12. Dal punto di vista di Chris.

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Lei solo lei ad invadermi
stravolgermi,qualsiasi cosa
  pur di essere suo

Era la ragazza dei miei sogni, amavo ogni  parte di lei,si aveva il suo caratterino, e questa cosa mi faceva impazzire, mi eccitava persino.Volarono i mesi, passo un anno, passammo anche un momento bruttissimo, con sua madre che stava per morire, era a pezzi, ma non la lascia sola un attimo, contro ogni difficoltà'  perché ne valeva la pena, che codardo sarei stato se alla prima difficolta' fossi fuggito, lei valeva tutto!!Non riuscivo a crederci, io l'indomabile Chris, mai impegnato con nessuna adesso super impegnato, non vedevo nessun'altra, c'era solo lei, in ogni pensiero, in ogni gesto,nient'altro, totalmente invaso da lei, annientato. Passo' un altro anno, mai una lite sempre più bello, tutto era semplice ma straordinario allo stesso tempo, anche un  in giro in auto, con lei diventava non più ordinario, il suo sorriso, le sue carezze, il suo cantare quelle canzoni inglesi di cui non ci capivo un h, la sua iperattività, era unica, rara, pura, ingenua, la volevo da morire.Capitava, spesso, che mentre parlava, e si parlava sempre, di cio' che faceva, mi chiedeva sempre come stessi o cosa avessi fatto, e queste domande non sono mai scontate, la guardavo, mamma mia come la guardavo e mi venivano certi pensieri, che se avessi mai parlato avrei sconvolto la sua mente ingenua e pura, quindi meglio tacere. sembravo come un bambino obeso al fastfood, uguale, non mi viene un paragone migliore.Senza accorgercene volo' un altra estate, e piu' che mai mi decisi a fare un passo importante, si quel passo, la proposta, e per me che non esterno sentimenti, a parte con lei, era difficile, perché avevo una sensazione strana mai provata, tipo un tremore alla gamba se stavo seduto, oppure ad un tratto diventavo immediatamente taciturno, la chiamano ansia, ecco la stavo provando, con arretrati di anni. Era il giorno in cui festeggiavamo il compleanno a sorpresa di mio suocero, e mi ero deciso proprio quella sera, dopo il concludersi il tutto, di cercare la scusa e andare a fare un giro, tanto era sabato, avevo già un itinerario nella mia mente, fiori, rose rosse, proprio come sarebbe diventato il suo colorito,l'avrei portata al mare, nella nostra spiaggia preferita, e li sperando di trovare qualcuno che immortalasse il momento, mi sarei inginocchiato e avrei fatto la fatidica domanda. Avevo preso un meraviglioso anello, particolare come lei, niente di banale, non il solito solitario, si avevo dato un polmone per acquistarlo, ma ne valeva la pena, non ne avrei trovati di più perfetti.
Arrivo il momento, la serata si era conclusa, e allora andammo. Arrivammo sulla spiaggia e non appena scesi, mentre non se l'aspettava le diedi il mazzo di rose, lei sorpresa mi guardo con sguardo interrogativo, io le sorrisi e le diedi la mano, e la tirai per far strada, in spiaggia c'era un gruppetto di ragazzi e ragazze, la lasciai un attimo e parlai al ragazzo e ciò che doveva fare, andai da tris e le dissi di darmi il suo cellulare, che inizialmente non voleva darmi perche' si " schiaffeggiava" come dice lei, di dare le sue cose a qualcuno che non conoscesse, le dissi che era per farci una foto, per immortalare il momento, e allora lei si addolci e acconsenti. Mentre davo il cellulare al ragazzo, presi la palla al balzo, era concentrata ad osservare ed annusare i fiori, mi inginocchiai, fui semplice e diretto << sei l'amore della mia vita,lunica donna ora e per sempre, vedro' solo te, sposami>> Non potrò mai dimenticare il sentimento che passo nei suoi occhi, il suo sguardo, ma penso proprio riflettesse il mio. Il ragazzo continuava a fare il video, lei non aveva ancora risposto, si anche il quel contesto mi fece aspettare, ma poi mi abbraccio e disse << un milione di volte si>> E ne sussegui un abbraccio infinito, che sapeva di casa, di luogo sicuro, di migliore amica, si punto di riferimento, appoggio, aveva quel gusto dolce che ti cambia la vita, che ti da colorati irradia di positività. Successivamente, come sempre non ci accorgemmo del tempo che passo e nel contempo affrontavamo la vita come tutti, ne passammo di ogni perché, come ogni vita che si rispetti non può essere tutto sempre in discesa, ci fu una catastrofe, una pandemia globale, inaudito, passammo mesi difficili, a distanza, tutti eravamo in vasi da notizie di morte e dolore, un periodo che penso un po' tutti vorremmo dimenticare. Cosi arrivo' anche il tempo dell'organizzazione del matrimonio, la data, tutti i particolari fiori e tutto quello per cui impazziscono le ragazze, si diventano proprio matte, compresa la mia, non fu esonerata in questo caso, e devo dire da maschio che hanno ragione, perché noi non facciamo niente se non assecondarle, perché altrimenti ci linciano pure vivi, ma perché veramente c'è un mondo dietro, per organizzarlo al meglio, soprattutto perché anche lei lavorava e voleva che tutto fosse perfetto per entrambi e con ciò che piu' aggradasse entrambi. E sarebbe stato cosi ne ero sicura, era capace a far tutto.
