capitolo 14

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Ebbene lasciando un attimo da parte che con mia madre le cose stavano migliorando, il giorno dopo Cole era ancora introvabile, non rispondeva alle mie chiamate e nemmeno ai miei messaggi.
Mi sono seduta sconfitta nel mio banco, rassegnata all'idea che neanche oggi sarei riuscita a mettermi in contatto con lui, e ho cercato di starmene tranquilla di cercare di non preoccuparmi troppo, ma non riuscivo a non pensare che gli fosse successo qualcosa di brutto.
"Ehi Y/n! Poverina, tutta triste perché il tuo fidanzatino ti ha mollato?" ha ghignato Charlotte interrompendo i miei pensieri.
La mia fronte si è corrugata per la fastidiosa interruzione e mi sono alzata posando le mani sul mio banco per sporgermi maggiormente verso la mia ex amica.
"Non sono dell'umore giusto per i tuoi giochetti" ho detto tagliente.
"WOH... Passare del tempo con il gruppo del figlio di Garmadon ti ha fatto diventare davvero un'altra persona, la vecchia Y/n non si sarebbe neanche azzardata a rispondermi a tono" ha detto con il suo ormai normale tono di disprezzo nei miei confronti.
"Si beh sai non mi dispiace la nuova me"
"Invece sei così noiosa ora, era molto più bello vederti scappare dalla classe per andare a frignare in bagno come una bambina" ha dichiarato con un sorriso crudele.
"Tu sei una..."
"Non credo di averti sentito sai"
"Lascia perdere sai non sprecheró il mio fiato con una come te"
"Si certo meglio risparmiare la voce per quando ti farai quello sfigato di Brookstone, sicuramente vorrà sentirti urlare - "
Mi sono voltata così velocemente che non mi sono nemmeno resa conto del mio pugno che era partito in automatico verso la faccia di Charlotte.
La mia mano è entrata in contatto con la sua mascella e Charlotte è inciampata all'indietro completamente colta alla sprovvista dalla mia azione, nemmeno io pensavo di esserne capace, ma avevo appena tirato un pugno in faccia a quella stronza di Charlotte.
Si è toccata la mascella che stava già diventando di colore viola e poi mi ha guardato ringhiando.
"Tu! Sei solo una brutta..." si è lanciata su di me afferrandomi i capelli con una forza brutale, ma non sono rimasta ferma e ho fatto lo stesso afferrando i suoi capelli biondi.
Siamo cadute a terra e abbiamo iniziato a rotolare sul pavimento senza mai lasciare andare i cpaleli dell'altra e abbiamo lottato per prevalere sull'altra.
L'insegnante è arrivato in classe richiamato dalle grida che lo avevano messo in allerta.
Ci siamo schiantate contro un banco mentre continuavamo a combattere, ignorando l'arrivo dell'insegnante, ma poi siamo state sollevate da terra e separate.
Alcuni compagni ci hanno trattenuto mentre cercavamo di rituffarci sull'altra per finire lo scontro ma poi la voce è arrivata dura come un coltello.
"Ora basta! Siete sospese per due giorni" ha esclamato l'insegnante e lì ho capito che sarei stata una ragazza morta non appena la scuola avrebbe contattato mia mamma per avvisarla della terribile notizia.
"È colpa sua!" abbiamo detto entrambe.
"Non voglio sentirvi! Nell'ufficio del preside, non tolleriamo nessun genere di violenza in questa scuola. Ora! Subito! Andate!"

Sono entrata silenziosamente in casa mentre mamma sbatteva furiosamente la porta.
"Non pensi di dovermi una spiegazione signorinella?!"
"Ti ho già detto com'è andata e comunque il mio unico rimpianto è di non averla colpita più forte" ho confessato senza vergogna.
"Sei sempre stata un ragazza tranquilla e rispettosa dei tuoi compagni, da quando hai iniziato a prendere a pugni la gente?!" ha domandato mamma deguendomi in camera mia
"Da quando ho smesso di tollerare che quella stupida mi manchi di rispetto, e da quando prendono di mire pure i miei amici, stava sparlando di me e Cole, non potevo starmene ferma senza affare niente"
"Si beh ma sei stata sospesa e ti sei pure ferita alla faccia" ha detto mentre controllava i miei graffi sulla guancia
"Tanto so che non capiresti mai" ho detto.
Ha sospirato
"So che come tua madre non dovrei dirlo, perciò se me lo chiederai io negheró di averlo mai detto, ma potevi almeno stare attenta a non farti beccare mentre la picchiavi e magari forse con un pugno sull'occhio le avresti fatto capire chi comanda davvero, avrebbe lasciato in pace te e Cole"
Un sorriso si è improvvisamente fatto strada sul mio viso
"Ora capisco perché papà diceva che ero una dura come te"
Mamma ha alzato gli occhi al cielo alla mia osservazione e mi ha trascinato in giro per casa
"Forza vieni, prendo i cerotti"
Quando sono tornata in camera mia con un paio di cerotti sulla guancia mi è arrivata una notifica delle notizie quotidiane di Ninjago City sul telefono.
Sport, politica, economia, cantanti e poi mi sono fermata alla notizia in cui diceva che la squadra dei ninja aveva sventato un assalto a mano armata alla Borg Tower.
Cliccato sulla notizia per osservare le immagini scattate quando la squadra era iniziano.
"Quei ragazzi sono davvero incredibili" mi so detta mentre leggevo l'articolo.
Magari avessi potuto incontrarli davvero o meglio ancora essere come loro, ma i ninja avevano quella sorta di poteri degli elementi che a me mancavano.
Ho sospirato.
"Cosa darei per avere una vita interessante come la loro"
Una notifica mi è arrivata dal contatto Cole e un messaggio mi è apparso sullo schermo.
"Scusami se non ti ho scritto ma sono stato occupato" ho letto ad alta voce eil messaggio.
"Ma fa sul serio? Tutto qui?! Ed io che ero preoccupata per lui" ho gettato il telefono di alto mentre gridavo nel mio cuscino per la frustrazione.
"Un libro! Ho bisogno di leggere il mio libro e ascoltare un po' di musica o giuro che andrò subito a distruggere quel ragazzo!"

Odio, amicizia e amore (cole brookstone x reader)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora