Avevo accompagnato Mery in aula a lezione quella mattina e subito ho notato che Cesare non era li. Mi sono seduto comunque vicino Davide mentre la prof iniziava a spiegare la lezione. 

-Oh- mi dice il mio bro 

-Che?- rispondo sottovoce

-Ho sentito quelle  oche dell'altro gruppo della tua ragazza. Mi hanno detto che l'idea era quella di prendere la coppa , ma solo la coppa. Del portafoglio non sapevano niente lo sai tu ?-

Sbianco

-Come del portafoglio non sapevano niente? Che cazzo vuoi dire?-

-Ma si ! Ho sentito quella la come si chiama Carlotta , quella che si sbatte Enzo il primo in squadra di pallacanestro che parlava con quelle quattro sceme e diceva che le aveva raccontato dello scherzo e che era in programma solo di prendere la coppa!Tralaltro le ha detto che l'idea era venuta proprio a lui . Ma ci pensi ? Quel coglione davvero sa pensare?-

-Che cazzo vuoi dire che Cesare non sapeva niente?- 

Passo falso. Nella rabbia del momento e forse anche nella sorpresa ho fatto una gran figura di merda davanti tutta l'aula . Ho preso Davide per il colletto costringendolo ad alzarsi in piedi facendo anche cadere la sedia dietro di lui .

-Oh oh amico calma che cazzo ho fatto io adesso ?-

-Rizzo! Nardi! Vogliamo finirla di dare spettacolo anche qui dentro ? Non bastano le vostre bravate in palestra anche qui! Ordine !- Urlò la prof 

Mi diedi una sistemata e lasciai Davide per il colletto scusandomi . Ho inventato una scusa che se non fosse stato per il portafoglio e per il fatto che Davide sapeva quanto ci tenevo , non avrebbe retto. Sono un coglione. Sono davvero un coglione. Ho davvero pensato che Cesare potesse arrivare a tanto solo per farmela pagare per tutti gli altri scherzi che avevamo fatto in passato alla squadra. L'avevo ferito, gli ho tirato un ceffone, gli ho dato dello stronzo dopo che lui si è aperto a me e dopo che.....Io....Io dovevo fare qualcosa , dovevo rimediare fosse anche l'ultima cosa che faccio. 

Contai i minuti alla fine della lezione e non appena la campanella del cambio dell'ora suonò schizzai fuori dall'aula e nemmeno sentii cosa Davide stava blaterando tanto andavo di fretta. Stavolta non avevo la sua macchina e col cuore in gola iniziai a correre così forte da farmi venire un infarto. Sapevo dove andare. Cesare quando non c'è è sempre a casa sua. Me l'aveva detto in una confessione che avevamo avuto in doccia prima di scopare per la terza volta , o quarta chi si ricorda ma non era quello il punto.Arrivato di fronte a casa sua mi sono appoggiato al suo citofono e mi ci sono attaccato fino a quando non sentii il suo respiro dallo speaker. 

-So che mi vedi di la apri- proseguo verso la porta. So che mi avrebbe spiato dallo spioncino della porta comunque.

Non rispose

-Non mi muovo di qua fino a quando non apri-

-Cazzo vuoi Rizzo?- La sua voce è di nuovo fredda e distaccata , quasi atona ma non mi arrendo non posso perdonarmi di essere stato un perfetto coglione e di averlo ferito dopo tutto quello che mi ha detto , non siamo di certo amici questo lo so di certo ma porca puttana me ne frega di quello la , non lo so perchè ma più il cervello mi dice di lasciar perdere più il mio corpo rimane la incollato alla porta

-Voglio che apri-

-Vattene Rizzo -

Inizio a sbattere i pugni contro -Apri sta cazzo di porta o giuro che la sfondo- ma Cesare non cede

-E' una minaccia? Vattene Rizzo non abbiamo niente da dirci !-

-Lo stai facendo adesso e poi chi ti ha detto che voglio parlare?-

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