capitolo 15

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Due giorni dopo sono tornata a scuola
"Ehilà!" ha detto Cole mentre veniva verso di me nel corridoio, ma mi sono tirata il cappuccio della felpa sulla testa e l'ho ignorato completamente.
Si è bloccato sul posto quando l'ho superato, ma mi ha raggiunto subito.
"Okay ce l'hai con me, ma-"
Mi sono messa gli auricolari nelle orecchie e la voce di Cole è sparita, quando si è reso conto che non potevo più sentirlo ha iniziato a gesticolare davanti a me con insistenza, finché non mi si è proprio parato davanti e sono stata costretta a fermarmi e ad ammettere la sua presenta.
L'ho fulminato con gli occhi, ma lui mi ha guardato altrettanto male quando ho provato a superarlo.
Non mi ha permesso di passare, allora gli ho calpestato il piede cercando di non fargli troppo male, ha saltellato piano sul posto e questo mi ha permesso di proseguire per il mio cammino.
Pensavo di essermi liberata di lui per il momento, ma era fuori dall'aula di matematica alla fine dell'ora con l'intenzione di parlarmi.
Si è mosso goffamente mentre io mi limitavo a guardarlo silenziosamente.
"Puoi per favore non avercela con me"
Ho incrociato le braccia continuando a mantenere il silenzio tra noi.
"Io ho avuto delle questioni di famiglia da risolvere" ha detto semplicemente e non so esattamente cosa si aspettasse da me.
"Andiamo dí qualcosa" ha detto leggermente infastidito.
"ok ho capito" ho borbottato e ho fatto per andarmene, ma mi ha afferrato per il polso e mi ha riportato davanti ha lui.
"Y/nnnnnnnn" ha detto serio e io ho sbuffato.
"Non capisco qual è il tuo problema" ha parlato con franchezza.
L'ho guardato senza parole.
"Non so forse sono arrabbiata perché sono giorni che ti scrivo e non ti sei mai degnato di rispondere per alcuni giorni, hai idea di quanto fossi preoccupata? Credevo ti fosse successo qualcosa e poi mi rispondi semplicemente che eri occupato, quindi hai davvero il coraggio di chiedermi qual è il problema? Chiunque se la sarebbe presa Cole!"
"Non volevo farti preoccupare e neanche farti arrabbiare" ha detto cercando di calmarmi ma ho continuato
"Mi avevi detto di incontrarci al solito posto dove tiene gli strumenti la banda e invece non ti sei presentato, ti ho aspettato per ore"
"Mi dispiace!" ha affermato mentre mi guardava con quei suoi occhi pieni di senso di colpa.
Sono tornata silenziosa e ho lasciato cadere le braccia lungo i fianchi mentre guardavo in basso.
"Y/n"
"Smettila di guardarmi così per favore o non riuscirò a rimanere arrabbiata con te tanto a lungo"
Gli occhi di Cole si sono illuminati alle mie parole e mi ha stuzzicato cercando di farsi perdonare.
"Perdonami" ha iniziato strusciandosi contro la mia spalla.
Non sono riuscita a trattenere un sorriso.
"Non lo farò"
"Oh andiamo! Y/nnnn, ti faccio il solletico se no" mi ha minacciato mentre mi sfiorava proprio dove lo soffrivo.
Mi sono tirata indietro.
"Non avvicinarti a me ragazzo emo"
"Intendi dire così?" ha chiesto innocentemente mentre iniziava a farmi il solletico.
Sono scoppiata subito a ridere.
"Okay okay Cole ti perdono, ora smettila però ti prego!" l'ho supplicato.
Ha continuato per alcuni istanti, ma poi mi ha liberato dalla tortura.
"Allora siamo a posto?" mi ha chiesto tornando serio.
"Si, sei perdonato"
"Grazie al cielo, ora però devi spiegarmi come hai fatto a farti sospendere" ha detto cambiando discorso.
Ho alzato un sopracciglio
"Oh quindi lo sapevi?"
"Diciamo che l'ho sentito dire da alcuni studenti in corridoio, hanno parlato di uno scontro"
Ho giocato con le mani a disagio, prima di lanciare la bomba
"Si... Ecco potrei aver preso a pugni Charlotte"
"Tu cosa?!" ha esclamato senza parole
"Si ci siamo azzuffate, non ne potevo più di sentire le sue cretinate e allora le ho tirato un pugno" ho spiegato.
Un sorriso fiero è apparso sulle sue labbra e ho sentito il mio cuore accelerare per l'effetto che mi provocava
"Tosta la ragazza" ha dichiarato
Le mie guance sono diventate subito rosse
"Si beh devo dire che non sono affatto dispiaciuta di quello che ho fatto"
"Sono felice di sapere che sai combattere le tue battaglie, ma non mi piace l'idea che tu abbia rischiato di farti male, i cerotti sono un lusso rispetto a un braccio o una gamba rotta, sei stata fortunata" ha detto tornando leggermente serio
"Andiamo puoi dirlo che so badare a me stessa"
Ha scosso la testa facendomi appassire
"Non sono del tutto d'accordo dato che ho dovuto salvarti da Chen, sai sei davvero una calamita per i guai ultimamente"
"Si beh non è che mi ci cacci di proposito" mi sono difesa ma Cole ha cambiato di nuovo argomento quando si è ricordato che c'era lezione
"Si forza andiamo, italiano ci aspetta"

Qualche giorno dopo
"Guarda cosa ti ho portato" ho detto quando ho visto arrivare Cole nel nostro solito luogo di incontro.
I suoi occhi si sono illuminati e la sua bocca si è aperta alla vista della torta al cioccolato tra le mie mani.
"Torta!!!"
"Un uccellino mi ha detto che ne andavi matto" ho dichiarato con una risatina
"Ucciderò Jay appena lo vedo" ha detto mentre si fiondava verso di me per prenderne una fetta.
"Oddio Y/n è buonissima, l'hai fatta tu? "
"Non svelerò mai un segreto del genere, resterai all'oscuro"
Ha finito veloce la fetta e poi il suo sguardo è ricaduto nuovamente sulla torta
Si è affrettato a prenderne un'altra fetta e a mangiarla con altrettanta voracità, ma poi si è fermato un attimo sospettoso.
"A cosa devo il fatto che tu abbia portato una torta?"
"Che c'è non posso portarti una torta senza che ci sia un secondo fine?"
"Sarebbe troppo strano se fosse così"
"Okay la verità è che volevo che mi insegnassi a ballare" ho ammesso a testa bassa.
"A ballare?" ha ripetuto incredulo.
"Si beh ero a scienze con Jay ieri e mi ha detto che sei un ottimo ballerino e che forse avresti potuto insegnarmi"
"Ehm...."
"Per favore" l'ho pregato.
"Va bene, ma solo perché sei tu"
Ha dimenticato la torta e per un attimo si è concentrato su di me.
Mi ha messo un mano sui fianchi e l'altra contro la mia.
"Devi solo seguire i miei passi"
Cole ha iniziato con un ritmo lento permettendomi di provare a stargli dietro, ma li ho pestato i piedi diverse volte.
"Lasciami dire che non è esattamente la cosa in cui sei più brava" ha detto mentre gemeva l'ennesima volta per il dolore
"Scusami, sono davvero goffa nel ballare" ho detto desolata ma Cole mi ha rassicurata
"Hai solo bisogno di un po' di pratica".
Mi ha stretto ulteriormente i fianchi e ha cercato di guidarmi il meglio che poteva, ho seguito i suoi passi cercando di fare attenzione a non calpestargli nuovamente i piedi e piano piano ho iniziato a trovare una certa dimestichezza.
I nostri occhi non si sono mai staccati e per un attimo mi sono chiesta se questo non fosse un semplice sogno perché mi sembrava di essere completamente in un altro mondo.
Cole mi ha stretto la mano più forte in maniera rassicurante e anche se non stavamo ballando sulle note di alcuna canzone, non ho potuto non immaginare le note delle canzone di "Perfect" nella mia testa.
Cole si è fermato un attimo posandomi un piccolo bacio sulla mano e ha riso di gusto quando le mie guance sono diventate rosse, l'ho spinto giocosamente, ma ha semplicemente riacchiappato la mia mano e ha ricominciato a ballare.
"Andiamo, così e ora gira" mi ha detto facendomi volteggiare su me stessa.
"Forse ho qualche possibilità di imparare" ho detto ridacchiando, ma poi ho sentito la suoneria del telefono di Cole e prima che me ne potessi rendere conto stava marciando verso l'uscita.
"Ehi aspetta! Dove stai andando?" l'ho inseguita determinata a fermarlo.
Mi sono messa davanti a lui bloccandolo
"Devo andare, scusami" ha detto velocemente superandomi, ma le mie urla lo hanno fermato
"Perché ultimamente fai sempre così?!"
"Cosa può essere di così urgente da farti scappare via come un fulmine ogni volta?! " ho esclamato arrabbiata e delusa dal suo comportamento
"Io -" ha sussurrato piano in cerca di qualcosa da dirmi e dalla sua faccia sapevo che era in difficoltà su quale scusa inventare
"Che cosa Cole?"
"Tu cosa?! Sono stufa di tutto questo, di te che continui a sparire senza darmi mai una spiegazione!" ho affermato puntandogli un dito contro.
Il suo sguardo si è abbassato in conflitto
"Scusami, ma non posso dirtelo"
"Credevo che fossimo amici Cole , quindi perché non dirmi dove sparisci sempre?" ho chiesto mentre i mie occhi diventavano umidi, ma mi sono rifiutata di lasciar cadere le lacrime davanti a lui.
"Mi dispiace ma solo non posso" ha detto semplicemente superando la mia figura.
Le mie braccia sono cadute lungo i miei fianchi e ho stretto i pugni.
Mi sono voltata un'ultima volta verso di lui
"Se esci da quella pronta tornerò ad avercela con te Cole perciò per favore non andare, non andartene via di nuovo"
Si è fermato di colpo e ho potuto capire la lotta interiore che stava avendo con sé stesso, per un attimo ho sperato che si sarebbe voltato e sarebbe tornato verso di me, ma alla fine quella che ha perso sono stata io.
"È più difficile di quanto sembri ed è più complicato di così Y/n, scusami"
E Cole era sparito di nuovo

Odio, amicizia e amore (cole brookstone x reader)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora