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sono passati cinque giorni e io sto solo peggio, ho deciso di vedere cosa faceva tom se io non li parlavo, il risultato?
non mi parla neanche lui.
non credo che si sia accorto che io non sto mangiano, non sto uscendo dalla camera di bill e che la notte non ci sono nella stanza che dovrebbe essere mia e di tom.

però ho deciso di alzarmi e andare da lui.
andai in salotto e chiesi dov'era tom.
georg: «in bagno di sopra, vuoi parlargli?»
non risposi e mi dirisi davanti la porta del bagno.
ero ferma lì ad aspettare che uscisse con le braccia conserte.

la serratura girò e la porta si aprì.
lo vidi.
il volto più bello del mondo era di nuovo davanti a me.
non parlammo ma lui cercò di superarmi ma io lo fermai appoggiando la mia mano sul suo petto,

isa: «quindi se io non ti parlo tu non mi parli?»
tom: «vai via isabella»
isa: «ora mi chiami pure per nome intero? ammettilo che mi hai tradita»
non mi rispose, ma stava ammettendo che mi aveva tradita, me lo dicevano i suoi occhi, come se nel profondo volessero salvarmi da tutto questo male.

isa: «non vuoi nemmeno darmi spiegazioni?»
tom: «come fai a saperlo»
isa: «ho guardato il tuo telefono» dissi sapendo che si sarebbe arrabbiato.
tom: «hai guardato il mio telefono?»
non risposi e guardai altrove.
tom: «HAI GUARDATO IL MIO TELEFONO?!» disse spingendomi contro il muro.

spalancai gli occhi per la botta alla schiena e poi alzai lo sguardo per guardarlo.
eravamo vicinissimi e io volevo baciarlo, ma non posso.
isa: «PERCHÉ LO HAI FATTO? CAZZO MA LO CAPISCI QUANTO IO TI AMO E QUANTO IO STO MALE PER QUESTO?»
cominciammo a urlarci contro e io mi misi a piangere davanti a lui non smettendo di urlare.

isa: «CAZZO TOM SERIAMENTE? TU MI AVEVI PROMESSO CHE NON MI AVRESTI MAI FATTA TORNARE NELLE STESSE CONDIZIONI DI UN ANNO FA E GUARDA, GUARDA COSA HAI FATTO, NON MI VUOI NEANCHE DARE DELLE CAZZO DI SPIEGAZ-» dissi per poi ricevere uno schiaffo in faccia da tom.

tom: «l'ho fatto perché ho capito che lei è molto più vivace di te e non ha tutta questa vergogna a farsi mostrare senza vestiti, in poche parole è migliore di te quindi stai zitta»
rimasi senza parole con la mano sulla guancia ormai rossa e gonfia.
scappai via e andai in camera di bill, da sola con la mia amata lametta.

ormai le braccia erano piene di cicatrici e bende perciò mi abbassai i pantaloni e cominciai dalle gambe.
non mi fermavo più, o almeno, non riuscivo a fermarmi.
per fortuna entrò bill.

bill: «ISA BASTA» disse correndo verso di me per poi buttarsi su di me.
isa: «ha detto che quella tipa è migliore di me»
bill: «ma tom non sta bene»
mi aiutò ad alzarmi e andammo in bagno per disinfettarmi.

bill: «dopo io ci parlo con tom, ha fatto qualcos'altro?»
isa: «mi ha tirato uno schiaffo.»
bill si bloccò e mi guardò.
bill: «TI HA PICCHIATA?»
con tanta difficolta annuii e lui posò tutte le cose e corse di sopra.
isa: «BILL FERMATI»

BILL POV
Tom ha esagerato.
corsi di sopra e spalancai la porta di camera di tom e lo beccai mentre si stava facendo una sega.
tom: «BUSSARE?»
bill: «TOM TU HAI RAGGIUNTO IL LIMITE, NON SOLO TRADISCI ISABELLA DICENDOGLI QUELLE COSE SAPENDO IN CHE CONDIZIONI STA MA LA PICCHI ANCHE»
tom: «ti ha detto che le ho tirato uno schiaffo?» dice con voce infastidita.
bill: «SI CHE ME LO HA DETTO, MA TU SEI SCEMO TOM, MA TI SEI DROGATO O COSA?»
tom: «lei mi ha chiesto spiegazioni e io gliele ho date»
bill: «si ma potevi evitare di tirarle uno schiaffo, sei orribile.» dissi uscendo dalla stanza.

tornai di sotto e isabella aveva finito di medicarsi da sola.
bill: «brava isa»
isa: «vi ho sentiti urlare..»
bill: « stai tranquilla, è tutto apposto».

CONTINUA...
un altro capitolo corto scusatee

 ON THE EDGE - TOM KAULITZDove le storie prendono vita. Scoprilo ora