Arrivo il giorno del primo si, scellino la data del suo compleanno, doppio festeggiamento, impresso per sempre. Ormai mancavano pochi mesi al matrimonio, non riuscivo a capacitarmi, io e il matrimonio, le per sempre, quella ragazza mi aveva fatto ammattiresti aveva imprigionato, finalmente capivo cosa fosse l'amore, e ve lo spiego dal punto di vista maschile. In poche parole e e molto molto diretto, quando non pensi solo al sesso, a volerti fare quella ragazza, no, faresti astinenza, con molto sacrificio e docce fredde, ma lo fai, anche perché Tris era all'antica, e lo sapevo gia' perché me lo disse da subito, ma ogni tanto mordevo il freno e come diceva lei e mi ribadiva :<< le cosacce solo dopo il matrimonio>> Lei era pura, sarebbe stata solo mia, io unicamente, e non vedevo l'ora di perdermi nella sua verginità, e avevo anche ansia perché volevo che per lei quella notte fosse tutto perfetto, quindi l'amore diventa mentale non più fisico, vuoi conoscerla, vuoi capirla,  vuoi  far uscire ogni suo difetto  perche' te la fa amare ancora di più. Le sue abitudini, le smorfie che fa se c'è qualcosa che non va, ma si trattiene per non darlo a vedere,i diversi tipi di sorrisi che fa se di circostanza o se è veramente felice, ogni sguardo, soprattutto quelli che indirizza solo a me. Insomma sono perso perso di lei. Dovrebbe essere cosi per tutti. Fare quel passo solo per qualcosa di cosi forte e viscerale.
Arrivo' il giorno dei giorni, la notte prima dormi e non dormi, ovviamente prima di questi dormiveglia, dissi alla mia amata che l'aspettavo all'altare, molto molto smielato, ma ci stava. Ero agitato, molto agitato, e quel giorno si crepava, il vestito era stupendo, ma che rottura di palle, mi faceva morire dal caldo una sofferenza, ad agosto con 40 gradi. Non vedevo l'ora di vedere lei in bianco, pura, unica. Facemmo tutto quello che occorreva, ovvero foto video e come dice Tris, bla bla bla. Arrivo l'ora di andare e io in anticipo come le avevo promesso, altrimenti mi avrebbe ucciso, la aspettavo, con trepidazione, agitazione, ansia, e non so che altro, era tutto un miscuglio. Arrivo', finalmente arrivo. La vidi entrare in tutta la sua bellezza, in tutta la sua finezza, era stupenda, non ebbi parole. Mi guardo' raggiante, e io presi vita, e mi calma. Fu una giornata unica, in cima alla mia vista dei ricordi più belli, foto risate, sorrisi, mani intrecciate, amici famiglia, e lei lei lei e la luce che umanava, mi illuminavo di rimando. Finalmente arrivo' la sera dopo aver salutato tutti, stanchi ma felici come non mai, entrammo nella nostra stanza, le sarei saltato subito addosso, ma non era giusto, dovevo darle i suoi tempi, cosi la vidi agitata mi disse due parole e si fiondo in bagno, perse un po di tempo, le chiesi se tutto andasse bene, ma semplicemente mi riferì che stava per arrivare. E dopo quelle che mi sembrarono ore, arrivo' in Ana vestaglia delicatissima contornata dalla sua pelle diafana, la misi a suo agio il piu' possibile, era in un tremendo imbarazzo, cosi la aiutai a svestirsi, lentamente e dolcemente, ma quando lo feci quasi mi venne un infarto, aveva un intimo tutto in pizzo bianco con trasparenza, e pensai subito che non era una sua idea l'avevano sicuramente consigliata,perche lei non era il tipo da pizzo o trasparenze, e la amavo per quest'era pudica con un vestiario sempre impeccabile e adatto all'occasione, ma in questo caso e ne fui felice, la guardai, la stavo divorando con gli occhi. Mi spogliai anch'io  e notai con imbarazzo che Lio guardasse e non guardasse o si girava, le sorrisi, la bacia e la feci stendere, ma era ancora più agitata di prima e potevo capirla, era un incognita per lei, era naturale che fosse spaventata. Cosi le dissi: << sara stupendo, ti amo!>> la baciai nuovamente, la osservai in tutto il suo splendore e la penetrai,senza mai lasciare i nostri sguardi, fu una sensazione nuovissima anche per me, ma impazzi, era cosi stretta, solo mia sare stato l'unico per sempre, e impazzivo ancor di piu' a questa idea, lei senti dolore, molto dolore, mi trattena soprattutto per questo, doveva essere la sua favola, il suo ricordo di noi insieme più bello, pian piano che si abituo'inizia ad avere un andamento più ' regolare diventava sempre piu' bello, mi mandava in tilt, anche nel vedere lei cosi, era come la immaginavo, come l'avevo sognata persino, e vidi che anche lei provava lo stesso, meno dolore, piano piano si abituava.  