Siamo ancora tutti scioccati da quello che è successo qualche sera fa.
Harry è comparso dal nulla, così minaccioso e in parte con un aspetto sinistro.
Elisabeth è spaventata da ieri sera. Oggi ha parlato pochissimo, avrà detto una decina di parole e basta.
Daniel prova a tirarla su' di morale, ma sembra quasi impossibile.
Ho provato a farla parlare in privato, ma non è cambiato nulla.
Peter è un pò scosso.
Insomma, vedere il tuo migliore amico spuntare dal nulla dopo un lungo tempo in cui non si è fatto mimante sentire non è una cosa da poco.
Non sai cosa gli è successo, come sta, cosa ha fatto in quell'arco di tempo, se ha bisogno di aiuto...
Io invece ho paura, paura di tutto quello che potrà succedere nei prossimi giorni, settimane, mesi o forse ore o minuti.
Ho un brutto presentimento da giorni ormai, e più il tempo passa e più questa sensazione aumenta.
Non so cosa aspettarmi.
Ora sto finendo di fare l'ultimo schema di linguistica.
Ho un tremendo mal di testa da tutto il giorno.
Ho provato a prendere qualcosa, dormire un pò, ma nulla. Anzi, forse è aumentato.
Guardo lo schermo del cellulare che si è appena acceso per via di una notifica di tik tok.
Sono quasi le sette di sera.
Voglio solo stendermi sul letto per addormentarmi e sperare che al risveglio tutte queste brutte sensazioni di pericolo non esistano più.
Dopo aver fissato per due minuti interi il vuoto decido finalmente di chiudere tutto e stendermi sul letto.
Mentre sciolgo il piccolo chignon fatto poco prima di iniziare a studiare, mi butto a peso morto sul letto.
Prendo il telecomando con una ragnatela e comincio a fare zapping.
Oggi non c'è nulla di interessante in tv, come al solito in realtà.
Poggio il telecomando sul cuscino e comincio a fissare un punto a caso del soffitto mentre gli occhi cominciano pian piano a chiudersi soli.
-Pochi minuti fa c'è stato un attacco sul ponte che collega Brooklyn e Manhattan. Non si sa molto, ma è stata avvistata una sagoma alta circa due metri con dei tentacoli.
Subito apro gli occhi e mi metto a sedere sul letto.
Prendo il telecomando e alzo il volume.
Guardo le foto e il video che stanno trasmettendo al tg.
Si vede questa grande sagoma con i tentacoli, che ricorda un pò una creatura aliena, nera e con sfumature rosse, che attacca le macchine sul ponte di Brooklyn.
Rimango senza parole.
E come lo affronto un alieno alto due metri con i tentacoli?
Questa sarà la mia fine.
Ok sì, c'è Elisabeth che ha i poteri da un mese, ma non voglio coinvolgerla. Non sai mai cosa potrebbe succedere.
Ad un tratto squilla il cellulare.
E' Peter.
-Hai visto cosa è successo sul ponte di Brooklyn?- mi domanda subito senza salutarmi.
-Ciao anche a te eh! Comunque si.
-Cosa ne pensi?
-Cosa ne penso?- faccio una piccola risata nervosa, visto che ora, pian piano, sto elaborando meglio la cosa e devo ammettere che ho veramente paura.
-Sono nella merda! Non so minimamente come affrontare questo slenderman alieno!- dico disperata.
-Un modo lo troverai sicuro- cerca di rassicurarmi Peter- sei Spidergirl, no?
-E quindi? I miei poteri da ragno non riusciranno mai a sconfiggere una creatura del genere.
-Ti devo ricordare chi hai sconfitto nel giro di un anno?
-No grazie, non ne ho bisogno!
-Ophelia tu ce la farai! Anche quando tutto sembrava perso, sei sempre riuscita a salvare la situazione. Mi hai salvato dal dottor Octavius!
-Quella sera la situazione stava prendendo una brutta strada. E poi, ti ricordo che anche grazie a te sono riuscita a sconfiggerlo.
-Si ok, ma-
-E la stessa cosa vale per Electro- lo interrompo subito.
-Ma tu hai messo fine a tutto!
-Ma ho sempre avuto un aiuto.
-E forse questa volta sarà di nuovo così!
So che sta sorridendo dietro lo schermo.
Ogni volta che prova a rassicurarmi, sorride sempre.
-Lo spero- dico mentre mi stiracchio un po '.
-Sarà così, fidati.
-E perchè mai dovrei farlo?
-Perchè sono io!- lo sento ridacchiare.
Quanto amo la sua risata.
E' così tenera e contagiosa.
-Di Harry ci sono notizie?- domanda dal nulla.
-No.
