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Pov ~Grace~
• • • •Kevin fortunatamente si era svegliato ed io e Sebastian eravamo accanto al suo letto.
«Ho cercato di proteggerlo, ma è venuta contro la mia macchina» faceva ancora un po' di fatica a parlare.
Lui conosceva Ava da un sacco di anni, era stata lei a rapire Matt.
Kevin aveva capito che avesse perso la testa, me lei gli andò contro.
Avevo provato a chiamare Ashley o Liam per avvisarli, ma erano entrambi irraggiungibili.
Tra l'altro, mio fratello era ancora in condizioni gravi, era sveglio si, ma non avremmo saputo per quanto tempo...
«Sorellina, ti ho preso un regalo per Natale» gli afferrai le mano
«Quando ti sarai ripreso me lo darai, d'accordo?» sorrise e la macchina che controllava il suo battito, iniziò a fare uno strano rumore.Sebastian mi guardò, Kevin stava morendo.
«Le chiavi di casa stanno nel cappotto, appena... Appena arrivi, apri il mobile nell'atrio, c'è scritto il tuo nome sulla busta» tossì ed io lo abbracciai.
«Voglio che sia tu a darmelo» dissi cercando di non scoppiare a piangere.
Mi accarezzò la schiena
«Sei cresciuta tanto dall'ultima volta che ci siamo visti»
«Sono passati dieci anni...» lui sorrise mentre io tornai composta.«E papà?» mi morsi il labbro non sapendo che dirgli, dato che non lo vedevo da tempo e non volevo
«Sta bene» risposi solamente, anche perché avvolte mi mandava dei messaggi per sapere come stessi...«Non vedo l'ora di abbracciarlo» allora c'era qualche possibilità che si sarebbe salvato?
«Ti accompagnerò allora» dissi stringendogli la mano.
Lui scosse la testa
Mi voltai a guardare quella macchina e sgranai gli occhi
«Lo dovrai fare tu per me... Tanto resterò con te... Per sempre» mi lasciò la mano e chiuse gli occhi lentamente.Mi alzai di scatto
«Kevin» il cuore non batteva più.«KEVIN!»
«Grace, vieni qui» Sebastian mi strinse a lui e scossi la testa
«Non è morto!» dissi quando fui ormai scoppiata in una valanga di lacrime
«Shh».Era sempre rimasto al mio fianco, da piccola era l'unico da cui potevo andare a piangere, mi aveva sempre difesa, anche a scuola.
Si era trasferito a New York perché non sopportava più di stare in quella casa con quei continui litigi e non tornò mai più a Los Angeles.
Ci scrivevamo mattina e sera, mandandoci anche foto stupide di quello che facevamo durante la giornata...
E adesso non avremmo potuto più farlo.
• • • •
Era sera tardi ormai, ed erano arrivati anche tutti gli altri, compreso Liam, Matt... E Ashley.Matt corse subito verso di me e lo presi in braccio, stringendolo e accarezzandogli i capelli.
Ashley invece era in coma.
Eravamo tutti nell'atrio, nell'attesa di qualche cambiamento, mentre Liam non si mosse dalla stanza di Ashley.
Avevamo anche fatto fare una visita a Matt, per vedere se stesse bene e per fortuna era tutto apposto.
Era il peggior Natale di tutta la nostra vita.
Ed era stata una sola persona a rovinarcelo.
Quell'unica persona a cui avrei fatto pagare con la vita per tutto quello che stava facendo.
«Zia, quando viene mammina?» ci sedemmo su una sedia e si poggiò al mio petto, mentre giocava con l'anello sulla mia mano.
«La mamma sta riposando, appena si sveglierà, gli faremo un bel regalo, che dici» gli brillarono gli occhi quando alzò lo sguardo per guardarmi
«Grande grande?» mi sforzai di sorridere
«Si, grande grande».Rimanemmo tutta la notte lì, Alice era scoppiata a piangere e Michelle cercava di tranquillizzarla senza risultati.
Per fortuna Matthew si era addormentato...
Vedemmo uscire Liam dalla camera, era cupo in volto.
Stava di nuovo ripensando al passato... Avrei voluto tanto abbracciarlo.
«Dallo a me» disse Charlotte e gli diedi Matt facendo attenzione che non si svegliasse.
Subito dopo corsi da Liam e lo abbracciai.
Mi strinse a lui come non aveva mai fatto prima.
Stava tremando e aveva il respiro pesante.
«Che dici di uscire un po'?» aveva gli occhi lucidi.
Annuì e uscimmo dall'ospedale.
Ci accendemmo una sigaretta e iniziò a fissare il vuoto.
«È tutta colpa mia» disse dopo un po' ed io mi voltai
«L'amore uccide Liam» si voltò verso di me.«Lo so Grace»
«Ma non ne abbiamo colpe» continuai mentre lui decise di rimanere in silenzio.«Ashley è forte, non ti ha mai rimasto da solo e non lo farà neanche ora»
«Dovrei esserci io al suo posto non lei» lanciò la sigaretta e si poggiò contro il muro, passandosi una mano fra il capelli.«Ascoltami, avvolte dobbiamo prendere la vita così come va, non dobbiamo buttarci giù lo sai. Oltretutto Ashley non vorrebbe questo quindi alza la testa e guardami Liam» lo fece e le lacrime iniziarono ad offuscarmi gli occhi.
«Sta succedendo di nuovo» scossi la testa poggiandogli le mani sulle guance
«No, non sta succedendo di nuovo, sta solo dormendo e si sveglierà presto, hai capito?» scoppiò a piangere e poggiò la testa sulla mia spalla.Mi abbracciò forte ed io gli accarezzai i capelli.
«Non voglio che se ne vada»
«Non se ne andrà» chiusi gli occhi e rimanemmo lì fuori finché non si calmò.Faceva freddo e i fiocchi di neve iniziarono a scendere.
Quando ci staccammo, guardò l'orario.
Erano le cinque del mattino.
«Torniamo dentro?» annuì e feci per andare ma lui mi afferrò la mano.
«Grazie» sorrisi
«Non ho fatto niente Liam, non l'ho mai fatto»
«So che sei distrutta per la morte di Kevin... E lo eri anche alla morte di Amelia, ma tra i due, sei sempre stata tu quella a consolarmi» non risposi e calai lo sguardo.Semplicemente riuscivo a distrarmi cercando in disperato modo di aiutare gli altri, ma non riuscivo mai ad aiutare me stessa.
«Non preoccuparti, ora torniamo dentro» ci abbracciammo di nuovo e poi rientrammo.
«Non ci sono novità immagino» chiese Liam e Charlotte scosse la testa.
«Prendete i nostri biglietti per tornare a Los Angeles e portate con voi Matt» disse Liam ad Axel e lui si alzò.
«Siete sicuri?» annuì
«Io rimarrò qui con voi» disse Charlotte e non facemmo obiezioni, dopotutto era sua madre.Quella mattina stessa, Michelle, Alice, Axel e Kim, partirono insieme a Matthew, che era scoppiato a piangere in aeroporto.
«Vieni con me» mi disse mentre mi trovavo in ginocchio con lui stretto a me.
«Ci vedremo presto con la mamma, tu fagli tanti disegni, mh?» scosse la testa
«Allora voglio rimanere qua» impostò i piedi per terra.Gli accarezzai una guancia
«Che dici se appena arrivato, facciamo una bella videochiamata?» disse Liam e lui si voltò verso di lui.«Me lo prometti?» lo prese in braccio e gli diede un bacio sulla fronte
«Te lo prometto» Matt sorrise e si decise a salire sull'aereo.Mi diede un bacio sulla guancia e appena l'aereo prese il volo, noi tornammo in ospedale.
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𝐃𝐨𝐧'𝐭 𝐲𝐨𝐮 𝐥𝐨𝐯𝐞 𝐝𝐚𝐧𝐠𝐞𝐫? 𝐈 𝐲𝐚𝐬 (𝑺𝑬𝑸𝑼𝑬𝑳)
Random"Il giocatore d'azzardo quanto più è bravo nel suo mestiere, tanto più è disonesto" ⚠️la storia contiene scene esplicite e violente. Niente di quello che ho scritto è vero, è tutto frutto della mia fantasia⚠️