Capitolo 7

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Pov ~Liam~
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Appena atterrati a New York, ci affrettammo a prendere un taxi per arrivare nel nostro hotel.

Appena arrivammo in stanza, Matt non fece altro che correre avanti e indietro mentre io e la ricciolina sistemammo un po' di cose.

«Beh, dopo questo lungo viaggio, ci vorrà un lungo riposo direi» lei e la mia piccola peste si guardarono.

«Io non ho sonno» disse lui scuotendo la testa
«Ecco» rispose la ricciolina ed io alzai gli occhi al cielo.

«Beh, comunque sia avremmo una settimana per goderci la città» nel frattempo andai a sedermi sul letto.

«Papino, ho fame» disse Matt mentre giocava con i miei capelli.

Lo presi in braccio e lo feci sedere sulle mie gambe.

Nel frattempo contemporaneamente, non riuscivo a distogliere lo sguardo dalla ricciolina, che si stava dando una sistemata allo specchio prima di scendere.

«Piccola peste»
«Mh?»
«Guarda un po' la mamma» sussurrai e anche lui si voltò verso di lei sorridendo
«Che c'è?»
«Cosa pensi della mamma?» feci questa domanda all'improvviso ma lui non si voltò verso di me, bensì rimase a guardarla.

«Mammina è bellissima» disse con occhi sognanti e sorrisi
«È brava?» si voltò verso di me e annuì.

«E quanto è bella?»
«Tanto così» disse allargando le braccia e gli poggiai un bacio sulla fronte.

«Grazie dei complimenti eh» disse lei poggiata allo stipite della porta.

Avevo una dea davanti e non avrei mai smesso di dirlo.

Si avvicinò a noi e poi si sedette sulla mia gamba, sull'altra continuavo a tenere Matt.

«Ma dimmi un po' piccolino...»
«Cosa?»
«All'asilo hai già la fidanzatina?» scoppiai a ridere
«Uh... No, sei tu» disse puntandogli il dito contro e poi scese per terra.

«Oh ma davvero?» rispose lei e Matt annuì.

«E papà dove lo mettiamo?» disse mentre continuavo ad accarezzargli la coscia.

Matthew gli prese la mano e la tirò a se
«Papino non ci serve» e scosse la testa.

Io feci il finto offeso
«Ah le cose stanno così eh, benissimo» dissi alzandomi
«Vieno qui piccola peste!» lo rincorsi per tutta la stanza mentre non smetteva di ridere e una volta che l'afferrai gli feci il solletico.

«Susu forza, diamoci una sistemata che dobbiamo uscire»
«Nooo»
«Non vuoi vedere le luci di natale piccolino?»
«UH SIIII» sorrise e lo prese in braccio.

Io e Matt finimmo di prepararci e poi finalmente uscimmo dall'hotel.

La ricciolina stava tremando, così gli avvolsi le spalle.

«Sto bene»
«Ma se stai tremando» risposi ridendo e lei sorrise abbassando lo sguardo.

«Allora vediamo un po', che dice se andassimo a Central Park?» ogni metà che proponevo, a Matt andava benissimo, gli sarebbe bastato solo non tornare in stanza.

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Nei giorni seguenti, decidemmo di fare un paio di acquisti e di decorare la camera in hotel per Natale.

Così, passammo una giornata chiusi lì dentro
«Questa come la metto mammina!» la ricciolina corse da lui e lo prese in braccio per fargli appendere la ghirlanda alla porta.

«Ci rimangono queste lucine, cosa ci vogliamo fare?» chiesi e si voltarono verso di me.

«Mettiamole in valigia, non fa nulla» e così feci.

Si fece notte fonda e aspettammo che Matt si addormentasse.

Poi afferrai la ricciolina per mano e uscimmo fuori il balcone.

Avevo preso la stanza all'ultimo piano esattamente per un motivo.

Il panorama.

«Ma è stupendo» disse con lo sguardo affascinato mentre guardavamo tutta New York piena di luci.

Si poggiò alla ringhiera ed io mi misi dietro di lei per abbracciarla in vita.

«Sono contento che in questi giorni tu non stia pensando a nulla»
«Perchè... Tu si?» domandò e affondai la testa nell'incavo del suo collo senza rispondergli.

Avevo constantemente una brutta sensazione e non potevo far altro che continuare a pensarci, niente riusciva a distrarmi.

«C'è una piccola sorpresa per te» dissi cercando di sviare la sua domanda e si voltò
«Più di questa?» rise ed io annuì.

«Guarda lì» la feci voltare di nuovo e guardò di sotto.

Erano atterrati anche gli altri, sua madre, Grace insieme a Sebastian, le sue amiche e i loro ragazzi.

Era questa la vera sorpresa, festeggiare un Natale a New York tutti insieme.

Si voltò verso di me completamente scioccata
«Non sono loro» disse incredula
«Ah no? Effettivamente ognuno di noi ha un clone, possibile mai che si siano incontrati tutti?» scherzai e mi baciò.

«Grazie»
«E di cosa ricciolina» dissi accarezzandogli la guancia e restai a fissargli gli occhi color nocciola che parlavano molto di più delle sue labbra.

Un paio di minuti dopo, scendemmo nell'atrio e li salutammo tutti
«DICCI LA VERITÀ, NON TE LO SARESTI MAI ASPETTATO EH?» disse Michelle saltandogli addosso e scoppiarono tutti a ridere.

«Ti abbiamo sopportata per tutto il viaggio, non urlare ti prego» rispose Alice esasperata.

«Signora Miller» dissi baciandogli il dorso della mano come ogni volta che la incontravo, poche in realtà.

«Buonasera Liam, vi trovo bene qui» io e Ashley annuimmo.

«E Matt?» disse Grace
«È in stanza che dorme» dissi
«L'avete lasciato da solo?»
«Mamma rilassati, la stanza è chiusa» rispose la ricciolina e sua madre sospirò.

«Comunque noi andiamo a prendere le camere, poi passiamo da voi» disse Grace e ci separammo.

Sebastian mi lanciò un'occhiata, dopo avrebbe voluto parlarmi.

Appena tornammo in camera, sentimmo Matt piangere
«Hey, che succede piccolo»
«Perchè non mi avete risposto» disse asciugandosi le lacrime e sua madre gli accarezzò il capo.

«È arrivata una sorpresa» dissi e mi guardò
«Una sorpresa?» rispose accoccolandosi alla ricciolina.

Sentimmo bussare e andai ad aprire.

«Guarda chi c'è!» a Matt gli brillarono gli occhi appena vide Grace e gli saltò addosso
«CIAO ZIAAA» sorridemmo e notai Sebastian che mi faceva segno di andare con lui.

Così le lasciammo sole e ci allontanammo, uscimmo fuori il balcone
«Devi dirmi qualcosa?»
«Leggi» mi pose una lettera che afferrai con titubanza e poi la iniziai a leggere davanti a lui.

Appena gettai l'occhio sul foglio, aggrottai la fronte data la scrittura altamente familiare.

Sgranai gli occhi appena finii di leggerne il contenuto
«Questa era per Grace?» lui annuì.

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𝐃𝐨𝐧'𝐭 𝐲𝐨𝐮 𝐥𝐨𝐯𝐞 𝐝𝐚𝐧𝐠𝐞𝐫? 𝐈 𝐲𝐚𝐬 (𝑺𝑬𝑸𝑼𝑬𝑳)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora