All'età di venticinque anni, Delia, una ragazza bellissima e con degli occhi magnetici, viaggia a bordo di una nave da crociera con il suo fidanzato. Lì incontra Kilian, un membro influente dell'equipaggio, dotato di una bellezza sovrumana e un'inte...
Narciso era un ragazzo meraviglioso, ma allo stesso tempo solitario. Nonostante c'erano tante ninfe attratte dalla sua bellezza, lui preferiva stare da solo. Ma un giorno, mentre Narciso cacciava si era imbattuto nella voce di Eco, la più spensierata e incantevole ninfa della montagna. Eco scorse Narciso e ci fu un colpo di fulmine che la fece innamorare perdutamente di lui. Ma Narciso, superbo com'era, accumulate le attenzioni delle altre ninfe, smise di curarsi di quelle di Eco. La ninfa, però, continua a seguire comunque il suo amato, tant'è che alla fine il suo stesso amore finì per consumarla. Il suo viso era diventato bianco come la neve e il suo corpo era trasparente. Affranta dal dolore, decide di rintanarsi per sempre in una caverna, dove Narciso era solito andare. E lì, con la sua bellissima voce, continuò giorno e notte a invocare il suo amato, che però non si curò mai di lei. La sua voce si disperde sempre di più finché di lei non rimane solamente l'eco.
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Dopo essere salita sulla nave e aver avuto quell'incontro con l'addetto, io e il mio ragazzo ci dirigiamo nella nostra Suite Royal. Apriamo la porta e lui, pinzandomi il fianco mi spinge dentro. Avverto il bruciore. Avverto che c'è qualcosa che non va. Forse ho difeso troppo quel ragazzo. Forse ho parlato troppo. Ho una strana sensazione. Sulla soglia della porta noto le valige posizionate già ai piedi del letto. L'ambiente è confortevole, c'è una cabina armadio, uno spaziosissimo bagno con vasca da bagno e box doccia, un frigorifero, una macchinetta del caffè, una vetrata che porta in un ampio balcone con due sdraio e una vasca idromassaggio privata, ma collegata a quelle delle altre Suite. Ci troviamo molto in alto, al diciottesimo ponte e la vista è mozzafiato. "Non è bellissima amore?" Tento di smorzare la tensione. "Certo. E sai cos'altro è bellissimo? I tuoi occhi! Vorrei cavarteli, strapparteli e buttarli giù da qui". Dice avvicinandosi sempre di più, mentre io indietreggio. Dietro di me ora c'è il letto, dove cado per mancanza di equilibrio. "Ora vediamo chi devi difendere!" Mi tira uno schiaffo sulla guancia destra. Subito sento gli occhi carichi di lacrime. "Sai, dovresti essermi fedele". Un altro schiaffo da il via libera alle lacrime. "Chissà cosa penseranno i tuoi genitori se gli dicessi che mi hai tradita". "I-io n-non ti ho tra-tradita". Dico quasi in un sussurro, quando mi viene assestato un pugno dritto nello stomaco. "Tu sei MIA". Basta solo un altro colpo a rendermi la vista offuscata e poi il nulla.
Mi risveglio verso le tre e mezza di pomeriggio. "Andiamo in piscina, preparati". Pronuncia atono. Io annuisco e dopo poco sono pronta. Usciamo e ci dirigiamo alla Plage Pool. È un ambiente maestoso e affollato, infatti impieghiamo un po' a trovare due sdraio libere. Al centro c'è una piscina lunghissima e un sole cocente. Noto con mia grande sorpresa che il bagnino seduto sulla colonnina è il ragazzo di questa mattina. Quello per cui ho ricevuto questa violenza gratuita. Lo guardo senza farmi vedere. Poi insieme ad Alan, andiamo a prendere qualcosa da bere ad un bar qui vicino. "Che hai da guardare!" Ecco la sua gelosia. Il bagnino cerca di difendersi, poi mi chiede: "Come ti chiami?" "Delia, piacere!" Gli porgo sorridente la mano che stringe. "Kilian". "Lo so come ti chiami!" Rispondo imbarazzata indicando il suo cartellino che recita: Kilian, Italy. È italiano! Mi perdo nei suoi occhi che noto essere di un blu elettrico fuori dal normale, e lui si perde nei miei, con i colori della foresta. Il mio fidanzato mi strattona, riportandomi alla realtà, infrangendo quel momento solo nostro. Lo saluto con un gesto della mano e ritorno alle sdraio. Mi distendo e prendo il Giornalino di Bordo che ci hanno portato sul letto appena siamo arrivati. Ci sono varie informazioni sulle attività da fare a bordo a tutte le ore. "Amore, io vado ad informarmi sulle visite guidate e il ristorante per questa sera. Ci vediamo