Fu il paradiso. Lei si addormento' subito dopo, io non dormii, la osservai tutto il tempo, con le prime luci dell'alba non riuscivo a frenarmi, iniziai a toccarla e lei si sveglio e mi guardo con i suoi occhioni pieni d'amore, felice. Le dissi di farsi una doccia veloce, guardo il letto e si imbarazzo, li la prova della sua verginita' salutata con l'amore più puro. La guardai anch'io poi mi avvicinai a lei, la baciai e le dieti uno schiaffo nel di dietro e all'orecchio :<< lavati velocemente ti spetto qui, ti voglio sempre, sbrigati>> non disse nulla sorrise e scappo in bagno. Facemmo l'amore innumerevoli volte, lei ci prendeva gusto sempre di più. Lo stesso ne giorni a seguire, in luna di miele, sempre eravamo in una bolla persi, l'una per l'altra. Lei era insaziabile, pensavo di aver creato un mostro, quasi quasi non potevo starle dietro, e sorrisi, era magnifica, l'unica cosa che volevo e che prendesse un po di peso, da quando facevamo tutto quello spot aveva un fisico ancora più snello e scolpito, ma consumava troppo. Fu tutto magnifico. Tutto, ogni nostra esperienza insieme,  soprattutto le sue, erano tutte prime volte, e ne ero strafece.
Ma tutto cambio, principalmente per colpa mia,la nostra bolla esplose, fummo proiettati nella realta', in una brusca realta'. Ci trasferimmo all'estero non perché mi mancasse lavoro o altro, stavamo benissimo dove eravamo, pero volevo darle un futuro migliore, prospettive diverse, che da noi erano un po scarse. Ma non fu come mi aspettavo, non era il luogo adatto a me, mi sentivo in gabbia, in catene, e tutto si ripercuoteva su Tris, mi stava scomparendo davanti agli occhi, piangeva, non mangiava, non riusciva a capire cosa mi stava succedendo perché ero diventato taciturno,  e lei ne moriva lo vedevo, ma volevo continuare per lei,  per assicurarle il meglio, ma stavo venendo meno a quello. Stavo venendo meno alla mia promessa principale, renderla felice, ormai eravamo una cosa se stava male lei, stavo male io e viceversa.
Non ce la fece piu' con la scusa di fare una passeggiata fu diretta come sempre :<<dimmi cosa succede ti prego! Non riesco a vederti coisci sto male capisci, ci sto male!>> <<Mi dispiace, scusami se ti sto facendo vivere tutto questo, ti sto deludendo, so che avevamo altri progetti, altre aspettative, ma non riesco a stare qui, mi sento in gabbia, non ci riesco!>> e allora lei disse, e fu l'ennesima prova del suo amore incondizionato per me:<<andiamo via, torniamo a casa,l'importante che tu stia bene, per me conta solo quello, pero' insieme mano nella mano come ci siamo promessi!>> l' amai se fu possibile ancora di piu'. E rientrammo. La vita inizialmente fu serena, ma poi subentrarono liti perenni, sempre contuinui, una sorta di meccanismo strano, ci scannavamo, niente era più come prima, io impazzivo, mi diceva che non ero più' lo stesso che non le davo più attenzioni, ma non la vedo cosi, ero solo molto più impegnato lavorativamente, avevo più responsabilita' di prima, stavamo pure comprando casa, volevo solo non farle mancare, nulla ma avevo perso di vista la cosa piu' importante, mia moglie,Sempre più magra, ogni lite sempre peggio, poi facevamo pace e l'amore, su quel'apetto non c'erano mai stati problemi, e io l'amavo, dio come l'amavo, non riuscivo a capire in cosa mi vedesse cambiato, ma poi con il senno di poi capi, in tutti quegli anni non avevamo litigato maiali matrimonio era una situazione nuova per entrambi, dovevamo trovare il nostro equilibrio, conoscerci da quel punto di vista, perché non ci si conosce veramente, sin quando non si vive sotto lo stesso tetto, e aveva ragione a volte ero un po più distante, ma solo perché ero molto molto stanco, si sentiva non capita. Ci fu un altra lite, non furiosa, peggio e cose finalmente fu anche la svolta. Ma nel momento stesso, io persi 10 anni di vita. Mi disse tutto cio' che pensava, ne fui devastato, per come l'avevo fatta sentire, per quello che le avevo fatto provare.
