Capitolo 24

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Pov ~Liam~
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Appena entrammo nel casinò, un'ondata di puzza di alcol m'invase le narici.

Tenni la ricciolina stretta a me e ci facemmo spazio tra la folla che c'era, non l'avevo mai visto così affollato.

«Ma quello non è Cameron?» disse Sebastian e mi voltai di scatto non potendo credere ai miei occhi.

Che ci faceva la?

Mi sorrise e mi fece un cenno con la mano, che non ricambiai.

«Ma esattamente chi stiano cercando» mi voltai verso Ashley appena parlò
«Me» tutte le mie vene si contrassero appena vidi Denise davanti a noi con un cocktail in mano.

«Qualcuno vi attende, almeno così mi è stato detto, seguitemi» io e Grace ci lanciammo un'occhiata e poi baciai Ashley sul capo per rassicurarla.

Iniziavo a pensare che Denise c'entrasse qualcosa in tutto quello che stava succedendo e ne avrei avuto la certezza molto presto.

Percorremmo un corridoio stretto e ci ritrovammo in una stanza
«Qui ci siamo stati noi due l'ultima volta» disse Grace appena ci mettemmo piede.

«Esattamente, qui è iniziata e qui finirà, no?» Cameron.

Dovevo sapere che prima o poi sarebbe tornato a romperci il cazzo.

Denise se la rideva sull'uscio della porta e guardava la ricciolina da testa a piedi.

«Prego sedetevi»
«Ci hai preso per idioti?» mi misi davanti ad Ashley
«Volevamo solamente discuterne civilmente» appena sentimmo la voce di Ava dietro di noi, la ricciolina mi strinse la mano.

«Appunto, sediamoci tutti e calmiamoci» disse Denise affiancata da... No.

«Che figlie di puttana» Grace si era infuriata quando vedemmo Penelope e Taylor affiancarla.

«Avete lavorato per loro per tutto il tempo? Eh?!»
«Calmati» Sebastian gli poggiò una mano sulla spalla.

«Hey qui comando io, hanno lavorato per me» eppure in fondo dovevo sapere che Denise c'entrasse qualcosa, i soldi non gli erano mai bastati.

«Se tu avessi obbedito ai nostri ordini senza obiezioni, allora non sarebbe successo nulla, neanche al piccolino, o sbaglio Grace?».

Controllai di sottecchi la ricciolina, stava chiamando la polizia, aveva tutta la luminosità del telefono abbassata, dovevo aiutarla a non farsi scoprire.

«Che cazzo vuoi Ava»
«Tu hai rovinato la vita a me, desidero solo rovinarla a te»
«GIÙ!» urlai appena tirò fuori una pistola puntata dritto su Sebastian.

«Tranquilla, non ho intenzione di uccidere te, è meglio che tu soffra sapendo che al tuo fianco non ci sarà più nessuno!»
«Vieni con me ricciolina» la portai al sicuro
«La polizia sta arrivando»
«Mi devi fare un favore, solo uno» annuii
«Qualsiasi cosa dovesse succedere, tu non uscire da qui, mi sono spiegato?» spalancò gli occhi e poi tirò un profondo respiro
«E perché tu dovresti rischiare al posto mio, non ha senso»
«Per favore... L'ultima cosa che voglio è rischiare di perderti di nuovo» la supplicai e lei si arrese non dicendo nulla.

Gli diedi un bacio dolce sulle labbra e poi la lasciai lì.

«Questo è perché dovevamo discuterne civilmente?» disse Grace.

A Sebastian non lo vedevo più.

«Manca qualcuno» Denise si guardò intorno e poi si leccò le labbra
«Miller» spalancai gli occhi appena Ava la vide e corsi verso di lei quando gli puntò la pistola contro
«Eppure pensavo che ti fossi già fatta fuori, invece guarda caso, aspetti addirittura un bambino» appena sparò la spinsi a terra e Ashley uscì da la sotto.

«Va via!»
«Queste sono le conseguenze di tutte le tue azioni, Jackson, non ti meriti niente!» Ashley l'afferrò per i capelli con mia sorpresa
«Tu pensi di meritare qualcosa?»
«Guadagnato sicuramente-» gli arrivò un pugno dritto sul viso.

Da quando la ricciolina era in grado di fare una cosa del genere?
«Beh, misà che dovremmo metterla a posto io e te questa situazione, no fratellino?» mi voltai e schivai il pugno che mi stava arrivando dritto in faccia.

Lo afferrai per i capelli e gli diedi una testata sul naso.

«ASHLEY! APRI LA REGISTRAZIONE!» dissi lanciandogli il telefono e Denise mi guardò sgranando gli occhi.

«Prendetela immediatamente» ordinò a Taylor e Penelope.

«Vedi cosa succede a non stare a sentire agli ordini?» sgranai gli occhi quando vidi Sebastian per terra, gli colava il sangue dalla testa e Grace era accanto a lui.

Denise gli puntò la pistola contro ma Grace non poteva vederla.

L'avrebbe uccisa.

«Abbassi quella pistola, sarà la prima e ultima volta che lo dirò» era arrivata la polizia.

Il locale era stato sgombrato e Denise fece cadere la pistola a terra mettendo le mani in alto.

«Che cosa state facendo» ma Cameron era andato fuori di senno?

Puntarono anche a lui l'arma contro e alzò le mani.

Io corsi vicino la ricciolina e l'abbracciai.

Li arrestarono tutti e portarono Cameron in ospedale.

Per fortuna non era niente di grave.

Avevamo raccontato tutto alla polizia e gli avevo anche fatto sentire la registrazione della conversazione, avvenuta quel giorno fra me e Denise.

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7 mesi dopo
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Era nata Sophie, la nostra bambina.

In quel momento fui il padre più felice del mondo, Matt gli stava sempre affianco.

Aveva i capelli neri come la pece e due occhi azzurri come il ghiaccio, era bellissima.

Era da ormai un mese che Ashley era tornata a casa e volevo che rimanesse più al risposo possibile, il parto l'aveva stremata.

«Hai bisogno di qualcosa ricciolina?» dissi dandogli un bacio sulla fronte e Matt corse verso di noi saltando sul divano.

«Si, che voi rimaniate un po' qui con me» rispose e ci sedemmo tutti vicino a lei, Matt l'abbracciò forte.

Era finita anche quella storia ed era finita più che bene, Matt e Sophie erano al sicuro, noi finalmente eravamo felici con la nostra famiglia e il nostro lavoro.

Non si deve mai smettere di combattere.

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Fine

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𝐃𝐨𝐧'𝐭 𝐲𝐨𝐮 𝐥𝐨𝐯𝐞 𝐝𝐚𝐧𝐠𝐞𝐫? 𝐈 𝐲𝐚𝐬 (𝑺𝑬𝑸𝑼𝑬𝑳)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora