Capitolo 4

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Rientrai e trovai Grace seduta a tavola, era immersa nei suoi pensieri.

«Oi, ho fatto» posai il pacco sul tavolo e lei tornò a me.

«Non vedi cos'è?»
«Voglio prima sapere cosa vuoi dirmi» risposi, tirò un profondo respiro
«Stamattina, sono stata ad un casinò» aggrottai la fronte
«E cosa ci facevi lì?» lei scosse la testa
«Un vecchio debito da pagare, comunque, c'era Cameron» oh, il famoso fratello.

«Quindi?» si morse il labbro
«Mi ha detto di aver visto Liam lì, qualche giorno fa» come?

«Ma cosa stai dicendo» dissi ridendo e lei scrollò le spalle
«Neanche io ci credo molto, però volevo chiederti se in questi ultimi giorni, tu avessi notato un comportamento strano nei confronti di Liam» mi sedetti e scossi la testa.

«Beh, avvolte esce senza dirmi dov'è diretto, ma per il resto non è cambiato nulla» forse avrei dovuto parlargli, anzi, gli avrei parlato appena sarebbe tornato.

«E poi Liam non è quel tipo di persona da andare in quei posti» continuai
«Si, infatti, per questo sono venuta da te» sospirai
«Gli parlerò dopo»
«Non dovrei pensarlo... Però» si passò una mano fra i capelli biondi.

«Penso che stia ripensando ad Amelia» sgranai gli occhi.

«Grace-»
«Amelia aveva una valanga di debiti in quel posto, che non ha mai pagato... O almeno, lo stava facendo finché non arrivò quel giorno... Ma se Liam adesso si reca lì, può darsi che è per questo motivo» aggrottai la fronte
«Quindi credi che Liam voglia ripagare i debiti di Amelia?»
«Probabilmente».

In questo periodo, non faceva altro che avere incubi e il suo nome avvolte si sentiva...

«Ma non ha senso» dissi
«Non lo so Ashley» sospirai e poi decisi di aprire quel pacco.

Aggrottai la fronte appena vidi solo una macchina fotografica all'interno, accesa tra l'altro...

La tirai fuori e la poggiai sul tavolo, dentro il pacco non c'era più nulla.

«Ma questa...» mi voltai verso Grace che nel frattempo l'aveva presa in mano.

«Ci sono due iniziali dietro» dissi e lei la spense.

«C e A» rispose leggendole.

«Io questa già l'ho vista»
«Beh, il modello della macchina è abbastanza venduto»
«Nono, solo uno ha queste due iniziali»
«E dove l'hai vista?»
«È di Cameron» sgranai gli occhi e mi alzai.

«Ma lui non sa dove abitiamo, Liam non ha mai voluto che lo sapesse»
«L'ha scoperto» la vidi rabbrividire
«Mi ha seguita» disse guardando un punto indefinito del tavolo
«Ecco perché in questi giorni mi sentivo costantemente osservata, mi ha seguita per arrivare a casa vostra».

Afferrò il telefono e chiamò Liam
«Non risponde» iniziò ad innervosirsi
«Ma tanto Cameron cosa potrebbe fare»
«Liam non ha mai avuto paura che qualcuno gli facesse del male, a te si» a me?.

«Io?»
«Cameron ti odia per diverse ragioni, riguardo ad altre persone, tipo Ava... Ora che ci penso...» sospirai
«Lei c'è l'ha sempre avuta con me» dissi e annuì.

«Se ci pensi, la C come iniziale c'è e la A, potrebbe essere la sua?»
«Quel postino aveva qualcosa di strano, non sono riuscita a vedere neanche bene il suo volto e comunque non penso che l'iniziale sia la sua, non pensiamoci» dissi
«La macchina fotografica, se non ti dispiace la terrò io» mi morsi il labbro non sapendo se annuire o tenerla con me.

Alla fine accettai
«Anzi no, la farò vedere a Liam» mi convinsi dopo e lei me la lasciò.

Sentii piangere, così salii subito al piano di sopra e appena arrivai nella camera da letto, subito dopo di me entrò Grace.

𝐃𝐨𝐧'𝐭 𝐲𝐨𝐮 𝐥𝐨𝐯𝐞 𝐝𝐚𝐧𝐠𝐞𝐫? 𝐈 𝐲𝐚𝐬 (𝑺𝑬𝑸𝑼𝑬𝑳)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora