Capitolo 20

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Kilian

La flotta greca non poteva salpare per Ilio. Era bloccata nel porto di Aulide in Beozia perché i venti erano contrari. L'indovino Calcante intimò ad Agamennone di sacrificare la sua figlia più bella, Ifigenia, ad Artemide. Solo in questo modo, la flotta avrebbe preso il mare. Il re non comprese perché il volere della Dea fosse così efferato. Calcante gli ricordò di quando anni fa, colpendo una cerva con una freccia da lunga distanza, egli avesse esclamato che neppure Artemide sarebbe riuscita nell'impresa. La grave offesa andava scontata. Agamennone acconsentì con dolore al sacrificio. Ulisse condusse Ifigenia in Aulide col pretesto del concordato matrimonio con Achille. Ma giunta nel porto e vestita da sposa, la fanciulla fu uccisa dallo stesso padre. L'ira della divinità fu placata e la flotta salpò. Proprio nel momento in cui Agamennone affondò il coltello nel cuore di Ifigenia, Artemide la sostituì con una cerbiatta, portandola in salvo. La ragazza si risvegliò in Tauride alla corte del re Toante che la rese sacerdotessa della Dea della caccia.

 La ragazza si risvegliò in Tauride alla corte del re Toante che la rese sacerdotessa della Dea della caccia

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Esco velocemente dalla mia cabina. Da un lato sono contento che questa settimana sia quasi finita, ma dall'altro, non so come fare senza di lei. Chissà quando la rivedrò. Chissà se la rivedrò mai. "Ciao ragazzi!" Esclamano Harley e Jordan mano nella mano. Tutti insieme ci dirigiamo verso il ristorante. Quando giungiamo al nostro tavolo, Gavin è già seduto con il cellulare in mano. "Allora, Kilian? Julia ci ha detto che ti sei trattenuto con Alan". Esordisce Kai. Annuisco. "Sì, mi ha fermato fuori. Quel coglione ha messo su una rissa. E la cosa che più mi da fastidio è che c'era lei a vedere tutto. Si è precipitata verso di me disperata. Mi ha abbracciato e lui è andato su tutte le furie. L'ha portata dentro la nave con prepotenza e poi non so cosa le sia successo. Ma credo niente di tranquillo, come ha detto lei. Era troppo arrabbiato". Concludo serio. Senza emozioni. Freddo come il ghiaccio. "Cavolo Kil, mi dispiace così tanto". Mangiamo tra una chiacchiera e l'altra, ma appena terminiamo, Delia e il suo ragazzo, stravolgono l'ambiente. Tutti si voltano nella sua direzione perchè è davvero una calamita. "Sbaglio o guardano lei?" Domanda Gavin. "Tutti la stanno guardando". Conferma Soleil sorridendo fiera. Mi piace che sia così altruista e mai invidiosa delle sue amiche. Prima viene il bene degli altri, per lei. Harley e Sole, non appena il suo ragazzo va via per recarsi al ingresso, si precipitano verso di lei. Ridacchiano e solo ora mi accorgo che siano vestite in modo simile. Delia ha raccolto quei riccioli d'oro in uno chignon, mentre un vestito lungo satinato blu notte le fascia le curve perfette. Grossa lei? Assolutamente no! Alan ritorna e fissa le mie amiche con disprezzo. Quanto vorrei ucciderlo. Loro ritornano al tavolo. "Quello stronzo ci ha interrotte". Sbuffa Harley. "Che fate ora?" Domando. "Io devo andare dal comandante". Risponde Gavin. "Noi dobbiamo andare nella hall di benvenuto". Dice Jordan indicando i quattro restanti. "Okay, io rimango qui un altro po'. Ci vediamo dopo". Tutti vanno via, quando vedo passare Leòn che si guarda intorno. "Ciao ragazzo! Chi cerchi?" Gli chiedo, così si volta nella mia direzione. "Veramente nessuno. Tu che fai qui da solo?" "Ho appena finito di mangiare. Siediti!" Fa come dico e si posiziona di fronte a me. "Che hai fatto oggi?" "Nulla. Sono stato in piscina con degli amici e ho litigato un po' con i miei. Niente di nuovo". "Ma dai Leòn, non essere depresso. Sei in vacanza! Lasciando da parte questi discorsi, mi piace molto come ti vesti. Attirerai molte ragazze". Affermo osservando la camicia sbottonata in alto, le collane, gli anelli... Quando avevo la sua età potevo permettermi lo stretto necessario, vivendo da solo. Deve essere grato di avere questa possibilità. "Grazie amico! Comunque, hai visto quella tipa là, in fondo". Indica un punto con il mento. "Chi?" "Come chi? Tutti la vedrebbero. Quella con lo chignon bionda, vestito blu. Quanto invidio il fidanzato. Mamma mia se non me la farei!". Esclama e capisco subito. "Sei troppo piccolo per lei, scemo!" Ridacchio. "Come? La conosci?" Mette su un'espressione come se gli avessi fatto crollare i mille castelli che si era creato. "Si, diciamo di si. È bella, concordo con te". "E siete amici? Me la fai conoscere?" "L'ho conosciuta qui e ti ho detto che te l'avrei fatta conoscere più avanti. Calma gli ormoni". Ritorno alle parole della sera prima. "Cosa cazzo mi stai dicendo? Lei è la tipa di cui mi hai parlato? Cazzo amico, non mi avevi detto che era una così". Scoppio a ridere. "Così come?" "Così bella, particolare, che fa venire voglia di scoparla". Ride. "Sei veramente fortunato, ma non è fidanzata?" "Storia lunga". Lui annuisce e ringrazio che non mi faccia più domande a riguardo. "Vieni, andiamo a ballare, altrimenti non smetterai di fissarla come un ossesso". Lo prendo per il braccio e lo trascino fuori. Delia da lontano mi guarda, le faccio un occhiolino e lei sorride di rimando. "E dai cazzo, non farlo davanti a me. Divento geloso!" Si lamenta Leòn. "Finiscila cretino! Sei piccolo". "Okay papà". Arriviamo al bar della hall, dove già si balla. "Vuoi qualcosa da bere?" Gli chiedo. "Ovvio! Che serata sarebbe senza una sbronza". Resto sempre più scioccato da questo ragazzo. "Siamo sicuri che tu abbia quindici anni e non venti?" Scherzo camminando verso gli sgabelli. "Tranquillo Kilian, bevo da più o meno un anno e mezzo. Lo reggo". Non dovrei, ma accetto. "Che vuoi?" "Non prendermi per un ricco del cazzo, ma mi piace il vino bianco". "Okay, tranquillo". Ordiniamo al cameriere, ma vedo che il ragazzo allunga la sua carta di credito, così lo blocco. "Offro io, fermo". Con i bicchieri in mano, ci spostiamo dal resto del gruppo. "Wow! Chi è questo bel ragazzo?" Domanda curiosa Harley. "Amore!" La riprende Jordan, prendendola per il fianco. "Leòn, loro sono i miei migliori amici: Gavin, Jordan, Harley, Soleil e Kai. Come vedi, Jordan e Harley stanno insieme e sono francesi, come te". "Heureux de vous rencontrer mec". Esclama Jordan battendogli il pugno. "Merci. Pour moi aussi". Risponde in francese. "Non sto capendo niente. In italiano, s'il vous plaît". Li canzona Gavin. "Soleil, giusto?" Lei annuisce. "Comunque sei molto carina". Sorride imbarazzata. Gli tiro una gomitata. "Amico, avrai quindici anni!" Risponde Kai congelandolo con gli occhi. "La smetti di pensare di farti le mie amiche?" "Ho detto che è bella, mica che me la voglio scopare. È l'altra che mi voglio fare!" Mi spiaccico una mano in fronte. "Lasciatelo perdere. È un morto di femmine". Ad un certo punto, Harley inizia ad urlare. "Woo adoro questa canzone! Balli con me, ragazzo?" Leòn annuisce facendola volteggiare. Jordan li guarda in cagnesco. "Smettila di essere geloso, Jor, è solo un ragazzino!" Lo sfotte Kai. Ad un certo punto, qualcuno di proposito si scontra con la mia spalla. Mi giro in quella direzione e noto passare Alan mano nella mano con Delia. Gavin se ne accorge e lo blocca. "Che cazzo fai!" Sbotta il mio amico. "Rilassati, non è mica colpa mia se è sempre davanti alle palle". Risponde con tono indifferente. I miei amici smettono di ballare e iniziano a monitorare la situazione. "È il suo fidanzato?" Sento Leòn chiedere a Soleil. Lei annuisce e lui continua: "E ce l'ha con Kilian?" Un'altra risposta affermativa. "Che stronzo". Ribatte. "Che c'è, hai bisogno dell'avvocato difensore?" Attacca di nuovo, senza mai lasciare la sua ragazza. Lasciala andare, non deve assistere a tutto questo. "Leòn, per favore, vai via. Quello che ho in mente di fare non sarà un buon esempio". Lo avverto. "Resto con te". E mi fa intendere che non vuole sentire altre scuse. "È una minaccia?" E scoppia a ridere. "Si sa difendere benissimo da solo. Il mio è un aiuto". Ribatte Gavin tornando alla domanda di prima. Allora lo spingo, facendolo barcollare. Intorno a noi si diffonde un boato. "Kilian, lascia stare". Mi consiglia Jordan. Kai senza dare nell'occhio, prende Delia e la conduce dalla nostra parte. "Kil, non ne vale la pena". Aggiunge quest'ultimo. "Ascoltata i tuoi amichetti dai!" "Sai che c'è? Mi hai proprio rotto il cazzo!" E gli sferro un pugno sulla mandibola. Lui tentenna un po', ma poi torna sulla difensiva. Tutti i presenti iniziano a spaventarsi. "Non lacerò che tu e lei viviate la storiella d'amore del cazzo. Ci sono già io! Non me la porterai via!" Ecco che ricambia la botta, ma non mi lascio scalfire. Mi lancio su di lui e scoppia una vera e propria rissa. "Devo reagire ora, non come questa mattina!" Gavin mi blocca le braccia, ma lo respingo. I passeggeri iniziano a fare versi di stupore, paura, agitazione... "Sei uno stupido dipendente! Come pretendi di stare con quella puttana viziata?!" Gli tiro un altro pugno nello stomaco. "Chiamala di nuovo così e giuro che ti ammazzo!" La stanza gira, e la cosa più straziante, la cosa più dolorosa non sono i pugni, gli schiaffi, le botte, ma la faccia pietrificata di Delia. Sembra che sia presente solo fisicamente, ma la sua mente è altrove. "Ragazzi basta!" Gavin prende me e Jordan lui, poi mi si avvicina. "Sei una merda!" Esclamo, prima di voltarmi di spalle. "Parlerò nuovamente con il comandante, e fidati, questa volta non sarò clemente". Decido di non volerlo più ascoltare. Vado via seguito da tutti i miei amici. Arriviamo in un balcone, dove ci accomodiamo alle panchine. "Tieni amico, ti serve". Gavin mi allunga una sigaretta accesa, che inizio a fumare. Delia è poco distante da me mentre parla con Kai. "Perchè l'hai fatto?" Domanda Jordan. "Che razza di domande fai? Mi sembra ovvio! Per lei!" Esclamo indicandola. "Così ti sei messo in pericolo tu!" Ribatte lui nervoso. "E che cazzo me ne frega!" "È molto altruista". Si intromette Leòn che ha assistito a tutto. Silenzio. "Ti sei fatto valere. Non è vero che non mi dai il buon esempio, mi hai mostrato che per loro faresti di tutto, anche se bisogna pagare". Delia sorride fiera. "Ha ragione". Accorda Kai, seguito dalle ragazze. Leòn si avvicina alla bionda e le porge la mano. "Leòn, piacere di conoscerti". "Delia, piacere mio". Gli sorride in quel modo che amo: mostrando i denti e stringendo le palpebre. "È un mio amico, l'ho conosciuto qui". Preciso intromettendomi. "Kil, fossi in te starei attento al ragazzo. Guarda come la ammira!" Scherza Gavin abbracciando la ragazza. "Calcolando che fino a poco fa se la voleva scopare, si, starei attento". Sorrido. "La smettete, idioti!" Ci rimbecca Harley, provocando le risate delle ragazze. "Ma dai! Avrà minimo quindici anni". "Oui!" Afferma Leo. "Oh, nous avons un français!" "Facci l'abitudine, parla troppe lingue!" Spiega Kai. Spengo la sigaretta. Soleil, vedendo i nostri scambi di sguardi, porta tutti via. "Okay, tutti fuori. Lasciamo che i due piccioncini parlino". Delia si siede sulla panchina e io mi poggio al balcone. "Tu sei pazzo". "L'ho fatto per te. Dovresti essere contenta". Dico leggermente deluso. "Non fraintendermi, sono felicissima, ma odio il fatto che nei guai ci vada tu". Mi avvicino e mi inginocchio ai suoi piedi, poggiando le mani sulle sue ginocchia. Faccio dei movimenti circolari accarezzando la seta del suo abito. "Smetti di preoccuparti per me. Non potevo sopportare ancora che lui ti menasse. Non negare, oggi l'ha fatto di nuovo. E ti chiedo scusa in anticipo se dopo quello che ho fatto lui te la farà pagare, ma hai me, non sei sola. Ti basta chiamare, io ci sono, a tutte le ore". Incastro il mio oceano nella sua foresta. Lei si china su di me, carezzandomi la guancia. Le bacio il palmo. "Quello che hai fatto e quello che fai vale molto di più di mille parole, di mille borse, di milioni di euro". Mi alzo e la tiro dai polsi. La abbraccio. "Vederti piangere è stata la cosa più straziante di questo mondo". Le massaggio la testa, lasciando stare lo chignon. "Mi mancherà ascoltare le tue storie sulle opere d'arte. Mi hai fatto innamorare della tua materia". E da un lato spero ti abbia fatto innamorare anche di me. Ma non voglio dirlo. "Ci saranno altre occasioni, spero". Annuisce. "Quanto sei bella!" Le prendo il viso tra le mani e la bacio. "Lo stavo aspettando". Ridacchia. "Non oso pensare a quando sarò in astinenza". "Bacia il cuscino e immagina me". E continuiamo a scambiarci teneri bacini. "Mi piace che Alan sia vestito di rosso, perchè stona con te. Noi invece, ci abbiniamo". Okay, diciamo che mi sono fatto dare una mano dalle ragazze, così ho optato per una camicia blu e un pantalone bianco, entrambi di lino. Mi bacia, ma io approfondisco, stringendole il fondoschiena. "Mh, Kilian, fermati". Mi stacco. "Dimmi". "C'è Alan con il suo amico, andiamo via!" Le prendo la mano e le sorrido complice. Iniziamo a camminare velocemente verso l'uscita, prima che il suo ragazzo ci veda. "Questi stupidi trampoli!" Impreca contro le scarpe dal tacco vorticoso. Allora, la prendo in braccio e cerco di essere il più rapido possibile. Lei, d'altro canto, sta per soffocare dalle risate. "Ti faccio ridere?" Domando con un ghigno. "No, tutt'altro. Mi piacciono le vene che ti spuntano sull'avambraccio". Scuoto la testa. "La solita. E cos'altro le piace, signorina?" La faccio accomodare su un divanetto all'aperto, nella ormai nostra veranda. "Mi piacciono le tue vene, i capelli morbidi, i tuoi occhi, il tuo sorriso, la tua voce, il tuo profumo, le tue spalle larghe, i tuoi polpacci sodi, i tuoi tricipiti, i tuoi muscoli, i tuoi addominali..." Elenca mentre le sfilo le scarpe. Credo abbia fatto la radiografia del mio corpo. "E mi piace anche la tua premura". Aggiunge. "Perfetto, le farò avere tutto in camera al più presto". Scherzo. "Finiscila scemo!" Esclama con le guance rosse. "Balliamo?" La invito, mentre in sottofondo si espande un lento. Mi si avvicina, le circondo i fianchi e lei il mio collo e non posso fare a meno di notare, che senza tacchi, mi arrivi a malapena alle clavicole. "È rilassante tutto questo, piccolina". Poggia la testa sul mio petto mentre ondeggiamo lentamente. "Le serate che passo con te sono le migliori, e spero di non provare le stesse emozioni con nessun altro al di fuori di te". Queste parole sono davvero armi. Me le ha impresse nel petto, nel cuore, da per tutto. Queste parole vogliono dire solo una cosa: se non ho te, non avrò nessuno. E credo che valga lo stesso per me.

Spazio autrice:Vi lascio con un'immagine di mio marito!!!!!!!Queste dichiarazioni finali!!! Adoro questo capitolo!! Kilian e Delia sempre più vicini, ma continueranno a piacersi con il passare del tempo? Chi lo saFatemi sapere cosa ne pensate e me...

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Spazio autrice:
Vi lascio con un'immagine di mio marito!!!!!!!
Queste dichiarazioni finali!!!
Adoro questo capitolo!!
Kilian e Delia sempre più vicini, ma continueranno a piacersi con il passare del tempo? Chi lo sa
Fatemi sapere cosa ne pensate e mettete stelline.
-Kri💚

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⏰ Ultimo aggiornamento: Feb 28, 2024 ⏰

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