T: T: è da quasi un anno che ti dico che non sei più come prima, che non sei il Chris che ho conosciuto, l'uomo di cui mi sono innamorata. Chi sei? Perché io non ti conosco. Sei il Chris che ho conosciuto mentre eravamo fidanzati. O questo Chris di adesso perché a me non piace, non lo accetto questo Chris!! E' da quasi un anno che ti dico che mi mancano le tue attenzioni, e non dico a letto, perché forse quella è l'unica cosa che va in questo matrimonio, sono stanca di non essere capita di elemosinare il tuo amore, che poi che amore è? È un amore di carta, si è strappato sgretolato alle prime liti. Non ce la faccio piu' non ci riesco. Lotta da sola, sono sempre da sola, e un amore cosi non vale nulla, non mi sono sposata per questo, mi sono sposata per amore, perché dovevamo affrontare tutto insieme, mano nella mano, ma tu dove sei?
C: ma cosa stai dicendo? Io ti amo, sono sempre lo stesso sono solo più stanco, cerco di farci una avvenire migliore per tutte ste spese che dobbiamo affrontare visto che stiamo comprando casa  lo sai bene, mi sono sposato perche' sei la donna della mia vita ti amo e amerò solo te, sempre, a volte su tutto il resto ti dico di lasciar perdere perché voglio farti calmare non perché io non ti capisca per favore non fare cosi, non dire queste cose, metti forse in dubbio il mio amore??
T: ok la casa ok tutto, ma per dirti queste cose da quasi un anno non pensi che ci sia qualcosa che non va, non sorrido piu' non riconosco nemmeno me stessa, tu dici di amarmi e dov'è l' amore?? Si dimostra. Tu non puoi dire niente di tutto ciò perché io metto sempre al primo posto te, prima di me stessa, ma non c'e la faccio piu' non merito tutto questo non lo merito, vattene via voglio che tu vada via.
C: cosa stai dicendo? Per favore ragiona, riproviamoci, mi dispiace se ti ho fatto sentire cosi, ma ti prego basta riptovimoci!!
T: e che senso ha? Non facciamo che litigare, tu non mi calcoli a volte sembro inesistente, non mi merito questo, non voglio un amore cosi.
Ne morii, mi senti un marito pessimo.Ma non fini li. Lei era stremata, non l'avevo mai vista cosi, caratterialmente è stata sempre una donna forte, fortissima, io l'avevo resa cosi. Se ne andò nell'altra stanza, in quel momento non la potei fermare, pensavo a tutto ciò' che mi aveva detto, ma non l'avrei mai lasciata mai, ci amavamo non sarebbe finita ne ora ne mai, soprattutto per queste cose, le andai dietro, e la viti li stesa a terra, aveva perso conoscenza. Non capi più nulla, vedere la persona che più ami al mondo cosi, tremavo dentro, ma lei veniva prima, la sollevai da terra, e pesava più del suo peso, inerte, la stesi nel letto, ma niente non voleva prendere conoscenza presi acqua profumo, le diedi persino degli schiaffati in viso ma niente, stavo morendo insieme a lei, per la prima volta in vita mia piansi, mentre facevo di tutto, perché era colpa mia il suo malessere, mia, finalmente sembro muoversi, piano piano stava ritornando me, ma non appena riapriva gli occhi, scenica nuovamente, ci volle del tempo, e come vi dicevo persi dieci anni di vita, ma finalmente rinsavì e piansi, insieme a lei e l'abbracciai forte, più forte che potevo, e promisi a me stesso che tutto sarebbe cambiato, saremmo tornati ad essere come un tempo. Che mai mai più' l'avrei fatta sentire cosi.

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