Prologo

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Osservo la mia corona appoggiata sul comodino e mi chiedo come sia giunta a questa decisione.

Scappare adesso potrebbe rendermi felice, oppure rovinarmi la vita come ha detto mia madre quando ho accennato a un mio allontanamento dalla famiglia. Eppure sento che, per quanto folle, questa è la decisione giusta.

Mi avvicino alla scrivania e prendo carta e penna. Fisso il foglio per qualche secondo prima di iniziare a scrivere con la mia calligrafia elegante e senza tremori.

"Madre, ti scrivo questa lettera perché come hai sempre detto, ho paura delle decisioni importanti. Sono una codarda. Ma è un bene per tutti noi. Dopo che Dragan ha ufficialmente abdicato, la corona spettava a te, ma cosa succederà quando anche tu smetterai di regnare? Io non posso fare la regina, me la cavo a malapena come principessa!

"In tutta la mia vita ho sempre avuto la certezza che avrei potuto essere una ragazza normale, con degli amici normali e forse una famiglia normale, ma quello che vedo adesso sono solo lezioni di bon ton e non sono la persona giusta per tutto questo.

"Sono sicura che ti starai massaggiando le tempie pensando che la mia decisione sia revocabile, ma mi dispiace dirti che ormai ho scelto quale strada percorrere. E mi sento in colpa nell'informarti del fatto che quella che ho imboccato non è la strada che tu desidereresti per me, ma, per una sola volta, posso essere io a decidere?

"Hai deciso che Lech era il ragazzo giusto per me, ti ho ascoltata. Hai deciso che dovevo ricevere lezioni private, le ho frequentate. Hai deciso che i miei sogni erano uguali ai tuoi, questo non posso accettarlo.

"Non chiederti dove sto andando, tanto tra un paio di giorni lo scoprirai comunque. Voglio solo rassicurarti: Dragan mi ha invitata a vivere con lui. Avrò un tetto sopra la testa, cibo caldo e qualcuno che mi tenga compagnia. Tranquilla, ho anche i soldi. Ho spostato tutto quello che mi spettava su un conto non rintracciabile, ti stupiresti della somma: ha cinque zeri. Me li ha lasciati quasi tutti il nonno, voi ne avete aggiunti una parte e molti li ho messi via grazie ai premi scolastici e ippici.

"A questo punto ti starai domandando se Lech è a conoscenza di questo mio piano di fuga. La risposta è solo in parte. Sa che voglio andarmene, non sa che sarà permanente e non sa che, se la corona passerà a me, abdicherò. Se vuoi dirglielo fa' pure, tanto in questo momento sarò su un aereo che mi starà portando lontana da Fravenia e da casa nostra. Ho dei ricordi stupendi tra queste mura, ma non sono abbastanza per tenermi ancorata qui, non dopo tutto quello che ho combinato.

"Come ultima cosa devo dirti che ho portato via con me anche Efren, Ophelia e Stardust: i miei cavalli devono stare con chi sa come trattarli e montarli senza far loro del male. Loro stanno atterrando mentre ti scrivo questa lettera e l'unica cosa a cui sto pensando ora è che voglio raggiungerli al più presto.

"Perdonami, mamma. Ho fatto un disastro, ti ho messa in imbarazzo e ho macchiato il tuo quadro perfetto, so quanto hai faticato per dipingere il tuo angolo di perfezione, non potrò mai chiederti scusa abbastanza.

"Ancora scusa.

"Cercami ogni tanto, magari quando non sarai più delusa come sono sicura tu sia adesso.

"Ti voglio bene, Màma.

"Con amore, Ana."

Chiudo la lettera e la lascio appoggiata sul cuscino al centro del mio letto. Le mie valigie sono già in auto, recupero la borsa e scendo le scale dell'immenso palazzo di Fravenia tenendo le scarpe in mano per non fare rumore.

Morris mi aspetta all'inizio del vialetto, apre la portiera della Bentley e la richiude non appena mi sistemo sul sedile. Si siede al posto di guida e accende l'auto.

Il navigatore gli indica la strada per l'aeroporto, andrò in Portogallo, ad Amadora. Non so nemmeno dove sia.

Dragan mi ha procurato un biglietto e ha detto che verrà a prendermi e io mi fido di lui. Non mi ha mai dato motivo di non credergli.

Non so cosa succederà adesso. Magari avrò finalmente un'adolescenza normale, conoscerò delle persone della mia età che hanno vissuto come dovrebbe fare un quindicenne e magari riuscirò a sbarazzarmi completamente dei privilegi della corona. Adesso mi sembra impossibile, il mio essere è completamente impostato sull'eleganza e la compostezza, ma troverò il modo di arrotondare un po' questi miei spigoli.

Il ding del mio cellulare mi riporta alla realtà.

Lech: "Quando tornerai, principessa?"

Mi si stringe il cuore: è un ragazzo così dolce. So quanto mi ami, non smette mai di ripetermelo, eppure non sento la necessità di dirgli la verità, al momento voglio solo scappare, è un istinto.

Io: "Non lo so ancora, amore. Ho bisogno di una pausa."

Una pausa bella lunga.

Leggo sui grandi cartelli verdi dell'autostrada la svolta per l'aeroporto e non riesco a trattenere un sorriso.

Non posso tornare indietro e cambiare il principio della mia storia, ne ho la consapevolezza, ma posso iniziare da dove sono e per costruirle un finale diverso.

Un finale degno di una principessa.

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