capitolo 9

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Il telefono di lui ha iniziato a vibrare incessantemente e Cole ha sospirato pesantemente forse non sopportava l'idea che fossimo stati interrotti, non ne ero certa, ma è rimasto ancora qualche secondo a guardarmi come se non volesse allontanarsi e interrompere il momento.
Il suo telefono però continuava con la sua musichetta che stava diventando fastidiosa.
"Non è che.... Scendere.... Telefono" ho balbettato in modo confusionario una serie di parole, mentre la mia faccia aveva raggiunto livelli di rossore massimi "
" Oh certo scusami " si è allontanato ed è sceso da sopra di me, il contatto con lui mi mancava già, ma ho fatto finta che la cosa non mi avesse toccato davvero.
All'improvviso ho sentito un leggero dolore alla testa dove ero rimasta ferita per lo scontro di poco prima. Ho sollevato la mano toccando il taglio, ma me ne sono subito pentita quando il dolore mi ha raggiunto di nuovo, più forte di prima.
Intanto Cole ha risposto in modo secco al telefono.
" Che c'è?! " non sembrava affatto contento, ma la sue espressione è cambiata dopo aver sentito qualsiasi cosa gli avesse detto la persona dall'altro capo del telefono.
"Okay arrivo subito" ha detto velocemente e poi una volta messo giù è tornato a guardarmi.
Si è accorto della mia espressione sofferente e si è chinato esaminandomi.
"Stai bene?"
Ho annuito, ma non sembrava convinto della mia risposta.
Mi sono seduta meglio sul letto e ho osservato mentre si muoveva goffamente sul posto.
"Io devo andare, posso passare più tardi a controllarti se vuoi"
"Non preoccuparti, me la caverò, aspetterò che mia mamma torni, si occuperà lei di questo" ho detto indicando il taglio.
Ha annuito e si è avviato verso l'uscita, mentre io lo seguivo in silenzio.
Ha aperto la porta, ma ha indugiato per alcuni istanti sulla porta, mi sono limitata ad osservarlo mentre stringeva una mano a pugno.
"Cole?"
"Y/n..." ha iniziato debolmente mentre voltava leggermente la testa per guardarmi.
"Non volevo... Non volevo metterti a disagio prima, davvero mi dispiace, ho paura di aver rovinato tutto se-"
"Cole" l'ho interrotto placando le sue preoccupazioni.
"Va bene, non è successo nulla" l'ho rassicurato
"Sicura?"
"Oh Cole, non sapevo avessi un cuore così grande da preoccuparti di me" ho detto mentre lo raggiungevo e lo abbracciavo.
"Sei davvero un tenerone"
È rimasto teso per un attimo, ma poi mi ha circondato con le braccia e l'ho sentito sciogliersi nell'abbraccio.
Ho respirato il suo profumo e le mie narici sono sono state riempite dal suo odore confortante.
Sapeva di terra bagnata, agrumi, alberi di pino, ma poteva sentire anche un pizzico di lavanda e gelsomino impregnato tra i suoi indumenti e...mi sono bloccata.
Torta al cioccolato?
Ho infilato il naso più profondamente in lui ed eccolo di nuovo! Cole sapeva di torta al cioccolato!
Mi è scappata una risata che chiaramente Cole non è stato in grado di comprendere.
"Che c'è?"
"Nulla, lascia stare devi andare no?"
"Si, perciò ci vediamo, ciao y/n" ha detto piano mentre si allontanava
"Ciao Cole"

Ho atteso con calma che mia madre tornasse, ma con il passare delle ore iniziavo a perdere la speranza e alla fine mi sono appisolata sul divano.
Un bussare alla porta mi ha fatto svegliare, ho guardato l'orologio appeso al muro, erano le otto di sera.
Mi sono guardata intorno nella stanza ma di mia mamma non c'era ancora traccia, ho sospirato e sono andata ad aprire la porta.
Con mia enorme sorpresa mi sono ritrovata davanti Cole.
"Lo so, so che avevi detto che non sarei dovuto passare, ma ehi ho portato la pizza!" ha detto ha gran voce, tsrappandomi un enorme sorriso
"Cole tu sei semplicemente fantastico!" ho detto euforica, mi sono sollevata in punta di piedi e gli ho dato un bacio sulla guancia.
Si è sciolto sul posto e per un attimo ho pensato che sarebbe caduto a terra, ma si è limitato ad entrare con una leggera velatura di rusa sulle guance, era terribilmente adorabile.
"Credevo avessi detto che se ne sarebbe occupata tu mamma del taglio" ha detto mentre poggiava il cartone della pizza sul tavolo.
Ho giocato nervosamente con le mie mani
"Non è ancora tornata dal lavoro"
"Allora sei tutta sola?"
Ho annuito tristemente
"Allora è un bene che io sia passato, ti terrò compagnia" ha dichiarato con un sorriso
"Possiamo guardare un film mentre mangiamo la pizza se ti va" ho proposto
"Suona bene"
Mezz'ora dopo il film stava andando, ma Cole si era addormentato e ora dormiva appoggiato sulla mia spalla.
Russava un sacco, ma non mi dava così fastidio.
Gli afferrato piano la testa e l'ho appoggiata sulle mie gambe in modo da poter vedere il suo viso angelico.
Aveva i lineamenti così rilassati e sembrava in pace con il mondo, il mio bello addormentato.
Mi sono bloccata quando mi sono resa conto di aver pensato che Cole fosse il "mio" bello addormentato.
Diavolo cosa mi stava facendo questo ragazzo?
Si è mosso nel sonno e io ho infilato una mano tra i suoi capelli e ho iniziato a giocarci come fossero fatti di cotone, erano così morbidi e setosi che mi sarei potuta addormentare solamente toccandoli.
Ora averlo qui, così indifeso e innocuo tra le mie braccia mi faceva desiderare di posare le mie labbra sulle sue.
L'ho guardato di nuovo con tenerezza e mi sono abbassata fino a sfiorargli il volto, gli ho posato un bacio in mezzo alla fronte, sono scesa più in basso e l'ho baciato sulla punta del naso.
L'odore di torta al cioccolato che aveva addosso mi ha raggiunto di nuovo e ho sorriso più di prima, ho baciato la sua guancia e alla fine sono arrivata a sfiorare le sue labbra, avrei voluto abbasrmi ancora di più e finalmente toccarle, avrei voluto sapere che sapore avevano e perdermi nella sensazione che avrei provato a sentirle premure contro le mie, ma sapevo che non sarebbe stato corretto nei confronti Cole farlo ora che non poteva neanche rendersi conto della nostra vicinanza.
Mi sono lasciata ricadere indietro con la testa e ho lanciato un'occhiata distratta al film, ho guardato il cartone vuoto della pizza lasciato a terra e ho chiuso gli occhi lasciandomi trascinare nel mondo dei sogni.
Una porta ha sbattuto improvvisamente e io mi sono svegliata al suono del mio nome.
"Y/n"
Ho aperto pigramente gli occhi ritorvandomi davanti la figura di mia mamma che stava di fronte alla tv con le braccia incrociate.
"Mamma?" ho borbottato assonnata, finché il mio sguardo non è caduto su Cole accanto a me che dormiva.
"Posso spiegarti" ho detto ritorvandomi immediatamente sveglia.

Odio, amicizia e amore (cole brookstone x reader)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora