Capitolo 5

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Delia

In principio, Medusa, era una ragazza bellissima. Talmente bella, che persino Poseidone, il dio del mare, si innamorò di lei. Ma quella non era una storia d'amore, perché lui, in preda al desiderio, la violentò. Ciò accadde nel tempio della dea Atena, di cui Medusa era sacerdotessa. Inorridita nel vedere il suo tempio profanato, Atena la maledisse, trasformando quella bellissima ragazza in un mostro. La sua magnifica capigliatura diventò un groviglio di serpenti, la sua dolce voce si trasformò in un urlo terrificante e il suo sguardo divenne talmente terribile che divenne in grado di pietrificare chiunque la incontri. Ed è così che la vittima di violenza divenne un essere ripugnante.

Dopo essere andati nell'ufficio, io e il mio ragazzo abbiamo deciso di visitare la nave, che presenta ventidue ponti

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Dopo essere andati nell'ufficio, io e il mio ragazzo abbiamo deciso di visitare la nave, che presenta ventidue ponti. Scegliamo di partire dal ponte cinque in su. Durante l'esplorazione ho adorato i ristoranti, i bar, i teatri con uno stile così moderno! Mi è piaciuto lo Yacht Club, la galleria infinita, i club per i bambini e le varie attrazioni. Ma la mia cosa preferita è stato il panorama che si vede dal retro dell'imbarcazione, con uno scivolo alto undici ponti al centro.
Sono le diciotto oramai. Ci dirigiamo nella nostra suite e ci iniziamo a preparare. Alle diciotto è quarantacinque avremo un aperitivo con degli amici ricchi e altolocati di Alan, alle diciannove e trenta ci sarà uno spettacolo a teatro e alle venti e quarantacinque andremo a cenare, avendo scelto il secondo turno. Poi, se vorrà, andremo nella hall, dove ci sarà una festa di benvenuto alle ventitré e mezzo. Io scappo in bagno, dove faccio una velocissima doccia. Asciugo subito i capelli, mentre Alan è nel box doccia. Li lascio del mio mosso naturale, poi passo al trucco, molto semplice, sui toni nel rosa. Dopodichè mi piazzo davanti alla cabina armadio. Opto per un corsetto nero, un pantalone a palazzo color panna che aderisce sul fondoschiena, dei tacchi neri a punta lucidi e una borsa a mano con il pattern tipico di Gucci. Il tutto accompagnato da un blazer nero molto largo. Metto degli orecchini, una collana di perle, un po' di profumo e sono pronta. "Alan, ho fatto!" Urlo per farmi sentire. Lui spunta dalla porta con un pantalone di lino bianco sporco, una camicia a righe blu e dei mocassini beige. "Amore, niente anelli?" "Ah, vero! Che sbadata!" Li avevo tolti quando avevo fatto la doccia e poi ho dimenticato di rimetterli. Gli anelli sono una parte di me! Vado in bagno e poi ritorno con le dita costellate di argento e pietre luccicanti. Alan mi prende a braccetto e ci dirigiamo nel grande corridoio. Mentre aspettiamo che l'ascensore arrivi, incontriamo una coppia. "Alan, Delia! Anche voi qui! Che piacere incontrarvi!" Esclama una signora sulla quarantina. Lei è Silvia Marchesi, con suo marito Marco Bellini. Si avvicina e mi bacia le guance, stessa cosa fa con Alan che inizia a parlare con Marco. "Be' dove siete diretti?" Chiede suo marito una volta entrati nell'ascensore. "Noi andiamo a prendere un aperitivo al bar dello Yacht Club". Risponde pacato il mio ragazzo. "Ma dai! Anche noi!" Risponde entusiasta Silvia, che mi circonda le spalle in maniera giocosa. Li abbiamo conosciuti ad un evento di beneficenza a Venezia, infatti loro abitano lì e ricordo che donarono una cifra esorbitante! Il tin ci avvisa che siamo arrivati. Alan fa passare avanti la coppia, mentre noi rimaniamo indietro. Si avvicina e mi stringe pericolosamente il fianco. "Attenta a ciò che fai. Non farmi fare figure, altrimenti sai che succede". Sussurra al mio orecchio, poi pizzicandomi il punto stretto in precedenza, mi riconduce da loro. Quando si