Rimaniamo qualche secondo in silenzio visto che nessuno dei due voleva parlare di questo.
-Ci sentiamo più tardi, ok?
-Si. A dopo Pet.
Chiudo la chiamata.
Visto che fuori c'è il tramonto, voglio uscire e volare un pò tra i grattacieli.
Mi alzo pigramente dal letto, metto la tuta e la maschera, apro la finestra, lancio una ragnatela al palazzo vicino e comincio a volare tra le strade di Manhattan.
Non lo facevo da molto.
Cavolo come mi mancava farlo.
Sentire la sensazione di cadere nel vuoto, il venticello fresco che ti viene contro, la visuale dall'alto delle strade trafficate, il sole che sta calando coperto da enormi nuvoloni, dando così la vista di un dipinto curato nei minimi dettagli con tante sfumature. Un dipinto che ti fa rimanere a bocca aperta per la bellezza e che ti da quella sensazione inspiegabile, un mix di malinconia e tristezza ma anche di tranquillità e serenità.
Mi fermo sulla punta dell'Empire State.
Mi tolgo la maschera per respirare un pò.
Non molto lontano si vedono nuvole scure, cariche di acqua per l'indomani e qualche fulmine comparire dal nulla.
La visuale di tutta Manhattan qui su è bellissima.
Pian piano le luci degli enormi grattacieli cominciano ad accendersi con l'arrivo del buio.
Le luci delle macchine diventano più evidenti.
Il sole è quasi scomparso del tutto e al posto delle stelle e della luna quasi piena, il cielo è coperto dalle nuvole che prima erano lontane.
La luce dei lampi all'interno delle nuvole diventa più grande e minacciosa.
Mi metto seduta e mi rilasso un pò.
Guardare tutto questo mi rilassa, mi da un senso di pace.
Ad un tratto sento alcune gocce bagnarmi i capelli.
Alzo la testa verso il cielo e sento l'acqua scendere lungo il viso.
Non voglio andarmene. Sto bene così.
Sento una sensazione di angoscia e solitudine avvolgermi dal nulla.
Sento gli occhi bruciare.
Le lacrime si mischiano alle gocce d'acqua .
Non so neanche io perchè sto piangendo, ma so che a volte piangere mi fa bene.
Ho paura di non farcela questa volta, che questo è solo l'inizio del peggio, l'inizio che porterà alla mia fine, alla fine di Spidergirl.
Che forse porterà anche alla morte di alcune persone a me care.
Non avrei mai immaginato di arrivare a questo punto.
Forse sono solo frutto della mia paura tutti questi pensieri.
Forse posso farcela, ma non ne sono sicura.
Nel frattempo la pioggia è aumentata ho il costume e i capelli fradici.
Mi asciugo le lacrime e mi alzo.
Sistemo i capelli e metto la maschera.
Lancio una ragnatela al palazzo accanto e mi preparo a lanciarmi.
Subito noto una scia verde nel cielo non molto lontana da me.
Che cavolo è?
Mi sembra di averla già vista.
Poco più in là ne vedo un'altra.
C'è una specie di cosa volante nel cielo che lascia questa scia.
Ho una brutta sensazione.
Non ho le forze e il coraggio di andare a controllare, anche se è il mio dovere.
Sento le forze cedere per un secondo.
Vedo tutto intorno a me girare e pian piano farsi nero.
Cosa mi sta succedendo?Ho la testa che mi scoppia.
Cerco di aprire gli occhi, ma faccio fatica.
Sento come se ci fosse della colla.
-Allora sei sveglia?- sento una voce molto familiare.
Ma non può essere lui. E' morto quasi un anno fa.
Finalmente riesco ad aprire gli occhi.
Ho ancora la maschera addosso.
Vedo una sagoma di fronte a me girata di spalle con una specie di armatura addosso.
Un momento... non è possibile!
E' solo un brutto sogno!
Sento il sangue gelarsi e il cuore fermarsi per un paio di secondi.
Rimango in silenzio.
-Spidergirl, no?
Rimango in silenzio.
Vorrei provare a muovermi, ma non riesco.
E' come se avessi il corpo pietrificato.
-Non puoi scappare!Ho usato una mia specialità, o meglio dire, una vecchia invenzione di mio padre. Addormenta tutti i muscoli per trenta minuti. Tra poco dovrebbe svanire l'effetto visto che sei qui, priva di forza da quasi trenta minuti.
Sembra di conoscere quella voce, è così familiare.
La sagoma si avvicina a me e riesco a mettere meglio a fuoco la vista.
Ha la maschera del green goblin, è identica.
Chi potrebbe esser...UN MOMENTO!
-Penso che tu sai chi sono, non è vero Spidergirl? Anzi, Ophelia?
-Cosa ti è successo Harry?
