Parte 24 - Danza Macabra

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"Le note sinistre dello scordato
violino della Morte
chiamano i morti fuori dalle tombe;
e questi, avvolti in bianchi sudari, volteggiano attorno in una danza infernale."


"Per diventare un bravo violinista occorrono ore di applicazione giornaliera.
Devi apprendere la tecnica.
Ma per diventare eccelso, a un certo punto,
la devi dimenticare. "
Salvatore Accardo




Izuku si massaggia una caviglia passandoci sopra le dita concentrato. Alcune settimane sono passate ed in linea teorica tutto dovrebbe essere tornato com'era prima eppure lui continua a sentire affiorare, di tanto in tanto, un sentimento di paura imminente.
Come se qualcosa di brutto dovesse accadere da un momento all'altro.

-Ehy, stai ancora pensando a Dabi? -

La voce di Shinso gli arriva alle orecchie ovattata, lontana.
Sbatte le ciglia scure, osservando come le immagini dei volti confusi dei suoi amici, riprendano forma a poco a poco, ricomponendosi davanti ad i suoi occhi.

-Se mai sto pensando a Katsuki.- Ribatte indispettito togliendo la mano dalla caviglia e abbassando la gamba.

-E' veramente una cosa incredibile quello che è successo.
Io ancora fatico a crederci.- Mormora Uraraka a sottovoce, come se non dovesse farsi udire da nessun'altro.
Izuku abbassa gli occhi sulla poltrona, cercando irritato il cellulare da mettere in borsa. Vorrebbe seriamente essere altrove: e' stanco di sentirli parlare sempre della stessa identica cosa.

-Io trovo stupefacente invece che Shoto non lo sapesse! Come diamine avete fatto a non incontrarvi mai per più di un anno, rimane per me un vero mistero!-

-Io e mio fratello non ci siamo mai frequentati molto. Dopo che è andato via di casa si faceva vedere solo sporadicamente e sempre quando voleva dei soldi.
Poi, ad un certo punto ha tagliato totalmente i ponti con nostro padre.
E sicuramente anche se non lo avesse fatto non avrebbe mai parlato con me della sua vita privata. -

Si sposta la frangia dagli occhi, stropicciandosi le ciocche tra le dita imbarazzato.
Gira il volto verso l'amico dai capelli verdi guardandolo mortificato.

-Izuku era da giorni che volevo dirtelo. Mi dispiace. Seriamente... se solo avessi saputo che lui...-

-Non è colpa tua. Mi fido ciecamente di te e sono convinto che tu non lo sapessi.
E' che adesso è tutto un casino, e io non capisco cosa stia cercando di fare tuo fratello e neppure perché Katsuki lo abbia perdonato così facilmente dopo che lui... che lui...
Va beh, meglio lasciar perdere. Sono troppo confuso e scosso per riuscire a ragionare lucidamente su questa storia.- Sospira tristemente.

-Ragazzi io vado. Katsuki mi sta aspettando per le prove. - Dichiara caricandosi la sacca in spalla.

-Mido..- la voce di Shoto gli arriva addosso in un attimo, come se fosse uno sbuffo di aria gelida.

-Stai attento. Touya sa essere molto meschino quando vuole.-




Risatine e mezze parole a voce alta. Izuku staziona appena fuori dall'ingresso del capannonne con espressione confusa e con le sopracciglia aggrottate.
Guarda per sicurezza il display del cellulare controllandone l'orario, visto che gli risultava che Katsuki dovesse essere dentro ad aspettarlo da solo.

Ogni tanto il silenzio dell'ambiente esterno viene scosso da altri rumori e lui non riesce a non rabbrividire appena: gli sembra la calma prima della tempesta.

BakuDeku- La nostra melodia - DekuBakuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora