- domenica 12 aprile 1999 -
- 18:00 p.m -sono le sei di sera, sono coricata nel letto a guardarmi tik tok nella mia stanza con i led viola accesi.
sono vestita con una semplice felpa blu con una scritta bianca e dei pantaloncini cortisento i miei genitori litigare dal piano di sotto, niente di nuovo, mi misi le cuffie nelle orecchie, aprì Spotify e feci partire la mia playlist preferita. partendo da "DNA - Billie Eilish".
mi misi il cappuccio della mia felpa e mi sedetti a gambe incrociate, cominciai a fissare il vuoto e cominciai a pensare.
lo psicologo mi diceva che dovevo smettere di pensare troppo altrimenti la mia depressione non andrá mai via, però non sono mai riuscita a smettere di farlo.dopo un po' tornai nel mondo reale che stavo facendo lentamente avanti e indietro e che stavo piangendo, come ho detto prima non è niente di nuovo.
decisi di alzarmi e mi sciacquai la faccia per non far notare di aver pianto anche ora e poi scesi al piano di sotto per vedere se i miei avessero cucinato qualcosa dato che era da un po' che non li sentivo. o almeno perché ero tutt'altra parte.
- isa: «hai preparato qualcosa da mangiare?»
- marilena (mamma di isabella): «ti sembra che io abbia voglia di cucinare?» mi urlóio senza neanche rispondergli mi girai per andarmene ma lei aggiunse altro
- mari: «e smettila di fare la vittima perché le tue sono tutte storie»senza darle tanto peso andai in camera mia e presi una lametta, quella lametta.
ho solo undici anni, non dovrei meritarmi tutto questo dolore no?
mi feci alcuni tagli sulle braccia. sapevo che dovevo smettere però è ormai da un anno e mezzo che non smetto di farlo.uscí dalla mia stanza e controllai che non ci fosse nessuno per il corridoio che portava al bagno e successivamente mi ci avviai.
chiusi la porta alle miei spalle e tirai fuori disinfettante, cerotti e quei cosi che si usano per tamponarsi.
ancora con le lacrime agli occhi mi tamponai le braccia sui nuovi tagli e ci misi dei cerotti.tornai nella mia stanza distrutta e mi addormentai subito.
- lunedì 13 aprile 1999 -
- 06 : 30 -mi suonò la sveglia e dato che è lunedì mi tocca andare a scuola.
andai in bagno, mi lavai la faccia, denti e feci un po' di skincare, successivamente mi vestí.scesi di sotto per vedere se qualcuno era sveglio ma a quanto pare no.
presi due biscotti e me li misi in bocca, cuffie alle orecchie, musica e presi lo skateboard per poi partire.ero sempre isolata, parlavo solo quando quel gruppetto si avvicinava a me per bullizzarmi infatti dall'inizio della prima media soffrivo di bullismo dalle solite persone.
c'erano anche questi due ragazzini della mia età nella mia scuola molto popolari.
erano circondati da ragazze, per come si comportavano avrei voluto tirare un pugno ciascuna.arrivata davanti i cancelli mi sedetti nella mia solita panchina e guardai il nulla. pensando.
tornai nel presente quando appunto il mio bullo lorenzo meng venne da me e mi sbatté la testa contro il muro, mi accorsi che tutti stavano entrando.mi alzai e mi incamminai verso la mia classe.
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ON THE EDGE - TOM KAULITZ
Romanceuna ragazza di nome Isabella Binch, insicura, timida, introversa, terrorizzata da tutto, paranoica. insomma..una ragazza che sta bene solo con se stessa, una ragazza che ha ricevuto un milione di delusioni, problemi di famiglia, una ragazza che rice...