I've been running through the jungle
I've been running with the wolves
To get to you, to get to you
I've been down the darkest alleys
Saw the dark side of the moon
To get to you, to get to you
I've looked for love in every stranger
Took too much to ease the anger
All for you, yeah, all for youNon avrei pensato mai nella vita che avrei partecipato a una vera corsa di macchine.
Qui ci sono decine se non centinaia di persone e nessuno è autorizzato a stare qui, eppure sembra che tutto sia completamente normale.
La cosa divertente è che è tutto illegale.
L'evento al quale abbiamo partecipato era nulla in confronto a questo: ci sono macchine a non finire, alcol e persone. Troppe persone per i miei gusti, ma per gli altri questa deve essere la normalità.
"Tutto bene?" mi chiede Leandro passandomi accanto.
Annuisco e cerco di sorridergli.
Lui alza i pollici e si allontana.
"Tutto bene?" la voce che me lo chiede stavolta arriva da dietro le mie spalle.
Io scuoto la testa e faccio un passo indietro. Vado a sbattere contro di lui. Sento il suo corpo contro il mio e non posso dire di odiare la sensazione che mi provoca starci vicino.
"Andiamo via da qui finché non arriva l'ora delle corse" mi dice sfiorandomi la spalla.
Mi giro e lo seguo lontano dal trambusto. Camminiamo nel prato infinito che circonda l'Arena e ci sediamo tra l'erba. Non vedo nulla di ciò che mi circonda: è troppo buio. Solo le luci dei fari delle auto tra gli spettatori della corsa mi fanno distinguere la figura di José accanto a me.
"Allora, cosa c'è che non va?" mi chiede sdraiandosi per vedere le stelle.
Io resto seduta. "Io...non lo so in realtà"
"Ti dà fastidio se mi accendo una sigaretta? Non credo di poter affrontare la serata senza fumare."
"Tranquillo, non c'è problema"
"Grazie, Angel" prende una sigaretta e l'accende. La fiamma illumina il buio e per un secondo distinguo alla perfezione il neo troppo chiaro per essere chiamato neo che sta sotto il suo occhio destro. "Quindi non sai perché sei così agitata..."
"Credo sia per le persone" rispondo di getto.
"Le persone?" soffia una nuvola di fumo dalla parte opposta rispetto a me.
"C'è troppa gente qui"
"Angel, al tuo spettacolo, ieri, c'era lo stesso numero di persone" mi rivolge un sorriso che dovrebbe aiutarmi a calmarmi, ma non ci riesce.
"Sai, è da quando sono qui che quando sono in mezzo alla gente penso di non essere al sicuro" ammetto guardando la punta delle mie scarpe.
"Perché?"
"E se ci fosse qualcuno che è venuto a portarmi indietro?" gli occhi mi diventano lucidi per la paura e quando mi giro verso di lui lo trovo con la sigaretta tra le dita che mi guarda. "Non voglio tornare. Non voglio tornare lì. Io qui mi sento meglio. Voglio rimanere. Voglio andare a scuola. Voglio andare a cavallo con Irina, Zach, Clev e Genny. Voglio guidare con voi. Voglio batterti a matematica!" Non so voglio piangere o ridere mentre lui osserva ogni sfaccettatura del mio crollo nervoso e ne ascolta ogni parola. "Non voglio andare via, José"
"Nessuno ti porterà via, Ana" mi prende la mano e con l'altra spegne la sigaretta a terra. Sposta lo sguardo per farlo, ma quando riporta l'attenzione sui miei occhi vedo che qualcosa dentro di loro è cambiato. "Non lascerò che nessuno ti porti via da me, capito? Non lo farò. Mai, Angel." La sua espressione è così sicura che non riesco a trattenermi dal buttarmi tra le sue braccia e chiedere un abbraccio.

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Ogni volta che vedrai la pioggia
RomanceThunder Series, libro 2 Cos'è la perfezione? Ana crede di saperlo, dopotutto ha la vita che tutti sognano: ha la fama, un ragazzo che la ama e un conto in banca a cinque zeri. È seconda in linea di successione per il trono di Fravenia, una piccola m...