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per tutto il viaggio fino a casa ero circondata da pensieri, non so se aiutare tom a medicarlo o no.
arrivammo a casa e mi feci coraggio.
isa: «tom, vieni in bagno che ti medico»
appena finissi la frase Bill, Georg e Gustav mi guardavano sconvolti e come loro si chiedevano con che coraggio io abbia detto quella frase a tom me lo chiedo anch'io.
tom: «va bene»

si avviò verso il bagno e io lo seguivo da dietro, accesi la luce e chiusi la porta, non so perché ma le porte aperte mi danno fastidio.
ecco.
ora sono sola con Tom.
il mio cuore cominciò a battere più forte e mi tremavano le mani solo a prendere le medicine.
MA COME FACCIO A MEDICARLO CON LE MANI CHE MI TREMANO?

ho realizzato solo ora che per medicarli il labbro devo toccarlo.
aiuto.
aiutatemi.
isa: «se ti faccio male dimmelo, ok?»
Tom annuì.

presi il disinfettante e un po' di cotone e mi misi in mezzo alle sue gambe.
mi stava guardando e io li stavo guardando quelle labbra perfette che aveva che stavano sanguinando.
cominciai a medicarli il labbro, non so come ma è la sensazione più bella della mia vita.
a questo pensiero sorrisi.

tom: «perché sorridi?»
isa: «non posso?»
tom: «sisi che puoi, hai un sorriso magnifico, perché non sorridi più spesso?»
giuro stavo per svenire.

li risposi facendo spallucce e per finire li misi un pezzo di cotone nel naso per fermargli l'emorragia.
isa: «questo toglilo domani mattina appena ti svegli, non toccarlo»
mi girai per posare le robe e lui mi venne dietro.
sentì le sue mani fredde nei miei fianchi, lo guardai dallo specchio e poi arrivò ad abbracciarmi da dietro.
posai le robe che avevo in mano sul lavandino e mi girai per abbracciarlo.
tom: «mi dispiace..»
non risposi ma semplicemente continuai ad abbracciarlo.
questo momento non me lo scorderò mai.

erano ormai le 05:47 e stavo morendo di sonno.
andai in camera e mi misi una maglia larga con sotto dei pantaloncini corti e mi buttai nel letto. dopo tre secondi stavo già sognando.

tom: «auguri a noi amore, il nostro primo anno da fidanzati»
isa: «già, è sempre stato il mio sogno da quando avevo 12 anni»
tom: «scusa se non te l'ho fatto avverare prima»
isa: «non ti preoccupare, per me quello che che conta è che si sia comunque avverato e di passare tutta la mia vita con te»
tom: «anche a me piccola.»
e tom mi baciò.

mi svegliai di colpo tutta sudata, non ci posso credere.
ERA UN SOGNO?
sembrava tutto così vero, in quel bacio sono riuscita a sentire l'odore di tom e le sue calde labbra sulle mie, riuscivo a vedere anche il mio riflesso nei suoi occhi.

sono agitatissima, prendo di colpo il mio iPhone e cerco su google "i sogni della notte si potrebbero mai avverare?"
diciamo che come sempre google non è stato di così tanto aiuto, mi ha detto un po' di si, un po' di no e un po' di non sempre.

sbuffai e mi ributtai nel letto con i capelli tutti in faccia e la mano sopra la testa.
anche se non c'ho un cazzo voglia sono riuscita ad alzarmi e a pettinarmi perché ho i capelli peggio della prof di inglese.
aprì la porta e cominciai a sentire voci.
mi avviai verso la cucina e mi appoggiai al muro osservando Bill e Tom litigare. come ogni Domenica mattina.

dopo qualche minuto che io stavo guardando male entrambi si misero entrambi un po' di timore si zittirono.
isa: «Georg e Gustav venite, vi devo parlare e quando questi due avranno finito di litigare gradirei la presenza di Bill»
mi avviai verso la mia stanza con Gustav e Georg dietro di me e quando entrarono in camera mia chiusi la porta alle mie spalle e mi appoggiai su di essa.

Georg: «che succede boss?»
isa: «io non so più che fare con Tom»
gus/geor: «COSA AVETE FATTO?»
isa: «ma secondo voi? cosa devo aver fatto con lui?»
gus: «a se non ce lo dici tu»

isa: «non abbiamo fatto niente di che..questa notte quando siamo andati in bagno per medicarlo, una volta finito lui mi ha toccato i fianchi e poi mi ha abbracciata da dietro, sapete che io li amo..poi da Tom»
gus: «EH?»
geor: «devo parlare con Tom» disse uscendo dalla stanza di fretta
isa: «GEORG NO»

georg se ne fotte altamente delle mie parole e andò diretto da tom.
quando Georg se ne andò Bill prese il suo posto chiedendo di cose dovessi parlarli, li raccontai tutto come ho fatto ha Georg e Gustav e lui rispose con un:
bill: «è bello no? è un passo in avanti per ottenere ciò che vuoi»
isa: «l'ho anche sognato che facevamo un anno di fidanzamento poi appena sveglia ho guardato su google se i sogni si avveravano e non ho capito un cazzo»
bill: «isa, i sogni sono sogni, e tu sogni che tu e tom vi fidanziate. fidati, i sogni si avverano»
isa: «non puoi dirmelo così, non hai alcuna prova»

bill: «invece si che c'è l'ho, quando ero più piccolo sognavo di ottenere il palco con quattro persone dietro, e guarda ora, sono riuscito a ottenere il palco insieme a quattro meravigliose persone che suonano dietro di me, devi solo crederci»

mi salirono le lacrime agli occhi a pensare che Bill è riuscito ad ottenere ciò che desiderava, dopo di tutto se lo merita.
ci abbracciammo e dopo un po' di aggiunse anche Gustav.
manca Georg, ma li manca un calcio in culo

CONTINUA...
raga scusate se non pubblico giorno per giorno 😭😭💞💞

 ON THE EDGE - TOM KAULITZDove le storie prendono vita. Scoprilo ora