arrivai in classe e mi accomodai nell'ultimo banco, avevo ancora le cuffie nelle orecchi e non avevo intenzione di togliermele quindi misi i capelli in modo tale che le cuffie non si vedessero.
entró la professoressa di matematica in classe e come prima frase disse:
prof.mate: «ragazzi ho una notizia per voi»
mi interessai quindi mi tolsi una cuffia per ascoltarla meglio, vi dico solo che é la prima volta che capita di ascoltare una professoressa.
prof.mate: «abbiamo spostato due alunni della sezione B nella sezione D, ovvero la vostra»stai a vedere che sono quei due ragazzini strani per cui tutte vanno matte, se sono loro mi ammazzo giuro.
sono consapevole che se sono loro la mia classe impazzirà, o almeno le ragazze impazziranno e loro faranno impazzire me.
non vedo cosa hanno quei due ragazzi di così tanto speciale da stargli addosso tutto il giorno tutte le ore.prof.mate: «ragazzi, spero che accogliete anche se sono sicurissima che accoglierete perfettamente..»
oh cazzo.
prof.mate: «i gemelli kaulitz!!»
NONONOentrarono in classe e tutte le ragazzi li andarono addosso.
letteralmente io ero l'unica ragazza seduta, avevo sbuffato e ciò porto l'attenzione di uno dei due ragazzi su di me, il ragazzo aveva maglia e pantaloni qualche taglia in più e i dread.
se ho capito bene questi due sono gemelli, non si assomigliano per un cazzo.prof.mate: «bene ragazze le feste le fate dopo tornate a sedervi»
le ragazze non ascoltavano nemmeno la prof e ciò mi portò a innervosirmi.isa: «RIUSCITE A SEDERVI E STARE ZITTE GALLINE DEL CAZZO»
prof.mate: «EI, SIGNORINA BINCH NESSUNO HA CHIESTO IL TUO INTERVENTO E CERCA DI MODERARE IL SUO LINGUAGGIO, RICORDATI CHE SIAMO A SCUOLA NON IN CAMERA TUA»stetti zitta perché altrimenti mandavo a quel paese anche la prof e mi sedetti.
una volta tornate tutte al loro posto la prof invitò i kaulitz a sedersi dove volevano.
solo ora realizzai che il posto accanto a me era libero e quindi in tutta la fretta possibile presi il mio zaino e lo appoggiai sulla sedia, però purtroppo non ho fatto in tempo che il tizio che ho nominato prima mi video che stavo facendo tutto per evitarli e si dirise verso di me, spostò il mio zaino e si sedette.«davvero preferisci quella sgorbia a me?»
«tommy siediti vicino a me daiii»
«toooom sono qui vieniii»
«dai tom per favore cambia posto e vieni qua»queste erano le cose che sentivo. ottimo.
mi rimisi la cuffia e guardai fuori dalla finestra.
e ovviamente ricominciai a pensare e mi persi.tornai nel mondo reale quando sentì una mano muovermi il braccio, mi girai e c'era il mio compagno di banco che se non sbaglio si chiamava..tommaso?
guardai le sue labbra per capire la frase che stava pronunciando ma poi mi tolsi una cuffia per sentirlo bene."tommaso": «perché piangi?»
mi toccai la faccia e stavo davvero piangendo.
isa: «non sto piangendo» dissi mentre mi tolsi le lacrime dalla faccia con un fazzoletto
"tommaso": «che hai?»
isa: «non ti ci mettere anche te tommaso»tommaso fece una piccola risatina
isa: «perché ridi?»
tom: «piacere, tom kaulitz» mi rispose porgendomi la manoche figura di merda.
isa: «oh, emh..piacere..isabella binch»
era la prima volta che lo dicevo, ho apprezzato il fatto che ha cercato di sapere cosa mi succedeva però questa persona non mi piace tanto. ha la faccia da puttaniere e si comporta da puttaniere.mi rimisi la cuffia e appoggiai la testa sul banco.
mi addormentai.
la campanella suonó e mi fece letteralmente prendere un infarto.
isa: «CHI É» urlai sobbalzando dalla sedia spaventata.
quando realizzai che c'era la ricreazione cominciai a sentire delle risatine provenire dai miei compagni di classe che stavano uscendo dalla stanza.sospirai e mi sedetti, notai che sopra il mio zaino c'era un foglio di carta bianco che di sicuro io non avevo lasciato perché in tutto il giorno non ho toccato carta e penna, quindi lo presi e lo aprì.
"in qualsiasi momento tu legga questo bigliettino, vieni nello scantinato di destra dopo l'infermeria, c'é una piccola sorpresa per te"
immagino sia stato un mio compagno di classe a lasciarmi questo bigliettino dato che prima di essermi addormentata non c'era.
se non si é capito nella mia scuola c'è un'infermeria e dopo la porta della stanza c'è una scala che va verso il basso e troveremo altre due porte una faccia a faccia con l'altra.
a me mi è capitato di andare nello scantinato di sinistra, ma mai in quello di destra quindi non so cosa mi posso trovare.ho deciso. ci vado.
presi il mio telefono e uscì dalla classe.
ignorai tutti gli insulti che sentivo e arrivai davanti la scala, accesi la luce e pian piano cominciai a scendere la scala, arrivai davanti la porta di destra e accoggiai la mano sulla maniglia ma qualsiasi persona che c'era dentro percepì che io ero li fuori e aprì velocemente la porta prendendomi per il braccio e sbattendomi per terra.
non vidi chi era e dentro la stanza non vidi niente in generale, sentivo solo male al braccio.mi alzai e mi guardai intorno, ma era come se avessi gli occhi chiusi
isa: «CHI É CHE MI HA FATTO VENIRE QUA?» urlai ma subito dopo mi arrivo una sberla in faccia talmente forte che mi stese di nuovo per terra.
isa: «CHI SEI?» urlai di nuovo ma mi arrivò un calcio sul fianco.qualcuno accese la lampadina della stanza che sinceramente non faceva un cazzo luce e potetti finalmente vedere chi c'era nella stanza.
ancora a pancia in giù alzai la testa che tremava e vidi quattro uomini.
c'era Lorenzo, massimiliano, Samuele e Alberto
loro sono i soliti tre ragazzi che mi hanno torturata per anni, perché cazzo mi sono fidata di quel bigliettino? immagino che non hanno belle intenzioni. ma quando mai capiterà.
lo stanzino era tutto sporco, infatti appena mi hanno lanciata e rilanciata per terra ero già tutta sporca lurida e spettinata.isa: «cosa volete?»
loronzo si avvicinò a me e si chinò, mise la sua mano sotto il mio mento e mi alzò la testa in modo tale che potessi guardarlo negli occhi anche se lo avrei fatto lo stesso.
lore: «ancora te lo chiedi? dopo tutti questi anni non penso che ti risulti nuovo»si. io, lorenzo e gli altri tre ragazzi ci conosciamo dalla prima elementare e siamo sempre stati in classe insieme.
potete immaginare che incubo.isa: «Lorenzo la devi smettere di comportarti così con me, io non ti ho fatto niente e non ti ho mai fatto niente cazzo»
lore: «infatti tu non mi hai mai fatto niente, semplicemente ti uso per divertirmi, ancora non l'hai capito? haha, sei davvero ingenua, preparati. oggi arriva il gioco più bello di tutti!»nel frattempo udì la campanella di fine intervallo suonare e Samuele, Alberto e Massimiliano uscirono dalla stanza lasciando soli me e Lorenzo.
isa: «NO!» urlai correndo contro la porta cercando di uscire ma senza successo.
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ON THE EDGE - TOM KAULITZ
Roman d'amouruna ragazza di nome Isabella Binch, insicura, timida, introversa, terrorizzata da tutto, paranoica. insomma..una ragazza che sta bene solo con se stessa, una ragazza che ha ricevuto un milione di delusioni, problemi di famiglia, una ragazza che rice...