Parte 14- Il lago dei Cigni

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"Ho sentito interpreti straordinari anche con violini meno famosi.
Il suono viene da dentro di noi,
non da fuori."
Uto Ughi




Le voci allegre e gli schiamazzi rumoreggiano appena fuori dalla porta di ingresso di casa di Katsuki.
E' tardi, i ragazzi hanno bevuto un pochino più del solito, e non riescono a dosare il tono della voce.
Kirishima continua a sghignazzare senza sosta insieme a Kaminari,  mentre il sibilo dello <Sssshhhhh > continuo di Mina li zittisce per alcuni secondi per poi farli riprendere a scoppiare a ridere subito dopo.

Non riescono a stare zitti, ma quando raggiungono il soggiorno si ammutoliscono all'istante.
Lo sguardo di tutti viene catturato dallla figura silenziosa di Izuku che è seduto sul divano e ha sul grembo un'immobile testa dalla chioma bionda.

Con uno scatto fulmineo, Eijiro lascia la mano alla sua ragazza per avvicinarsi al divano ma prima che possa parlare il ballerino allunga l'indice sulla bocca chiedendogli con gli occhi di non fare troppo rumore.

-E' stato male.-
Sussurra con un filo di voce.
-Sono finalmente riuscito a calmarlo.- Muove delicatamente le mani tra i morbidi capelli dorati del ragazzo, incastrandone le dita e beandosi del mezzo sospiro che di rimando emette il violinista.
Kirishima assottiglia gli occhi scrutando la scena contrariato.

-Avresti dovuto chiamarmi.- Ribatte avvicinandosi e toccando una spalla a Katsuki che apre gli occhi confuso, alzandosi a sedere ed osservandosi attorno.

Appena mette a fuoco di fronte a se l'immagine dell'amico dalla chioma infuocata allunga le mani verso di lui, nella tipica mossa che potrebbe fare un bambino piccolo in cerca della propria madre.
Kirishima lo afferra e se lo tira addosso in un abbraccio, poi lo alza e sostenendolo lo accompagna verso la camera da letto.

Izuku rimane alcuni secondi in silenzio ad osservare turbato la porta chiusa della stanza di Katsuki, dove i due ragazzi sono appena spariti. Non dovrebbe provare gelosia, e' consapevole che non c'è nulla tra di loro se non amicizia, ma non può decidere autonomamente i sentimenti che dovrebbe provare.
Non può modificarli o cambiarli a proprio piacimento, quando e come ne ha voglia, sarebbe tutto fin troppo semplice.
E' che invidia da morire la fiducia cieca che Katsuki ripone in Kirishima, la piena convinzione che ci sarà sempre per lui.
Emette un lungo sospiro tormentato.

-Lo so quello che provi. Mi sento esattamente come te.-

Il ballerino sposta le iridi verso Mina. Osserva accuratamente come le sue labbra siano strette tra loro e come il suo viso mostri palesemente l'irritazione che sta provando. Incrocia le braccia guardandolo infastidita, sbuffando fuori l'aria in attesa di una sua risposta.

- Non penso.- Dichiara Izuku alzandosi dal divano. Non ha voglia di iniziare una discussione che non lo porterà da nessuna parte. Ne tantomeno di farlo in sala dove potrebbero sentirli anche gli altri.

-Oh, invece penso proprio di si. Quando ti ho conosciuto e ho visto come Katsuki si fosse subito infatuato di te, ho sperato con tutto il cuore che finalmente Kirishima tornasse ad essere libero. E' il mio ragazzo, e dovrebbe vivere con me e pensare a cosa realizzare per il nostro futuro. Invece no.
Sta sempre e solo a pensare a Katsuki!

Siamo in questo stupida situazione di stallo da un anno. Continua a fare da balia ad un ragazzino viziato che sta facendo impazzire tutti con i suoi esagerati attacchi di panico.- Sentenzia agitata seguendolo verso la porta.

-Kirishima e Kaminari devono nascondersi e correre ai ripari ogni volta. Tu non puoi sapere quante volte ci siamo già spostati e quanta paura io abbia provato.
E la colpa di questa situazione è solamente sua, visto che non è in grado di prendere nessuna decisione...

BakuDeku- La nostra melodia - DekuBakuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora