la giornata a scuola volò con la musica nelle orecchie e direi anche per fortuna.
ora: 13:30
finalmente la campanella suonò e potemmo uscire da quest'inferno.
Tom: «ho fame»
isa: «passiamo al mc? è qua vicino»
tom: «SIIII»
bill: «paga Georg»
Georg: «PEZZI DI MERDA BUFALI»
Gustav: «HAHAHAH»ah se ve lo state chiedendo..si, Georg è maggiorenne ma sto qua si è fatto bocciare due volte sto rincoglionito, ma dice di voler venire con noi questa settimana perché altrimenti "cosa faremo senza di lui"
arrivammo finalmente al mc, stranamente anche io avevo fame
Georg: «cosa volete?»
bill: «patatine grandi, il panino classico, coca cola grande e mc flurry al cioccolato»
tom: «come bill»
Gustav: «happy meal»
Georg/tom/isa/bill: «serio?»
e lui annuii
isa: «vabbè, io prendo le patatine grandi, mc chicken, coca cola grande e mc flurry al cioccolato»
Georg: «ok, io prendo come isa»ci sedemmo al tavolo e finalmente arrivarono le nostre cose, quasi quasi facevo una foto a Gustav che era felicissimo del suo happy meal.
mentre stavamo parlando e mangiando arrivarono questi quattro ragazzini, due femmine e due maschi e ci chiesero di fare una foto con loro.accettammo e uno a uno fecimo la foto, però dopo aver fatto la foto con l'ultimo ragazzino mi lasciò tra le mani un bigliettino e se ne andò come se nulla fosse.
lo aprì e c'era scritto: "scrivimi bella ;) +39 **********"
i soliti, vabbè me lo tengo.ricominciai a mangiare e a partecipare al discorso.
quando finalmente arrivammo a casa mi buttai nel letto senza svestirmi ne struccarmi. ero sfinita e infatti mi addormentai immediatamente.*parte la suoneria del telefono*
CRISTO CHI CAZZO É
dormivo così bene..
la suoneria di una chiamata da parte di Avril mi svegliò perciò presi il telefono e risposiisa: «...»
avril: «un ciao no?»
isa: «ciao..»
avril: «sembri morta»
isa: «infatti sono morta, dormivo»
avril: «perfetto e sai cosa? non mi dispiace per niente averti svegliata infatti adesso ti sveglio io alzati e preparati che tra poco vengo sotto casa tua, passiamo a prendere Taylor e andiamo a fare cena fuori»
isa: «CENA FUORI? MA CHE ORE SONO?»
avril: «sono le 20:29 perché?»
isa: «uff.. ho dormito per sei ore e mezza..»
avril: «MA SEI NORMALE?»
isa: «non lo so..»
avril: «muoviti»
e mise giù la telefonata.erano davvero le 20:29..vabbè sta notte non dormo più.
mi alzo e vado a vedere chi c'era di sotto, si presentarono bill, Gustav e Georg.
io li guardai con una faccia da cadavere, suppongo avevo il tutto il trucco sbavato.
isa: «vado a cena con Taylor e Avril»
bill: «che palle io cucinavo la carbonara» disse mentre mi avvicinai al lavandino per riempirmi un bicchiere d'acqua
isa: «e meno male che vado a mangiare fuori allora»
non rispose e si limitò a guardarmi, posai il bicchiere nel lavandino e mi avvicinai verso lui e li lasciai un bacio sulla guancia.ritornai in camera mia e mi scelsi i vestiti e poi mi sistemai il trucco e l'acconciatura.
una volta finito scesi di sotto dove questa volta trovai anche tom.
tom: «dove vai?»
isa: «a cena fuori»
tom: «con chi?»
isa: «con Avril e Taylor»
tom: «sicura?»
isa: «perché non dovrei esserlo?»suonarono il campanello, presi la borsa, il telefono e mi avviai verso la porta e successivamente l'apri.
avril: «amo ma sei una figa»
isa: «grazie, anche te amore mio, sempre»andammo a casa di Taylor e finalmente ci aprì la porta
isa: «c'è l'hai fatta»
tay: «si»
erano entrambe stupende, mi hanno detto entrambe molte volte di essere brutte e io tutte le volte li tiravo uno schiaffo, come fanno di sono che sono brutte? non si può.dopo un po' arrivammo al ristorante e questo signore con la faccia storta venne a darci il tavolo, stavamo cercando di non ridere perché il signore faceva davvero ridere.
skip time - 1h 30min -
finimmo di mangiare, pagammo e uscimmo fuori.
Avril: «posso dire una cosa?»
isa/tay: «no»
Avril: «anche se i camerieri e tutte le persone che c'erano lì dentro facevano ridere, il cibo era buonissimo»
isa: «si infatti, altroché Bill che voleva cucinarmi la carbonara»
tay: «HAHAHAH»fecimo una passeggiata che durò un altra ora e mezza, accompagnai Taylor e Avril a casa loro e ora tocca a me andare a casa, mi sedetti in una panchina e misi la borsetta sulle mie gambe, la aprì e cominciai a cercare le cuffie.
cazzo no.
le ho dimenticate sulla scrivania di casa mia.
vaffanculo.mi alzai e cominciai a camminare.
non mi sentivo al sicuro perché non avevo la musica infatti avevo la sensazione di essere o seguita.
mi girai e vidi un uomo.
era tutto vestito di nero, da testa a piedi, non si vedeva nulla di lui, lo vedo da quando sono uscita da quel ristorante.
era circa a due o tre metri da me, aumentai il passo perché volevo stare lontana da questo tizio ma anche lui cominciò ad andare più veloce.
aumentai e aumentai e arrivai a correre e lui si mise a correre seguendomi.isa: «COSA VUOI?»
isa: «LASCIAMI STARE»
isa: «VAI VIA»
stavo correndo sempre più velocemente da anche il tipo cominciò a correre più velocemente.
a un certo punto cambiai strada ma finì in un vicolo ceco.ero attaccata al muro e lo stavo implorando di lasciarmi stare e ormai eravamo faccia a faccia
isa: «CHI SEI?»
abbassò il cappuccio e si tolse la benda che aveva in faccia ed era..
??: «tom»
CRISTO
isa: «TOM MA CHE, MA SEI COGLIONE?»
tom: «a quanto pare»
isa: «PERCHÉ MI HAI SEGUITA? È DA QUANDO SONO USCITA DAL RISTORANTE CHE MI SEGUI»
tom: «oltre a vedere cosa facevi volevo assicurarmi che uscissi con Avril e Taylor e non con un ragazzo.»
cominciai a sentire le farfalle nello stomaco.isa: «cosa? ora non sono nemmeno più libera di uscire con chi voglio?»
tom: «sai che c'è? l'ho sempre fatto»
isa: «f-fatto cosa?»
tom: «inseguirti, ogni santa volta che uscivi ero con te senza che te lo sapessi»
isa: «e perché lo fai?»
tom: «PERCHÉ TI AMO CRISTO, SEI LA PERSONA CHE PIÙ DESIDERO IN TUTTA LA MIA VITA, VADO PAZZO DI TE»in quel momento, in quel esatto momento, la mia vita da bianco e nero si colorò di tutti i colori accesi esistenti, per la prima volta cominciai a sentire la vera felicità.
avanzò verso di me, io ero appoggiata al muro e lui era esattamente davanti a me, che mi guardava nei miei occhi.
nei miei occhi innamorati persi di lui.appoggiò le sue mani nei miei fianchi con delicatezza e posò il suo sguardo sulle mie labbra.
le lacrime arrivarono e scesero e il mio cuore stava impazzendo come la mia testa, tom si avvicinò alle mie labbra e spostò le mani per poi metterle tra i miei capelli.
tom: «lo so che provi lo stesso per me isabella, ammettilo e basta, non voglio complicare le cose»
dopo questa frase, mi sentì ufficialmente completa, riuscì a sorridere nonostante stesso piangendo come una neonata.mi baciò.
le sue labbra erano calde e mi trasmettevano un senso di felicità infinita, come sempre mi sentivo al sicuro.il mio desiderio si è avverato, fino a cinque minuti fa pensavo che fidanzarsi con tom fosse qualcosa di impossibile e invece ora lo sto baciando, giuro che non farei mai finire questo bacio.
prometto di restare al suo fianco per sempre, di proteggerlo quando c'è ne sarà bisogno e di stargli fedele finché morte non ci separi.TOM POV
la baciai.
le sue labbra erano calde e morbide, baciandola sentivo l'odore del suo burrocacao al cocco.il mio desiderio si è avverato, fino a cinque minuti fa pensavo che fidanzarsi con Isabella fosse qualcosa di impossibile e invece ora la sto baciando, giuro che non farei mai finire questo bacio.
prometto di restare al suo fianco per sempre, di proteggerla quando c'è ne sarà bisogno e di stargli fedele finché morte non ci separi.CONTINUA...
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ON THE EDGE - TOM KAULITZ
Romanceuna ragazza di nome Isabella Binch, insicura, timida, introversa, terrorizzata da tutto, paranoica. insomma..una ragazza che sta bene solo con se stessa, una ragazza che ha ricevuto un milione di delusioni, problemi di famiglia, una ragazza che rice...