stacca, sono costretta a massaggiarmi per il bruciore. Ci sediamo ad uno dei divanetti in velluto blu notte e iniziamo a chiacchierare. "Quindi? Che prendete?" Domanda un cameriere. Omar, philippines, recita il suo targhettino "Io e mio marito del vino bianco, voi?" Ordinano loro. "Noi del Martini" Ed ecco che lui decide sempre per me. Il cameriere annuisce, ma torna subito dopo con le nostre bevande. "Ma quindi voi matrimonio niente?" A quella domanda mi ammutolisco. Non ho mai pensato ad un matrimonio con Alan. Non voglio sposarlo, ma sicuramente mi metterà nelle condizioni di farlo. Non ho mai provato felicità con lui, se non nei primi tre mesi di frequentazione. Poi, più la cosa diventava seria, più lui diventava aggressivo. Non voglio un futuro con lui, non voglio dei figli con lui. Non l'ho mai visto come marito. Sempre e solo una cosa passeggera, ma col passare del tempo, mi sono resa conto che non potevo di certo lasciarlo. Sarebbe stato capace di tutto: uccidermi nel sonno, sfregiarmi il volto, investirmi con l'auto... e nessuno avrebbe mai dubitato di lui. La sua famiglia è ricca, i suoi genitori sono tra i commercialisti migliori. Chi mai avrebbe arrestato Alan Bianchi. "Io e Delia ci pensiamo spesso. Crediamo fermamente di costruire un futuro insieme, avere dei bambini, un cagnolino. Magari anche tra poco. Vero tesoro?" Per poco non mi andava di traverso il Martini. "V-verissimo!" Cerco di essere il più convincente possibile. Parliamo per altro tempo ancora e poi ci dirigiamo a teatro. Oggi c'è uno spettacolo di Can-Can. Le ballerine sono spettacolari, come muovono le gambe, le braccia. Come usano gli strumenti di scena, i vestiti. Come si sentono a loro agio, mentre il pubblico le acclama. Alle ventuno meno un quarto, siamo seduti al tavolo di un ristorante alquanto raffinato. È sui toni del verde acqua, bianco e oro, con moquette azzurre e finestre vista mare esagonali. Il nostro tavolo è uno dei migliori, accanto ad una di queste finestre. La tovaglia bianca ben stirata, le posate argentate, i piatti in ceramica e come centro tavola un vaso di fiori colorati. "È incantevole!" Esclamo guardandomi intorno. Il mio ragazzo accorda, invitandomi a sedere. "Buona sera, cosa prendete da bere?" Chiede un cameriere dai lineamenti asiatici, posando sul tavolo i menù. "Acqua naturale e vino bianco". Il mio ragazzo gli consegna la carta per pagare. Torna dopo qualche minuto, gli riconsegna la card, lascia sul tavolo l'acqua e ci serve nei bicchieri il vino. Noi lo ringraziamo sorridendo e poi ordiniamo. "Per me spaghetti allo scoglio, una tartare di salmone e una Saker ai lamponi, grazie!" Lui annuisce e posa lo sguardo su di me. "Per lei, madame?" "Io scelgo le tagliatelle alla bolognese, filetto di manzo, ben cotto grazie e la mousse al cioccolato fondente, gentilmente!" Concludo felice. "Perfetto. Arrivano!" Poi se ne va. Torna con gli spaghetti e le tagliatelle fumanti. Poi passa al secondo e al dessert. Lasciamo la mancia al nostro cameriere, che ci ringrazia con un enorme sorriso e usciamo dal ristorante. "Amore, andiamo alla festa?" "Certo cara! Ci divertiamo!" Si, come no, con lui ci si diverte sicuramente. Arrivati nella hall, la troviamo piena zeppa di gente, che ondeggia a ritmo di musica, così ci lanciamo in pista.

Spazio autrice:
Non preoccupatevi, arriveranno presto le parti più salienti! Per ora godetevi Kilian e Delia che si avvicinano ma si allontanano (a buon intenditor poche parole).
Lei è spettacolare, pura e mai volgare. Se ci fossi stata io su quella nave mi sarei chiesta come fa lei a stare con uno come lui!
Comunque, io sono una super fan di crociere. Ne ho fatte un bel po'.
Vi ho lasciato molti indizi sul capire di quale nave da crociera si tratta. Se lo avete capito, scrivetemelo.
Fatemi sapere cosa ne pensate e mettete stelline.
-Kri💚

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