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BILL POV
quando Georg mi ha detto che aveva cambiato idea ci sono rimasto un poco male.
avrei voluto andare sopra per chiedergli come mai non volesse venire però eravamo già in ritardo quindi sono salito in macchina e siamo partiti.

subito finito di mangiare tom si alzò e se ne andò senza dire una parola, lasciando a noi il suo conto.
bill: «ma cos'ha tom?»
gustav: «non lo so è così da giorni»
georg: «si, ma lo avete visto oggi con isa? ha evitato il suo bacio»
bill: «giuro non so proprio cosa li sta succedendo»

SKIPTIME - tornati a casa -
siamo to-rnati a casa e stavo salendo le scale per andare a cambiarmi ma con la coda dell'occhio intravidi la luce del bagno accesa perciò mi girai per vedere se era effettivamente accesa e lo era però intravidi qualcosa sul pavimento e realizzai che erano le gambe di isabella.

bill: «ISA» dissi correndo verso il bagno,
bill: «ISA, ISA SVEGLIATI TI PREGO ISA» dissi scuotendola.
la guardai per bene e vidi le sue braccia, erano fasciate.

no cazzo, non mi dire che l'ha fatto.
è da qualche giorno che di nuovo non sta bene mentalmente, probabilmente per tom o probabilmente perché le sta di nuovo venendo la depressione.

mi girai e vidi gustav.
gustav: «oh santo dio»
bill: «PORTA UN BICCHIERE D'ACQUA»
lo guardai correre di sotto mentre io tirai sù le gambe di isa. per provare a farla svegliare.

bill: «isa svegliati ti prego, c'ela puoi fare»
la vidi muoversi, e appena aprì gli occhi tirai un sospiro di solievo.
bill: «isa, stai bene?»
ricominciò a piangere e arrivarono sia Gustav che Georg con un bicchiere d'acqua che gliela diedero.

bill: «bevi con calma»
una volta che finì di bere ricominciò a piangere e a scusarsi per essersi tagliata di nuovo.
bill: «stai tranquilla isa, calmati, nessuno è arrabbiato con te, fai respiri lenti, calmati»
isa: «vi avevo promesso che avrei smesso, scusatemi davvero tanto, scusatemi»
georg: «isa stai tranquilla, per tutto il tempo con cui sei stata senza farlo per noi è come se avessi smesso»

gustav: «ma perché l'hai fatto?»
notai che faticò a parlare così le chiesi di dire lettera per lettera.
isa: « t..o..m.»
gustav: «lo sapevo»
bill: «che ha fatto tom?»

immagino che sia difficile da scandire perciò li dissi di gesticolare e lei fece il segno delle corna.
bill: «non ci credo»
gustav: «che cazzo dici»
georg:«ma cosa»

rimanemmo tutti sconvolti, tom mi diceva che l'amava più di qualsiasi altra cosa, ma così poco da tradirla?
isa: «n-non dit-egli ni..ente..per f-favore..»
bill: «ma isa ti ha tradita e tu sei la mia migliore amica mentre lui è mio fratello gemello e io devo fargli il culo quando fa qualcosa di sbagliato»

isa disse di no con la testa per poi aggiungere qualcos'altro.
isa: «voglio dirglielo io..» disse normalmente però ancora piangendo.
bill: «non sai quanto mi dispiace..» dissi avvolgendola in un abbraccio.
si aggiunsero anche Gustav e Georg e poi aiutammo isabella ad alzarsi e la portammo in camera mia a dormire.

SKIPTIME - 4 ore dopo -
sento la serratura della porta girare e probabilmente è tom che è tornato a casa.
si, infatti entrò senza neanche salutare e si tolse le scarpe.
bill: «finalmente, come mai ti sei alzato di punto in bianco e te ne sei andato?»
tom: «fatti i cazzi tuoi»
bill: «tom ma cosa ti sta succedendo?»
tom: «HO DETTO CHE TI DEVI FARE I CAZZI TUOI» disse andandosene.

io ho sempre avuto paura quando tom mi alzava la voce, avrei voluto alzarla anche io ma se l'avrei fatto avrei svegliato isa che ancora dormiva.
però decisi di andare a vedere se effettivamente dormiva ancora perciò salì le scale ed entrai in camera mia però non dormiva, ma pensava.

bill: «a che pensi?»
isa: «a quanto faccio schifo»
bill: «ma cosa dici non fai un minimo schifo»
isa: «se non facessi schifo tom non mi avrebbe tradita»
bill: «isa, se faresti davvero schifo non gli avresti dato tutto questo amore»

aveva di nuovo gli occhi spenti e ciò mi distrugge.
sono stato felicissimo per tutto il tempo con cui lei è stata con tom perché era felice, spensierata e distratta e si vedeva che non stava fingendo.

notai che si era di nuovo messa a piangere.
isa: «non c'ela faccio più bill» disse dandomi le spalle
bill: «sei forte»
isa: «scusami, non volevo rovinarti il compleanno, sono una guastafeste che ti ha guastato la festa»
bill: «ma stai scherzando? per me sei infinite volte più importante del mio compleanno.»

CONTINUA...
capitolo corto sorry :(

 ON THE EDGE - TOM KAULITZDove le storie prendono vita. Scoprilo ora