Mi guarda con occhi sinistri da dietro la maschera che poco dopo toglie.
Osservo meglio il suo volto.
E' ancora più scavato da quella sera.
Lentamente mi toglie la maschera.
La guarda un paio di secondi e la lancia dietro di me con faccia disgustata.
-Così è meglio, no? Parlare faccia a faccia.
-Cosa vuoi?
-Voglio solo sapere un paio di cose, non ho intenzione di farti nulla. Quel moccioso sta con la mia ragazza?
-Chi?- domando confusa, anche se so perfettamente a chi si riferisce.
-Watts, ovviamente.
-Si.
La sua mascella si irrigidisce.
Non andrà a finire bene stasera.
-E tu non hai fatto niente?
-Perché avrei dovuto fare qualcosa? Voglio solo il meglio per lei. Tu sei scomparso così, dal nulla, senza dire niente a nessuno, senza nessuna notizia per tutto questo tempo!
Sento pian piano i muscoli sciogliersi.
Sento la rabbia in lui crescere sempre di più.
-Lei stava male! Ha deciso di andare avanti e ha fatto la miglior cosa!
-ORA BASTA!
I suoi occhi diventano in meno di un secondo gialli.
Subito afferra il mio collo con la mano destra.
Riesco a respirare a fatica.
La sua presa aumenta sempre di più.
Tiro un pugno in pieno stomaco e riesco a liberarmi dalla sua presa.
Lancio una ragnatela al palazzo vicino e provo ad andarmene.
Subito sento una mano avvolgere la caviglia sinistra.
Mi ritrovo scaraventata a terra dall'altra parte.
Penso di aver preso una bella botta alla schiena.
Non ho tempo per riprendermi.
Mi alzo con un pò di fatica.
-Stai davvero facendo tutto questo solo perchè la tua amata è andata avanti dopo che sei scomparso?
E' incazzato nero.
-Chi è che ha ucciso mio padre? L'UNICO DELLA FAMIGLIA CHE MI ERA RIMASTO!
-STAVA PER UCCIDERMI!
Si butta su di me con furia, ma riesco a spostarmi in tempo.
Cade a terra.
Blocco le mani con delle ragnatele.
Mentre cerca di liberarsi, tiro un calcio in pieno stomaco.
Comincia a gemere per il dolore.
-Harry, non lasciarti prendere dal desiderio di vendetta o potresti fare la sua stessa fine.
Fa una piccola risata sinistra e soffocata.
-E' una minaccia?- dice mentre alza la faccia verso di me.
-Un avvertimento.
Mi allontano da lui e comincio a volare tra i palazzi di New York per tornare a casa.Entro dalla finestra della mia camera e indosso il mio bellissimo pigiama di Harry Potter.
Penso di andare un pò da Peter.
Penso che vorrebbe sapere quello che è successo qualche minuto fa.
Esco dal mio appartamento e vado davanti quello di Peter.
Busso.
Non apre nessuno.
Busso di nuovo.
-Peter sono io! Sono quì, apri!
-E io sono quì!- sento la voce di Peter ridacchiare.
Mi giro e lo vedo.
Quel sorriso, il suo sorriso, quanto lo amo!
-Avrei preso due pizze, ma non sapevo nulla del tuo arrivo.
Prende le chiavi e apre la porta del suo appartamento.
Poggia la pizza sul tavolino del piccolo salotto e tutti e due ci sediamo sul divano.
Ci guardiamo senza dire nulla.
Mi avvicino a lui e lo bacio.
-Che è successo?
Odio il fatto che riesce a capire dal mio umore, dai miei occhi e dalla mia voce se è successo qualcosa.
Faccio un respiro profondo e comincio a raccontargli tutto quello che è successo.
Peter ha una faccia spaventata e malinconica.
-Harry è perso, non è più lui- dico io mentre guardo la fiamma del fuoco nel piccolo cammino di fronte a noi.
Peter non dice nulla.
Anche lui sta guardando la fiamma farsi più piccola.
Gli prendo la mano e lui mi guarda.
Ha gli occhi lucidi.
Ehi!
Mi avvicino più a lui e lo stringo in un forte abbraccio.
Sento la spalla farsi umida.
Stringe ancora di più l'abbraccio.
Rimaniamo così per diversi minuti che sembrano infiniti.
Sento gli occhi farsi pesanti per la stanchezza.
Mi addormento lì, tra le braccia del mio ragazzo.
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Spidergirl
خيال (فانتازيا)Ciao a tutti, sono Ophelia Grey. Questa è la mia storia, di come una semplice diciottenne del Queens è diventata un qualcosa di sovraumano, che la gente chiama supereroe, che prova a dare speranza, anche quando tutto sembra perso. (In revisione)