Take my mind
And take my pain
Like an empty bottle takes the rain
And healSono ancora scossa quando Savanna mi apre la porta della segreteria incitandomi ad entrare così da poter iniziare il giro della scuola. Io mi dirigo a passi incerti verso la scrivania dove Sonia sta lavorando e la chiamo in modo da poterle consegnare i moduli che ha dato a Dragan ieri pomeriggio.
"Hey tesoro, vedo che hai già incontrato la tua nuova ombra" mi dice con tono calmo lanciando un'occhiata divertita a Savanna che si è fermata alle mie spalle. "Ti torturerà per il resto della tua permanenza qui, non so se lo vuoi."
"Sonia, non mettermi in cattiva luce: ho anche dei pregi"
"Li conto sulle dita di due mani" osserva le sue dita per poi rivolgersi a me in un sussurro. "Forse me ne basta una"
"Perfetto, ora andiamo via, Ana. Tanto ti toccherà vedere Sonia molto spesso." Probabilmente ho un punto di domanda impresso negli occhi.
"Mi occupo delle tue apparizioni pubbliche e dei tuoi impegni extrascolastici." Dichiara Sonia portandosi una ciocca di capelli dietro l'orecchio. Sembra in imbarazzo. "Tuo cugino mi ha chiesto cortesemente di occuparmi di queste formalità ora che sei sotto la tutela della nostra scuola e io ho deciso di auto-affidarmi l'incarico. Voglio essere certa che le cose siano fatte bene."
"Non so davvero che dire, Sonia." Ora sono io a sentirmi in imbarazzo. "Grazie per esserti offerta, di solito starmi dietro crea...difficoltà." Ammetto senza pensare che in questa stanza c'è anche Savanna. "Beh, ora credo di dover andare. Ci vediamo presto, e ancora grazie."
"Figurati tesoro. Se hai bisogno di qualcosa, sai dove trovarmi."
"Lo ricorderò" le assicuro prima di chiudermi la porta alle spalle con i suoi occhi ancora puntati addosso.
Io e Savanna camminiamo per il corridoio in silenzio per qualche metro, poi lei prova ad avviare una conversazione. "Perché starti dietro sarebbe difficile?"
"Diciamo che ho un carattere capace di provocare diversi danni" rispondo io cercando di restare sul vago.
"E il premio per la risposta più criptica va ad Ana von Habsburg" finge di avere un microfono davanti e mi passa un trofeo immaginario che io alzo come se avessi davvero vinto qualcosa.
"Grazie, sono commossa"
Savanna mi prende a braccetto mentre ancora ride e inizia a indicare tutte le classi che vede collegando un aneddoto interessante. Parla di storie d'amore finite male, di atti di vandalismo e, all'occorrenza, di sommosse in grande stile.
"Quindi qui siete dei criminali" commento sorridendo.
"Sì, puoi vederla anche così. Noi ci definiamo artisti." Dichiara lei con l'espressione di chi per quel noi ha dato tanto.
"Parliamo di te, di quello che fai fuori da questa scuola" si attacca con entrambe le mani al mio avambraccio e mi guarda con i suoi grandi occhi blu oltremare. "Fai qualche sport?"
"Io..." mi blocco un secondo: sarà il caso di parlare apertamente? Certo che è il caso. Questa è Savanna e non sono mai stata sicura di qualcosa tanto quanto lo sono del poterle dare fiducia. "Faccio equitazione."
"Ma è stupendo! Anche io vorrei tanto imparare...sarebbe troppo bello andare a cavallo come i cowboy! Però sarei una cowgirl, una cowgirl super sexy. Wow, non credi che sarei super sexy con degli stivali di pelle, i jeans a zampa e un top attillato, o con una maglietta oversize con una stampa in stile western?"
Mi viene da ridere e do libero sfogo al suono che mi riempie completamente. "Certo che saresti sexy, ma lo sei anche ora. E tieni a mente che non basta vestirsi come un'amazzone per essere un'amazzone."
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Cosa te lo dico a fare?
RomanceThunder Series, libro 2 Cos'è la perfezione? Ana crede di saperlo, dopotutto ha la vita che tutti sognano: ha la fama, un ragazzo che la ama, dei genitori che la lasciano libera di fare tutto ciò che vuole e un conto in banca a cinque zeri. È second...