Dopo la sera del mio compleanno io e Cesare ci siamo visti davvero poco . La borsa di studi non si prende con dei voti bassi e di certo non avremmo vinto entrambi i campionati se non ci avessimo dato giù pesante con gli allenamenti io e lui. Dopo la schiacciante vittoria da parte nostra, abbiamo festeggiato con un grande striscione a fine partita con su scritto

Sarete sempre secondi

Sapevo che avrebbe fatto un gran effetto su tutta la squadra di canestro e già sapevo che alla festa di fine anno di questa sera , io e tutta la squadra di calcio avremmo ricevuto il trattamento adeguato per il tiro mancino ai cestisti. In quelle poche volte che ho visto Cesare , mi aveva raccontato più o meno quale sarebbe stato lo scherzo che avrebbe preso luogo proprio quella sera.
Tanto per tenermi preparato e forse un po' per pararsi il culo per quello che sarebbe successo.
Intanto alla tv e per radio girava una notizia di alcuni stupratori seriali che non erano ancora stato scoperti ne acchiappati dalla polizia e proprio su questo si basava lo scherzo di quel coglione di Cesare.
Eravamo infatti nella palestra io e la mia squadra e tutto il resto del collegio per festeggiare per bene la vincita del nostro campionato quando a un certo punto, musica e porte vennero violentemente chiuse senza prima però aver scortato tutti quanti fuori.

Tutti tranne noi della squadra di calcio.

Cesare e la sua banda infatti erano incappucciati da perfetti estranei con delle maschere a coprire tutti il viso . Perfino le loro voci erano modificate dai distorsori .

Io pensavo ancora di più di aver perso la testa per un completo idiota .
Ci puntarono le pistole contro con fare minaccioso e il vice della squadra ci intimò a spogliarci tutti quanti per rimanere in mutande io però , orgoglioso come sono , non l'avrei fatto mai . I miei compagni di squadra erano visibilmente spaventati e non replicarono quando ricevettero l'ordine. Ma io no. Non ci tenevo proprio a farmi vedere in mutande da quei pezzi di merda tantomeno davanti a Cesare 

-E Tu perché non ti spogli? Qualcosa non ti è chiaro?-
Rimasi sorpreso dalle parole di Cesare ,lo  sapevo che quello quello ad aver parlato era proprio Cesare , ma come mi si era rivolto mi aveva spaventato, ora davvero non sapevo fin dove si sarebbe spinto.
-Non ho intenzione di spogliarmi-
Enzo gli diede una gomitata, ormai anche lui non si stava più divertendo, ma se non l'avesse fatto sarebbe finita male, Fusco incazzato non ci teneva a vederlo.
Davide sapeva qual erano gli ordini se qualcuno non avesse ubbidito, chiaro, gliel'avevo detto io per farlo stare tranquillo  ma di certo non credeva che quella regola valesse anche per me. Quando Paolo il secondo della squadra, mi si stava per avvicinare per darmi un calcio nelle palle, come doveva essere, Cesare lo fermò. Lo avevo ringraziato col pensiero , davvero non avevo voglia di una ginocchiata nei coglioni , e pensare che qualche mese fa, non avrei esitato a fare il pezzo di merda per fargliela pagare se l'avesse fatto a me.
Cesare mi venne vicino con un sorrisino dei suoi , credevo volesse darmi un pugno in faccia nel peggiore dei casi per mantenere la scena ma invece fu  proprio lui a darmi la ginocchiata
Tutti si zittirono.
Mi alzai a malapena toccandomi il cavallo dei pantaloni rivolgendogli uno sguardo schifato 
-Ora spogliati se non vuoi che lo faccia io-
Mi venne da ridere , perchè davvero avrei voluto che lo facesse lui ma non li e non in quella situazione e nemmeno così , mi sorpresi dei miei stessi pensieri ma non  potevo far spaventare di più gli altri, quindi mi spogliai anche io , restando in boxer.
Cesare mi guardò soddisfatto,Ci fecero girare per la palestra così fino a quando ci fecero fermare 
 e ancora quel pezzo di merda di Cesare mi si avvicinò mettendomi la pistola in bocca. Gli altri fecero llo stesso con i miei compagni
Io sapevo che era una pistola finta, ma in quel momento ebbi paura lo stesso.Cesare parlò di nuovo 
-Dite addio alla vostra dignità.-
E spararono.
Io  aveva tratteni il fiato e ingoiai il liquido che era uscito dalla sua pistola.
-Cazzo ma è piscio- uno dei miei compagni urlò 
Tutti iniziarono a sputare, e i bastardi si misero a ridere
Io e David ci facemmo subito finta di sputare. La nostra era solo acqua ma dovevamo mantenere la copertura. Almeno quello
Cesare ridendo si tolse la maschera seguito dalla sua squadra.
Inizialmente ci fu un sospiro di sollievo generale, non erano veri stupratori ma solo dei coglioni, e poi l'ira salì a tutti. Si strapparono le corde e diedero inizio ad una rissa.
Io stesso non potevo evitare di prendere a pugni quel figlio di puttana, e e fui felicissimo di farlo 
-Come cazzo hai potuto? Avete esagerato!-
Cesare mi bloccò i pugni, ma iniziai a prenderlo a calci.
-Suvvia Bruno sapevi che l'ultima vendetta dell'anno sarebbe stata memorabile-
lo guardai così talmente male da spaventarlo
Ero incazzato nero, Cesare mi aveva solo detto che avrebbero indossato delle maschere e finto di essere gli stupratori di cui parlavano i telegiornali, non gli aveva detto che li avrebbero messi mezzi nudi, o che avrebbero beffeggiato in questo modo
Quando mi fermai per un attimo e solo uno Cesare abbassò la guardia e ne approfittai per restituirgli la ginocchiata nei coglioni e poi gli bisbigliai all'orecchio 

-Fuscoil problema è che io sapevo fossi tu, eppure ho avuto lo stesso paura. Davvero complimenti-

Si, io avevo avuto paura dell'uomo che mi stringeva tra le braccia di notte. 

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