Kilian
Arianna, figlia di Minosse, il mitico re di Creta, e di Pasifae, e quindi sorellastra del Minotauro, si innamorò a prima vista di Teseo. Pertanto, quando l'eroe entrò nel labirinto per affrontare il mostruoso Minotauro, Arianna gli diede il gomitolo di filo da srotolare perché gli indicasse la strada del ritorno. Dopo aver ucciso il Minotauro ed essere uscito dal labirinto, i due fuggirono insieme. Arrivati sull'isola di Nasso, Teseo abbandonò Arianna addormentata sulla riva del mare. Al suo risveglio, la ragazza iniziò a disperarsi. Poco dopo giunse sull'isola di Nasso Bacco, il greco Dioniso. Dioniso la incoraggiò a raccontargli le sue pene. Quando Arianna finì di raccontare, Dioniso si fece riconoscere come dio, le pose sui capelli la corona gemmata e le chiese se voleva essere sua sposa. La ragazza accettò ed ecco apparire improvvisamente un carro d'oro. Dioniso e Arianna vi salirono e il carro iniziò la sua ascesa verso il cielo per portarli sul Monte Olimpo. Teseo continuò il suo viaggio verso Atene, dove suo padre Egeo lo aspettava con ansia. Finalmente, un giorno, vide arrivare la nave di suo figlio. Teseo però si era dimenticato di sostituire le vele nere, da lutto, con le vele bianche. Allora Egeo, credendo che il figlio fosse morto, pazzo di dolore, si gettò tra le onde del mare e annegò. Teseo, invece, al suo arrivo fu proclamato re e festeggiato dai cittadini ateniesi come un eroe e un salvatore della patria, perché aveva ucciso il Minotauro.
Okay, questa sera mi devo impegnare. È la serata di gala e più di tre quarti della nave sarà vestita in modo più che elegante. So che è presto, ma ho delle cose da sbrigare, quindi prendo una camicia nera sbottonata in alto, pantalone nero e Air force bianche. Spruzzo davvero tanto profumo e sono pronto. Mi piace come è venuto. Quando esco dalla cabina è ormai buio. Mi precipito nel mio studio e mi accomodo sulla sedia girevole. Inforco gli occhiali da vista e inizio le mie lunghe ricerche. Passa molto tempo finché l'occhio mi cade sull'orario. Cazzo! Le otto e un quarto! Mi dirigo velocemente al ristorante, dove i miei amici sono già seduti. "Kilian, finalmente un po' di eleganza!" Esclama Kai, indicando il suo smoking blu scuro. "Già, poi quegli occhiali ti donano". Ammette Soleil con il solito sorriso che le illumina il volto, fasciata da quel vestitino azzurro che le calza a pennello. D'altro canto, Harley e Jordan si stanno scambiando uno di quei baci da perdere il respiro. "Ragazzi basta, vi manca l'aria!" Li riprendo facendo l'occhiolino al mio amico. La sua ragazza è visibilmente imbarazzata mentre si tira su la spallina del vestito color prugna che indossa. Ordiniamo al primo cameriere che passa e finiamo tutte le portate molto in fretta.
Insieme ci dirigiamo al gala. Subito Harley e Jordan si fiondano in pista, accompagnati da Soleil e Kai. Io rimango sulla balconata che sovrasta la sala, osservando i presenti. Tra tutti quei volti cerco subito la foresta che abita gli occhi di Delia, pronto a raggiungerla. Eccola, al centro della pista, ha le braccia attorno al collo del mio migliore amico! E lui le circonda i fianchi! Sono arrivato troppo tardi. C'era da aspettarselo. Il suo ragazzo non l'avrebbe mai fatta ballare con un uomo qualunque. Mentre Alan accompagna Kate, la responsabile del personale. La musica parte e tutte le coppiette iniziano a danzare. Gavin la fa volteggiare con molta facilità e quanto vorrei essere al posto suo. La musica si stoppa, Gavin la lascia tornare dal suo fidanzato, ma prima le sussurra qualcosa. Il capitano Harris li invita sul palco. "Prima di congedarvi tutti, vorrei fare gli auguri ad una cara persona! Buon compleanno Alan!" E poi scoppiano una serie di applausi, fischi e tanto altro. È il suo compleanno e l'ha lasciata sola tutta lo giornata, mentre lui faceva chissà che. Prende il microfono. "Grazie a tutti! Ma soprattutto grazie alla mia ragazza". Dice atteggiandosi come se fosse il Re d'Inghilterra. Prende Delia per i fianchi e la bacia passionalmente. Non ce la faccio più. Esco nervoso dalla sala e vado nel balcone. Mi accendo una sigaretta e inspiro profondamente il fumo. "Kilian!" Gavin mi si para davanti, mi strappa la sigaretta dalle dita e la spegne nel posacenere su un tavolino. "Che succede? Ti ho visto andare via così velocemente!" Esclama visibilmente preoccupato. "Non succede niente!" Sbotto incazzato nero spingendolo dal petto. "Amico, calma! Se ce l'hai con me, chiariamo, così ti posso chiedere scusa... qualsiasi cosa io abbia fatto". Mormora poggiando le sue mani sulle mie spalle. Io le tolgo bruscamente. "Lasciami stare!" Urlo prendendolo per il colletto della giacca che indossa. "Ragazzi! Ma che cazzo fate!" Harley con la sua "delicatezza" mi prende le mani con forza e me le porta dietro la schiena. "Ci spiegate cosa è successo? Gavin che hai fatto? Kilian non è solito ricorrere alle mani". Domanda Soleil conoscendoci. "Ragazze, ve lo giuro, non gli ho fatto nulla. Gli ho domandato cosa avesse e mi ha aggredito. Non ho neanche reagito". Si difende lui, ed ha ragione. Io non ho nessun motivo per fargli del male. Gli avevo parlato di una ragazza, ma non specificamente. Harley mi accarezza la schiena, cercando di tranquillizzarmi e io cerco di rilassarmi. "Okay, ti crediamo. Ma ora sediamoci su quella panchina e cerchiamo di chiarire. Insieme. Noi vi aiuteremo". Proferisce Soleil con la sua solita dolcezza. Io annuisco arreso, osservando Gavin prendere posto sulla seduta dietro di noi. Mi fa segno di affiancarlo, così, tentennante mi avvicino. Le nostre amiche restano difronte a noi a braccia conserte, pronte ad ascoltarci. "Ti ricordi di quella ragazza di cui ti avevo parlato?" Inizio flebilmente. "Certo! La "ragazza dagli occhi selvaggi". Come dimenticarla! Mi hai parlato di lei per una notte intera". Risponde ironico. "Be' tu prima hai ballato con lei... e non so perchè, ma in me è scoppiata la gelosia. Cazzo!" Mormoro a denti stretti. "Oh, okay. Lei è anche la ragazza che ti avevo detto. Ti capisco, insomma, è bellissima, ma sono sicuro che a lei non piaccio. Ogni volta che ci incontriamo è sempre fredda". Dice con un tono stranamente dolce. "Stai tranquillo, assolutamente. Ho reagito così anche perchè il suo ragazzo mi sta sul cazzo! È violento con lei. Le fa di tutto, e l'ho visto con i miei occhi. Mi fa schifo!" Confesso. Si, Gavin mi ha fatto arrabbiare, ma la causa maggiore è stato quel figlio di puttana. Lei ora starà fingendo di stare bene