la Prof.

"al bagno. Se ti va bene è così, se non ti va bene, rimane così" risponde Shinobu 

"how do we say 'posso andare in bagno?' in English" chiede

"posso andare a cagare si o no?" risponde mio fratello

"YOUR ANSWER IS WRONG!! SAY IT IN ENGLISH!!" urla la Prof.

Io alzo la mano siccome è una delle poche cose che ricordo di inglese. Lei mi osserva abbastanza stranita e poi mi da il permesso di parlare.

"can i go to the toilet please?" dico 

"at least on of the two brothers is intelligent. Good boy. Take example from him you idiots" risponde lei 

Fine della fiera mio fratello ha insultato tutti in aramaico antico e noi abbiamo riso come degli idioti. Anche Inosuke a provato a parlare inglese: vi lascio immaginare come ne sia uscita.

Poi siamo passati alla lezione di francese siccome si studia pure quello in sta scuola. Io che sapevo dire sono baguette e basta. Ci siamo divertiti a sentire Obanai scatarrare solo per dire una parola.

Abbiamo finito le lezioni normalmente e ci siamo divertiti come bambini di 5 anni. Magari fosse sempre così in sta scuola. La mia classe è un funerale.

Sono fiera di te (Genya x reader)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora