The Scientist

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Nobody said it was easy
No one ever said it would be so hard

Sto completando un giro di trotto quando Irina entra in campo con un cavallo dal manto dorato e i crini scuri alla corda.

"Eccoci!" mi saluta accostandosi all'angolo del campo per salire in sella. Io rallento e le vado in contro.

"Lui è Favorit, vero?" chiedo quasi certa di aver collegato i punti nel modo corretto.

"Sì, il mio cavallone" si siede sulla sella e accarezza con una dolcezza infinita il collo dell'animale. "La luce dei miei occhi" sussurra con i lineamenti così pieni d'amore che mi chiedo quanto abbiano condiviso per essere così legati. "Allora, vogliamo allenarci o cosa?" chiede allora lei, all'improvviso pimpante.

"Volevo lavorare sui salti, non voglio che Efren perda l'allenamento"

Lei sembra felice del mio piano e fa un gesto a Zach, che sta passando davanti all'entrata del campo davanti al cellulare. "Zach, ci fai da aiutante?"

"Che vi serve, ragazze?" chiede lui, curioso.

"Ci devi montare un po' di ostacoli e alzarli durante l'amichevole che faremo" gli dice lei girandosi sulla sua sella inglese.

"Quale amichevole?" chiedo io confusa.

"Prima facciamo un riscaldamento rapido, poi ripetiamo lo stesso salto sempre più alto. Chi butta a terra l'elemento per primo perde, l'alto vince la gloria e una merenda gratis dal bar della club house. Ci stai?"

Non ho nemmeno bisogno di pensarci. "Ci sto."

"Perfetto!" Dalle sue labbra esce un urletto di giubilo. "Zach, vieni, forza!" Lui si precipita in campo e, mentre noi riscaldiamo i cavalli al trotto e al galoppo, monta gli ostacoli.

Io mi prendo il tempo di studiare la mia avversaria.

Irina ha di sicuro un punto di forza: il suo legame con Favorit è strettissimo. Sembra che le basti pensare alle cose per fare sì che il suo cavallo le esegua alla perfezione, ma anche io e Efren siamo in perfetta sintonia. Ho la sua voce in testa, come se mi desse dei consigli su come procedere: lasciami più redine, allenta la pressione, piegati un po' di più, non aumentare troppo i tempi, prendi la curva larga.

I nostri cavalli sono alti uguali ed entrambi sono molto allenati nel salto, lo noto da come i muscoli guizzano sotto il mantello di Favorit mentre passa sulle barriere a terra e fa qualche salto minore.

"Iniziamo?" mi chiede Irina lanciando uno sguardo là dove Zach ci sta aspettando per iniziare la nostra amichevole.

"Certo" possiamo vincere, non c'è bisogno che nasconda che sono sicura delle mie capacità, delle nostre capacità, mie e di Efren. "Chi inizia?"

"Vado io se per te va bene"

"Ovvio"

Ci affianchiamo a qualche metro di distanza dall'ostacolo per poter prendere la rincorsa e Zach ci fa un gesto per darci il via.

Irina parte al galoppo e salta senza problemi l'elemento posizionato a sessanta centimetri dal terreno.

Io faccio un respiro profondo, mi chino in avanti per accarezzare il collo di Efren e lo lascio partire per raggiungere Favorit dall'altra parte dell'ostacolo. Le sue falcate sono controllate e io mi sistemo sull'inforcatura nel momento giusto per non gravare sulla sua schiena durante i pochi secondi che passiamo sospesi in aria. Atterriamo con un movimento pulito e torniamo ad affiancare Irina.

"Direi che si può alzare di venti centimetri, sei d'accordo?" chiedo con tono falsamente innocente.

"Per me va benissimo. Zach, alza l'elemento." Dice con tono fermo, ma senza voltarsi verso di lui per rivolgergli quella richiesta.

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