davanti a tutti i suoi amichetti. "Però, Kilian, io voglio che ti ti fidi di me. Ti prometto che smetterò di cercare di scoparmela. Siamo amici da quando eravamo più giovani e non voglio perderti. Sei il mio migliore amico! E lo so che è strano che io parli così, infatti non succederà più, ma ti voglio bene, come un fratello!" Lo guardo sorridendo. Non è bravo ad esprimere i suoi sentimenti. Gli riesce meglio fare lo stronzo puttaniere. Ci conosciamo da quando avevamo diciannove anni, grazie ai vari concorsi. All'inizio mi era difficile capirlo, perché parlava soltanto il norvegese e masticava un po' di inglese, ma l'ho aiutato con l'italiano. "Wow Gavin, non ti credevo così, come dire, romantico!" Sentiamo una terza voce e non mi ci vuole molto per capire da chi provenga. Lei è a qualche metro da noi, mentre sfila sui suoi tacchi, e si posiziona tra Soleil ed Harley, con i denti bianchissimi che le illuminano il viso. "Delia!" Esclamiamo insieme io ed il mio amico. Di scatto mi alzo in piedi pronto a raggiungerla, ma lei allunga in braccio per bloccarmi. "Hai sentito tutto?" Chiedo sperando vivamente di no. Certo, voglio che sappia che ci tengo, ma non così spudoratamente. "Si, più o meno. Da quando Gavin ha giurato di non farlo più. A proposito, sei un ottimo ballerino eh!" Risponde, simpatica come al solito. "Prima, noi tre, vorremmo che voi, non so, vi abbracciaste per, come dire, riappacificavi". Propone Soleil facendo le virgolette all'ultima parola. Poi tutte e tre incrociano le braccia. Mi piacciono, sembrano sorelline. Io e Gavin ci abbracciamo dopo averle guardate attentamente. Quando ci stacchiamo, mi sento bene. "Ora, piccolina, posso avvicinarmi?" Domando avvicinando una mano al suo fianco. Lei annuisce, allineando i nostri volti. "Sei bellissima". Sussurro poco distante dalla sua bocca. Quel vestitino dello stesso colore dei suoi occhi mi sta facendo impazzire. Il cazzo inizia a starmi stretto nei boxer. Mette le braccia sulle mie. "Perchè sei qui? E il tuo ragazzo?" Domando, sperando sia preso talmente tanto dalla serata da dimenticarsi di lei. "È in sala a ringraziare i passeggeri che gli fanno gli auguri". Le solite stronzate da fanatico. "Ma devo tornare da lui a momenti. Sono uscita per prendere aria". Annuisco, ma solo Dio sa quanto la vorrei vicina ora. "Ei ragazzi! Siamo riusciti a liberarci. Kate ci ha fatto sudare!" Esclamano i nostri due amici mentre ci raggiungono con il fiatone. "Oh, ciao Delia! Sei molto bella!" Poi Kai la abbraccia. Non sono geloso, sono amici, e non potrei essere più felice. "Ragazzi, ora devo tornare in sala. Ci vediamo dopo, promesso". Abbraccia le due ragazze, saluta i ragazzi e le stampo un bacio in fronte. "A dopo, tigrotta!" La saluta Gavin sovrastandola con la sua altezza. "Smettila. E smetti di dare fastidio a Kilian. Promettilo". "Va bene. Riguardo a noi due, amici?" Delia annuisce. È meraviglioso come in meno di una settimana si sia creata così tanti amici. Poi, con una camminata sicura, va via. "Sai, l'ha denunciato". Gavin sorride. È contento. Dopodichè tutti insieme ci dirigiamo al bar.Spazio autrice:
Quanto è bona Delia? Troppo.
Kilian geloso😫🥵
Con gli occhiali quanto è bello!
Mi sono innamorata!Comunque ditemi se vorreste che metta delle immagini di riferimento degli ambienti per rendervi conto della bellezza di tutto ciò.
Fatemi sapere cosa ne pensate e mettete stelline.
-Kri💚
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Colpo di Fulmine
ChickLitAll'età di venticinque anni, Delia, una ragazza bellissima e con degli occhi magnetici, viaggia a bordo di una nave da crociera con il suo fidanzato. Lì incontra Kilian, un membro influente dell'equipaggio, dotato di una bellezza sovrumana e un'inte...