tra poco. Mi raccomando, se vengo a sapere qualcosa, sai che succede. Qui tutti mi conoscono". Mi avvisa Alan. Brividi percorrono il mio corpo. "Certo, stai tranquillo". Mi mostro il più tranquilla possibile. Lui annuisce e va via. Vengo presa da una musica piacevole. Da lontano noto degli animatori ballare e travolgere con il loro entusiasmo molte persone che si divertono con loro. Amo la spensieratezza. Ne vorrei anche io un briciolo della loro. "Ei Delia, il tuo bodyguard? Oh, scusa, il tuo fidanzato?" Ed ecco che un ragazzo con il divertimento negli occhi mi travolge. "Ciao Kilian, è andato ad informarsi su qualcosa. Tu, hai finito il turno?" Rispondo con un luccichio negli occhi. Mi tuffo nelle sue iridi elettriche. "Ho appena finito. Mi chiedevo se volessi venire a fare merenda con i miei amici... sono persone a modo, tranquilla". Ha uno sguardo ammaliante e un sorriso coinvolgente. So che è sbagliato quello che sto per fare. Sto infrangendo ciò che ho promesso ad Alan. Sto andando con uno che conosco da una mattinata, ma c'è qualcosa in lui che mi trasmette fiducia. "Non so, il mio ragazzo, sai com'è". Dico titubante. "Io e alcuni dei miei amici abbiamo visto come ti tratta e come ci tratta. Non devi preoccuparti". Il suo modo di guardarmi mi trasmette sicurezza, è rilassato. "Il mio ragazzo può sembrare scorbutico ma è un tipo pacato". Lui annuisce e mi tende la mano. "Quindi vieni?" Gli stringo la mano che mi aiuta ad alzarmi. "Va bene". Mi infilo la tutina e prendo la borsa. Gli sto dietro e non faccio a meno di notare le sue possenti spalle, i suoi polpacci lucidi e sodi su cui spicca un tatuaggio che raffigura una scia di stelle. Ha una corporatura magra, ma muscolosa e mi chiedo se sotto la canotta nasconda degli addominali da urlo. Adoro il contrasto che fa il suo viso, capelli neri e occhi blu elettrico, mandibola squadrata, naso piccolo e labbra abbastanza carnose e definite. "Non starmi dietro, vieni affianco a me!" Dice voltandosi nella mia direzione. Forse si è accorto che lo stavo guardando troppo. Lo raggiungo quando si ferma ad un tavolo vista piscina. Ci sono sei posti, tra cui quattro occupati. "Ciao ragazzi! Lei è Delia, starà con noi ora". Nei loro sguardi non c'è stranezza o rifiuto, anzi, sono divertiti e sembrano contenti. "Ciao! Io e il mio amico ti abbiamo vista questa mattina all'imbarco, siediti!" Mi invita una ragazza dalla bellezza fine e rara. Ha occhi marroni e lunghi capelli mossi castani. Ha un accento particolare, argentino, forse. "Ah, mi chiamo Soleil e ho venticinque anni". Sorride sempre. "Sai, è difficile per lei riuscire a parlare così apertamente. È molto timida e insicura, anche se non dovrebbe". Confessa un ragazzo biondo con degli occhi azzurro chiaro. "Già, lo credo anche io". Accorda Kilian. "Dai smettetela ragazzi!" Soleil arrossisce. "Il mio nome è Kai, sono spagnolo e ho ventisei anni". Gli stringo la mano. "Piacere, Jordan, sono francese e ho ventisette anni!" Si presenta un ragazzo di colore. "Sei molto carina!" Aggiunge. Io sorrido al complimento, ma noto la ragazza al suo fianco dargli una gomitata. "Perdonala, stiamo insieme da cinque anni". Specifica guardandola con un sorriso stampato in faccia. È bellissima, mulatta con lunghissimi capelli castani ricci. "E tu? Come ti chiami?" Chiedo alla ragazza, anche se indossa il cartellino. Vorrei sapere qualcosa su di loro, mi sembrano amichevoli! "Mi chiamo Harley, sono francese e ho ventisei anni. Te lo dico francamente, sei bellissima e credo che potremo diventare grandi amiche in questa settimana". È allegra e il suo modo di parlare mi coinvolge tantissimo. "Grazie, anche tu sei molto bella e sicuramente saremo amiche... o almeno per questa settimana!". Sono al settimo cielo! "Sono contento che vi siate conosciuti, ma ne manca uno, il nostro amico". Dice Kilian, affianco a me, così realizzo. "Oh, scusate, mi sono seduta al suo posto! Mi alzo subito!" Mi scuso imbarazzata, ma Soleil mi mette una mano sulla coscia per tranquillizzarmi. "Tranquilla, non verrà".
Spazio autrice:
Ciao ragazzi, scusate l'orario 🙏🏻 Vi piace questo capitolo? Il rapporto tra quel bono di Kilian e quella gran figa di Delia? Io personalmente già li amo. Fatemi sapere cosa ne pensate e mettete stelline. -Kri💚