Capitolo 6

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Kilian

Un giorno, nel labirinto del Minotauro, vennero imprigionati Dedalo e Icaro. Furono puniti da Minosse per aver aiutato Teseo e Arianna a fuggire. Quindi padre e figlio rimasero rinchiusi nel labirinto e non sapevano come uscirne. Ma c'era un modo e per trovarlo bastava alzare lo sguardo verso il cielo, perché la via di fuga fu proprio quello. Con un po' di piume e della cera, Dedalo riuscì a realizzare delle ali per se e per Icaro, grazie alle quali volare via dal labirinto. Ma prima di prendere il volo, Dedalo avverte suo figlio: "Non volare nè troppo in alto nè troppo in basso, perché avvicinandosi troppo al sole, la cera si scioglierà". Quando si gettano in aria, per scappare via, però, Icaro non riesce a fare a meno di ammirare il Sole e decide di avvicinarsi sempre di più. Così, andando sempre più in alto, la cera si sciolse, le piume si staccarono dalle sue ali e il ragazzo precipitò in mare.

Ho appena finito di cenare, e mi sto dirigendo nella hall per il benvenuto ai nuovi ospiti e divertirmi con i miei amici, sperando di incontrare quella ragazza dagli occhi selvaggiamente belli

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Ho appena finito di cenare, e mi sto dirigendo nella hall per il benvenuto ai nuovi ospiti e divertirmi con i miei amici, sperando di incontrare quella ragazza dagli occhi selvaggiamente belli. Per quanto ami gli abiti da grandi eventi, ho optato per qualcosa di sportivo-elegante: una maglietta a mezze maniche blu scuro aderente, che risalta la mia muscolatura, un pantalone leggero beige e degli stivaletti eleganti dello stesso colore della maglia. Io, Jordan e Harley siamo arrivati, e la musica è già alta. Soleil e Kai ci raggiungeranno a breve, mentre Gavin è di turno questa notte. Il DJ si diverte nella sua postazione, mentre le animatrici, caricano la gente. C'è chi ondeggia sul posto e chi, come me, si scatena. Adoro la discoteca sulla nave, la trovo migliore di quelle a terra, più sicura. Ecco arrivare i due ragazzi, che subito si danno da fare, mentre i piccioncini si baciano appassionatamente. "Un po' di contegno Harley!" La riprende Kai. Lei gli fa il verso. La solita. Mentre ballo con Soleil, cercando di coinvolgerla, vengo catturato da quegli occhi. I suoi occhi. Delia mi guarda, mi scruta, mentre il suo ragazzo sembra alla ricerca di qualcuno. Ma appena segue lo sguardo della sua ragazza diventa rosso dalla rabbia. Lei stacca gli occhi da me e si gira nella sua direzione, mentre le sbraita addosso. Mi ricorda me quando i miei mi urlavano contro tutta la loro frustrazione. "Sole! Guarda!" Indico la scena, e lei subito estrae il cellulare dalla borsetta. Filma tutto ciò che accade e poi posa il telefono. "Nel caso volesse farci qualcosa". Dice pensierosa. "Non ti ho mai vista così... così spigliata, ecco!" "Mi sembra una brava ragazza. Tutto qui!" Soleil è sempre stata timida, fatica ad aprirsi o a fidarsi. Non fa nessun passo verso nessuno, perchè ha paura di rimanerne ferita o delusa. Con me ci ha messo tantissimo a fare amicizia. Ha poca autostima, nonostante dovunque passi, tutto l'universo maschile la fissa sbavando. Ma per lei c'è solo un ragazzo per cui vale la pena spendersi: Kai. È l'unico che la apprezza per quello che è, è l'unico che farebbe di tutto per noi, ma soprattutto per lei. Anche se non lo ammetterà mai, gli piace.
Decido di intervenire subito, ma non direttamente. Se Alan mi vedesse, mi manderebbe a fanculo. Così chiedo aiuto al mio amico che aveva visto e sentito tutto. "Vai Kai!" Lo incita Harley. Lui si fa spazio tra la folla, fino a raggiungerli. Io e gli altri, ci nascondiamo tra la gente, sperando di sentire qualcosa. "Che succede qui?" Chiede in tono tranquillo. "Nulla, va tutto alla grande!" Alan è imbarazzato per essere stato ripreso. "Bene, è una vacanza, dovreste godervela, non litigare. Per favore, lasci la sua ragazza libera. Si vada a sedere e le lasci il suo spazio". Colpito e affondato. Delia lo ringrazia con lo sguardo, il suo ragazzo le sussurra qualcosa all'orecchio e poi fa come suggerito: si siede e la lascia nelle mani di Kai. Viene verso di noi e, insieme, andiamo in uno spazio riparato, dove il suo bodyguard non può vederci. "Grazie ragazzi!" La guardo dal mio metro e novanta e sorrido. "Sole ha filmato tutto, nel caso volessi, non so, denunciarlo". Azzardo, ma vedo che lei sbianca. "Denunciarlo?! No. Non posso. È colpa mia se lui fa così. Se magari mi comportassi meglio, lui non reagirebbe. Ragazzi, è colpa mia, tranquilli". Tipico di chi è vittima addossarsi le colpe. "No, non va bene così! Non è colpa tua Delia! È lui il cattivo!" Cerca di farla ragionare Harley. "Va bene, io vi ringrazio, ma ora non voglio parlarne. Per favore". Noi annuiamo. "Cosa vuoi fare?" Domanda Jordan. "Balliamo!" Questa ragazza vuole fare festa nonostante tutto?! Okay, la adoro. Ci catapultiamo in pista pronti a scatenarci. Lei si diverte con le ragazze, e io con i ragazzi. Sembra trovarsi bene con noi.
Decidiamo di andare a prendere qualcosa da bere, lasciando tranquille le nostre amiche. "Una Tequila, grazie". Ordino con distrazione, sono concentrato sulla figura di Delia che si fa trasportare dalla musica. Quando si piega, quel pantalone, le fascia perfettamente le curve. Mentre quella maglietta aderisce con le sue sporgenze sinuose. Il blazer soltanto poggiato sulle spalle, rende tutto così elegante e quei tacchi slanciano la sua silhouette magra e formosa. "Amico, il tuo cocktail è sul bancone da almeno due minuti! Sei sicuro che non ti piaccia La Tedesca?" È Jordan a risvegliarmi da quello stato di trance in cui ero caduto. Io lo liquido con un gesto della mano, puntando le mie iridi del colore dell'oceano profondo nelle sue dai colori di una foresta. Mi saluta con la mano da lontano e io ricambio con un sorriso, sorseggiando il drink. "Jordan, la conosco da questa mattina, non può piacermi. E poi sai cosa succede a quelli come noi. Dopo questa settimana lei non ci sarà più. Qui tutti vanno e vengono". Confesso, anche se mi ci vuole un grande sforzo per pronunciare quelle parole. "Ma sai anche tu che esistono i colpi di fulmine. E, come ci dici sempre, magari Poseidone ha scelto di farti incontrare la sua Atena, o ancora meglio, la sua Afrodite. Magari il Dio dei Mari, da lassù ti ha donato un'Afrodite!" Nel tono di Kai c'è speranza. Non sono pagano, non credo nelle divinità dell'Olimpo, ma mi piace pensare che loro ci seguano dovunque andiamo e sappiano già il nostro destino. Sono un appassionato di mitologia sin da piccolo, infatti sono un grande conoscitore dei miti. Trovo Jordan d'accordo con Kai. "Magari hai ragione, ma può darsi anche di no. Di certo non posso negare che sia una bella ragazza, basta vedere come tutti si girano nella sua direzione quando passa, quegli occhi sono magnetici, quei capelli si intonano benissimo con lei, ma non posso dire che mi piaccia in quel senso, o addirittura innamorato. Kai, l'ho conosciuta questa mattina!" Okay, forse posso sembrare agitato o arrabbiato, ma ciò che ho detto è la verità. Non voglio che pensi che le sto affianco solo per compassione. "Va bene. Rispettiamo il tuo parere, anche se a noi sembra il contrario, dato che le hai appena fatto una descrizione da fidanzato innamorato perso!" Urla Jordan, per sovrastare la musica. "Grazie!" Kai mi scuote il braccio, indicando in una direzione. C'è Harley, che balla davanti ad Alan per distrarlo, mentre Delia e Soleil guardano la scena da un'angolo ben riparato. Il ragazzo, che sembra più un anziano in pensione, pare divertito. Lei si muove sinuosamente davanti a lui, ondeggiando i fianchi. Jordan stringe i pugni infastidito, ma la lascia fare, perché, per fortuna, sa che gli è fedelissima. Lui sorride, con un luccichio voglioso negli occhi, ma cambia atteggiamento appena lei lo prende per il braccio, pronta a trascinarlo in pista. Lui impreca, la insulta infastidito. Ma quando le raschia le braccia, io e i miei compagni non ci vediamo più. Ci avviciniamo con una rabbia immane nel corpo. "Tu!" Sibila Jordan, Harley lo abbraccia fortissimo e Alan solleva lo sguardo su di me. "Ancora tu?! Che fai ora, mi perseguiti?" Chiede sarcastico scoppiando a ridere. Stronzo. "Stronzo che non sei altro, devi lasciare stare i miei amici e la mia ragazza, altrimenti da questa nave ci scendi domani!" Jordan è su tutte le furie. "Se non sbaglio siete stati voi che mi avete sequestrato la ragazza. A quest'ora, se ci fosse lei, avrei di meglio da fare!" Sul suo viso spunta un sorrisetto vittorioso. Il suo tono è sempre piatto, sa che tutto potrebbe ritorcersi contro. "Tipo?" Kai è irritato. "Tipo spogliarla, toccarla, mangiarla, succhiarla, massacrarla, uscire ed entrare dalla sua vagina centomila volte, farla mia tutta la notte!" Ride sempre. I miei pungi si fanno sempre più stretti, posso sentire le unghie conficcarsi nei palmi. Quest'uomo è una merda! Gli tiro un pungo, così forte che il suo naso inizia a sanguinare. Lo guardo in cagnesco. "Solo un figlio di puttana come te direbbe queste cose su qualsiasi ragazza si trovi sotto le sue mani!" Alan continua a sghignazzare sotto i baffi e la cosa non fa che irritarmi ancora di più. Ha in mente qualcosa. "Ora mi riportate qui Delia o io dico cosa mi hai fatto a qualcuno sicuramente più competente di te. E di voi. Vedrai! Verrai licenziato in un attimo!" Faccio cenno a Kai di riportargli la sua ragazza. "Eccola. Ora sparisci!" Delia ci implora con lo sguardo di non farla andare via proprio quando lui è arrabbiato, e lo so meglio lei. Io in tutta risposta le do le spalle e vado via. "Fai prima il buon samaritano e poi vai via così?! Vigliacco!" Esclama divertito tenendo sotto braccio il suo giocattolo. Mi giro di scatto, prendo la rincorsa e gli sferro un pugno in pieno stomaco. Lei mi guarda delusa ma allo stesso tempo riconoscente, mentre rimette in piedi il suo ragazzo. "Andate via". Sussurro debolmente. Si prendono per mano e si ritirano verso gli ascensori. Io, invece, mi preparo al peggio. Mai agire d'impulso.

Spazio autrice:
Oggi capitolo movimentato. Alan si fa sempre più stronzo, ma cosa lo avrà portato a comportarsi così? Lo scoprirete leggendo.
Kilian si sta piano piano affezionando alla piccola Delia, che si fa spazio nel cuore dei ragazzi. Finalmente qualcuno la accetta per quello che è, non per quello che ha.
Comunque... a luglio ho fatto una crociera, e appena ho messo piede a bordo, mi è venuta in mente l'idea per questa storia. La trovò abbastanza originale, o perlomeno non l'ho mai sentita io.
Noi ci vediamo al prossimo capitolo.
Scrivete cosa ne pensate e mettete stelline.
-Kri💚

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