"E' la capacità di improvvisare
che fa sì che la musica classica funzioni."
Itzhak PerlmanSotto i palmi che li comprimono, i fili d'erba si frizionano mischiandosi tra di loro e piegandosi fino a toccare con gli steli la terra resa umida dalla pioggerellina terminata da poco.
La mano che li accompagna verso il basso, si appoggia maggiormente allo strato bagnato del terreno, causando brividi e leggeri tremori sulla pelle del ragazzo.Izuku rimane seduto con il corpo ben appoggiato al manto erboso madido, incurante degli indumenti che si stanno impregnando di acqua, di fango...
e di senso di vuoto.Gli occhi smeraldini rimangono vacui e rivolti soltanto verso l'angolino di verde che oggi gli appare talmente inconsistente da farlo divenire un antro gelido e scostante.
A momenti non sta permettendo neppure al suo corpo di eseguire le classiche funzioni elementari, tipo il normale sbattere delle ciglia.
Nonostante tutto i sensi siano ben desti e all'erta.
Izuku non vuole rischiare di lasciarsi sfuggire il possibile arrivo di Katsuki.Sono giorni che il ragazzo è sparito nel nulla e lui continua a domandarsi senza sosta, se la colpa di questa scelta possa essere imputata alla sua persona. Se lo chiede ininterrottamente, cadendo dentro ad un personale loop mentale. Si ripete nella testa a memoria le frasi che si sono scambiati, una per una, fino a scomporle ai minimi termini.
Cosa cavolo è successo?
Stringe tra le dita, senza accorgersene, alcuni fili d'erba che si strappano dal morbido letto di terra con uno stridente rumore che lo fa sobbalzare sul posto.
Izuku rialza le mani osservando pensieroso il verde rimasto incastrato tra le dita.
Scuote la testa irritato prima di alzarsi da terra ed asciugarsi con fare distratto i palmi sui pantaloni.
Rientra a testa bassa verso il Conservatorio, dirigendosi verso la zona adibita a ristoro, all'interno della palazzina.-Izuku ma non eri uscito a prendere dei caffè per tutti? - Domanda Shoto osservandogli le mani vuote.
Il ragazzo è seduto compito sul divano, stretto in un angolino con le ginocchie unite tra loro, mentre al suo fianco uno sgangherato Hitoshi occupa praticamente tutto il restante della seduta con le gambe aperte ed i gomiti appoggiati sopra.Di fronte a loro, su una poltroncina di tessuto colorato, è accomodata Ochaco.
Stringe gli occhi osservandolo in viso sospettosa.-Me li sono dimenticati - Risponde Izuku alzando le spalle.
-Ma se sei stato fuori più di mezz'ora... - Marca lei scrutandolo ancora più attentamente prima di aprire gli occhi preoccupata.
-Stai bene?- Si arrischia a chiedere percependo il suo stato d'animo disturbato che la raggiunge come una tempesta.
-Si- Mugugna lui lasciandosi cadere pesantemente sulla prima sedia che trova. Si strofina le mani tra di loro nervosamente senza guardarli in viso.
-Secondo me sei stato a controllare se è ritornato il violinista che ti piace tanto - Dichiara Hitoshi avvicinandosi con la schiena verso la morbida imbottitura di piuma d'oca.
Izuku si morde il labbro a disagio. Le gote gli diventano rosse.-Siamo curiosi. Che cosa gli hai detto di così terribile per farlo fuggire in quel modo?-
-IO NON LO SO!- Urla di rimando Izuku alzandosi in piedi talmente veloce da rovesciare all'indietro la seggiola.
-Un attimo prima lui era tranquillo e mi parlava sereno ed invece quello dopo è cambiato e mi ha lasciato, come se fossi un cretino, da solo in mezzo al parco.
Io... Io non ho capito cosa sia successo. Il non sapere, il non vederlo, il pensare che sia colpa mia... mi sta mandando letteralmente fuori di testa!- Prorompe quasi urlando osservando a turno i volti degli amici che lo fissano a bocca spalancata.
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BakuDeku- La nostra melodia - DekuBaku
FanficBakugo Katsuki è un violinsta di talento che suona dove gli capita. Izuku Midoriya è un ballerino che studia danza classica in Conservatorio. Secondo la teoria della sincronicità di Jung, nessun avvenimento è un fatto accidentale. E se la nostra vit...