capitolo 16

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Mi sono rigirata nel mio letto mentre cercavo di leggere tranquillamente un libro, ma Cole continuava a tormentare i miei pensieri.
"Oh al diavolo!" ho lanciato il libro sul pavimento e mi sono nascosta sotto le coperte.
"Smettila di pensare a lui Y/n! Se n'è andato quando gli hai chiesto di restare! Non si merita il tuo affetto!" ho detto a me stessa.
"Se solo potessi dimenticarmi di lui..."
Non vedevo Cole da quel dannato giorno e ora era già sabato, venerdì non si era presentato a scuola e una parte di me ne fu sollevata, non avevo voglia di vederlo, mi aveva ferito profondamente che lo volesse o meno.
Avevo passato la serata a guardare un film con mamma, ma continuavo a essere di pessimo umore.
Mi sono girato sul fianco e ho tirato un claico al muro, dopo poco la porta della mia stanza si è aperta.
"Qual è il problema?" mi ha chiesto mia mamma apparendo sulla soglia.
"Non mi va di parlarne" ho borbottato seppellendo la faccia nel cuscino.
"È successo qualcosa con Cole?"
Quando sono rimasta in silenzio ha avuto la sua risposta.
"Allora tesoro?" ha chiesto pazientemente mente si sedeva ai piedi del letto e mi accarezzava dolcemente i capelli
"Abbiamo litigato"
"Come mai?"
Ho tirato su col naso alla sua domanda e sono scoppiata
"Ci sono delle cose che non mi dice e io che pensavo si fidasse di me"
Mi sono messa a sedere e mi sono lasciata avvolgere dalle barccai di mia mamma
"A volte per costruire la fiducia ci vuole tempo tesoro, vedrai che Cole ti dirà tutto se si tratta di qualcosa di importante, dopotutto in ogni relazione deve esserci fiducia"
"Io e lui.. siamo amici mamma.." ho detto trattenendo un singhiozzo.
Mamma mi ha asciugato le lacrime con un dito e mi ha guardato negli occhi
"Ne sei sicura? Ho notato come hai esitato, hai dovuto pensarci prima di rispondere. Si sincera con te stessa Y/n lui in fondo ti piace"
"io.. non lo so" ho ammesso confusa.
Mi ha sorriso dolcemente e mi ha abbracciato di nuovo
"Hai solo bisogno di un altro po' di tempo vedrai che poi capirai da sola quello che provi"

La mattina dopo era domenica e non so come fossi riuscita a prendere sonno dopo tutte le lacrime che avevo versato, mi sentivo completamente svuotata, mamma era uscita per andare da qualche parte e io ero rimasta completamente da solo con la mia tristezza.
Mamma aveva detto che Cole aveva solo bisogno di tempo e che poi sarebbe venuto a dirmi tutto, ma una parte di me aveva iniziato a dubitare di tutto, di ogni momento che avevamo passato sorridendo insieme e alla fine nella mia testa avevo iniziato a pensare che forse ero l'unica dei due a pensare che il nostro legame fosse speciale e sincero, forse per lui non ero così importante come credevo.
Qualcuno ha suonato al campanello di casa e ho dovuto trovare la forza di uscire dal letto.
Mi sono infilata le mie pantofole preferite e sono andata ad aprire in pigiama, dando quasi per scontato che fosse il postino o qualche corriere.
La capigliatura nera che mi sono trovata davanti però mi ha fatto fare un passo indietro per la sorpresa e trattenere il respiro come mai prima d'ora.
Gli occhi stanchi di Cole mi hanno guardato tristemente.
"Ciaooo" ha detto debolmente
"So che è presto per presentarmi qui di domenica, ma avevo davvero bisogno di parlarti, mi sono precipitato qui.... Si insomma sono venuto qui subito appena ho potuto" ha detto piano cercando di parlare correttamente
"Scusami Cole ma non ho alcuna voglia di vederti, tanto meno di parlarti, perciò è meglio che tu te ne vada."
Gli ho sbattuto la porta in faccia, ma subito dopo ho sentito un tonfo provenire da essa.
Ho guardato dallo spioncino e ho individuato la testa di Cole sbattuta contro la porta, sembrava distrutto quasi quanto me.
Ho sospirato e ho riaperto la porta facendo inciampare Cole in avanti.
Si è stabilizzato prima di cadermi addosso.
"Okay parla, che cosa vuoi?"
Per un attimo mi è sembrato che si fosse di colpo ripreso dopo le mie parole e i suoi occhi hanno ritrovato un po' di colore e speranza.
"Ti devo una spiegazione.. " ha iniziato.
Ha battuto le dita sul legno della porta impaziente che continuasse, ma alle parole successive ho capito di aver perso solo tempo.
"Io sono il ninja della terra, faccio parte dei nin-"
"E io sono la fata madrina, Cole seriamente torna quando vorrai parlare seriamente con me. Sono stufa di scherzare"
Gli ho chiuso di nuovo la porta in faccia e mi sono gettata nuovamente sul letto.
L'ho sentito gridare da oltre la porta che stava dicendo il vero ma l'ho semplicemente ignorato e alla fine si è arreso e se n'è andato.

Quando la settimana è ricominciata, ho fatto in modo di ignorarlo durante le ore che avevamo insieme, non ne potevo più di sentirlo sussurrare nel mio orecchio che faceva parte della squadra dei ninja.
Cole aveva un fisico pazzesco, ma era troppo assurdo che fosse un ninja, non poteva essere vero.
"Andiamo Y/n devi credermi" ha ripetuto mentre uscivamo dall'aula di chimica, ma l'ho ignorato mentre mi infilavo gli auricolari nelle orecchie e facevo partire una canzone a caso.
Mi ha seguito per tutto il tempo, ma poi sono entrata nell'aula di matematica ed è stato costretto a lasciarmi stare.
Certo però aveva ancora i messaggi come arma, il suo contatto mi aveva mandato una decina di messaggi durante tutta l'ora e ho resistito al desiderio di bloccarlo.
Quando è suonata la campanella che segnava la ricreazione mi aspettavo di trovare di nuovo Cole che mi aspettava fuori, ma sono stata sorpresa di trovare invece Jay e Nya.
"Ehi Y/n!" si è illuminato Jay quando mi ha individuato.
"Ragazza dobbiamo parlare" ha detto Nya leggermente più seria passandomi tranquillamente una mano sulle spalle
"Okay non ditemi che ha mandato voi" ho sospirato mentre proseguivo con loro lungo il corridoio
"Devi davvero parlare con lui Y/n" ha parlato Jay
"Si amica mia non fa che stare giù da quando avete discusso" si è unita Nya
"Si beh se la smettesse di inventarsi scuse come il fatto che è il ninja della terra"
Entrambi hanno improvvisamente cambiato atteggiamento, si sono scambiati un'occhiata mentre si mordevano le labbra a disagio.
"Tu parlaci e basta Y/n, Cole tiene molto a te" mi ha detto con un sorriso Nya.
Poi Jay si è allontanato verso Zane che se ne stava in fondo al corridoio a leggere un libro in tranquillità, Nya stava per fare lo stesso e seguirlo ma l'ho fermata un attimo
"Comunque mi consideri un'amica Nya?" le ho chiesto con piccolo sorriso e la speranza che cresceva in me
"Ma certo i cosiddetti amici di Cole sono anche i miei amici"
"E tu ragazza sei davvero una forza della natura, una tipa davvero tosta, non posso non vederti come un'amica, noi ragazze dobbiamo restare unite, ricordi?" mi ha detto facendomi l'occhiolino.
"Mi raccomando, vedi di parlare con Cole Yn, ne avete bisogno entrambi"
Ho sospirato
"Ci proverò"
L'ho osservata allontanarsi, poi ho proseguito per la mia strada in direzione del mio rifugio, quella meravigliosa stanza degli strumenti.
Ho tirato un sospiro di sollievo quando sono entrata, felice di poter finalmente liberare il peso di aver avuto Cole addosso per tutti questi giorni, ma il mio sollievo è durato poco quando ho visto che anche lui era in questa stessa stanza e chiaramente mi stava aspettando.
Mi sono femrsata dal fare istintivamente un passo indietro, il mio cervello non voleva avere niente a che fare con lui in questo momento e voleva stargli il più lontano possibile, ma il mio cuore desiderava così ardentemente stargli vicino, che faceva male.
"So che non mi credi, ma sono il ninja della terra e posso provartelo!" ha iniziato subito avvinandosi a me.
Ho chiuso gli occhi per far sparire l'immagine di lui dalla mia mente e mi sono concentrata sulla mia rabbia e il mio dolore
"Quanto ancora andrai avanti con questa storia Cole?! Per quanto ancora ti prenderai gioco di me e per quanto ancora giocherai con i miei sentimenti fingendoti mio amico?!" ho urlato a squarcia gola.
Ho trattenuto le lacrime e ho stretto forte i pugni
"Non voglio più vederti Cole!" mi sono voltata e sono corsa fuori, ma mi ha afferrato bruscamente il polso e mi ha strattonato indietro facendomi schiantare contro il suo petto.
Non ho avuto nemmeno il tempo di reagire he mi sono ritrovata premuta contro il mura della stanza, le mani di Cole a entrambi i lati dea mia testa e il suo corpo abbastanza vicino da impedirmi di fuggire.
Ha respirato affannosamente, la testa appena chinata, poi ha sollevato lo sguardo e i nostri occhi si sono incontrati.
"Cole lasciami andare!" ho esclamato, ma ho smesso di pensare lucidamente quando ha avvicinato il suo volto fino ad essere a un soffio dal mio viso, le parole sono scomparse dalla mia testa e la mia mente si è ritrovata improvvisamente vuota, senza la minima capacità di ragionare.
Averlo così vicino mi faceva questo effetto e mi sono resa subito conto di quanto fossi così vulnerabile e sotto il suo incantesimo in questo momento.

Odio, amicizia e amore (cole brookstone x reader)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora